Smart working statali con bonus: ecco chi avrà la precedenza

Teresa Maddonni

7 Settembre 2021 - 11:49

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Lo smart working nella PA verrà regolato dalla contrattazione collettiva: prevista un’indennità, ma ci saranno anche controlli e specifiche fasce orarie. Alcuni lavoratori avranno la precedenza.

Smart working statali con bonus: ecco chi avrà la precedenza

Per lo smart working degli statali, con bonus, si definiscono le nuove regole che finiranno nei contratti collettivi.

Ci sono infatti, stando alla prima bozza per il rinnovo del contratto degli statali che Aran (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) che rappresenta il governo, sta negoziando con i sindacati, delle categorie di lavoratori che avranno la precedenza per lo smart working.

Non solo, nella bozza che verrà nuovamente discussa giovedì secondo la fitta agenda di settembre, verrebbero anche disciplinati i controlli, fasce orarie e diritto alla disconnessione per lo smart working degli statali.

I lavoratori della PA in smart working avranno anche diritto a un bonus, una nuova indennità, novità che vedremo di seguito e che sarà da confermare. Vediamo allora chi tra gli statali potrà fare con priorità lo smart working nella PA.

Smart working statali con bonus: precedenza a disabili e genitori con figli

Uno smart working per gli statali con bonus e non solo, perché ad avere la precedenza saranno alcune categorie stando alla bozza del documento per il rinnovo dei contratti.

Secondo quanto anticipa il Messaggero verrà data la priorità di fare lo smart working a:

  • disabili;
  • dipendenti che assistono disabili;
  • dipendenti pubblici genitori di figli di età inferiore ai 3 anni.

Non ci sono grandi dettagli in merito, ma sappiamo già, come ha anticipato il ministro per la PA Brunetta, che lo smart working per gli statali scenderà al 15%.

Ma veniamo a quello che abbiamo definito bonus per lo smart working degli statali perché effettivamente, sempre secondo quanto anticipa il giornale romano, si parla di un’indennità onnicomprensiva per chi lavora da remoto che racchiude alcune voci che in questi mesi di pandemia alcune amministrazioni non hanno riconosciuto.

Il riferimento nel dettaglio è a: buoni pasto, connessioni e altri costi. Il governo con Aran sta pensando di unire tutte queste voci in un unico bonus per lo smart working nella PA. Una nuova indennità che comprende:

  • buoni pasto;
  • costi per connessione ed energia elettrica.

Per gli statali in smart working si prevede anche l’introduzione di meccanismi di controllo della produttività.

Smart working statali: fasce orarie e diritto alla disconnessione

Nella bozza di Aran si trovano anche le fasce orarie per lo smart working degli statali oltre al diritto alla disconnessione che dovrà essere regolato dalla contrattazione collettiva. In particolare la giornata di chi lavora in modalità agile nella PA verrà divisa in 3 fasce orarie:

  • fascia di operatività nella quale il lavoratore è operativo nell’immediato;
  • fascia di contattabilità all’interno della quale il lavoratore può essere comunque contattato via email o telefono;
  • fascia di inoperatività che garantisce il diritto alla disconnessione per 11 ore consecutive.

Durante lo smart working ai dipendenti pubblici viene quindi garantito il diritto alla disconnessione laddove nella terza fascia viene compreso l’orario notturno dalle 10 di sera alle 6 del mattino.

Ancora il dipendente pubblico in smart working durante le ore di operatività può chiedere permessi, ma non sono previsti per la modalità di lavoro agile:

  • straordinari;
  • trasferte.

Ancora per lo smart working degli statali, per chi avrà la precedenza rientrando nelle determinate categorie che abbiamo sopra elencato, sono previsti ulteriori paletti:

  • il lavoro non può essere svolto dall’estero;
  • il luogo adibito al lavoro deve essere autorizzato dall’amministrazione pubblica di riferimento;
  • si deve garantire una connessione efficiente.

Anche l’amministrazione dal canto suo dovrà garantire per i dipendenti pubblici in smart working benessere e flessibilità, ma senza che questo vada a discapito dell’efficienza del servizio pubblico da garantire. Il ritorno in ufficio, lo ricordiamo, con buona probabilità dovrà avvenire con l’obbligo di green pass. Per le conferme tuttavia occorre attendere.

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