Russia: è rischio default per il Paese? Cosa succede in 3 punti

Violetta Silvestri

02/03/2022

02/03/2022 - 17:56

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Giornate nere per i mercati russi: Mosca rischia davvero il collasso? Borsa chiusa, asset congelati, aziende in fuga, banca centrale in difficoltà, cedole non pagate: cosa sa succedendo in Russia.

Russia: è rischio default per il Paese? Cosa succede in 3 punti

Si sta complicando la situazione economico-finanziaria della Russia.

Il mercato azionario russo è chiuso da giorni e le autorità stanno vietando qualsiasi liquidità verso gli investitori stranieri. I fondi da Londra a New York hanno sospeso le negoziazioni. Almeno per ora, qualsiasi asset finanziario legato alla Russia sembra quasi congelato.

Anche le spedizioni di merci, linfa vitale dell’economia del Paese, sono state interrotte e alcuni acquirenti hanno rifiutato il petrolio russo.

Mentre il presidente Vladimir Putin intensifica l’attacco alle città ucraine ed entrano in vigore sanzioni più severe, i legami finanziari dello Stato con il mondo esterno si stanno rompendo.

La Russia rischia davvero il fallimento del sistema Paese? Cosa sta succedendo alle finanze.

1. Obbligazioni sovrane e societarie

La Russia ha pagato una cedola dovuta in rubli, ma non è chiaro come gli stranieri potranno accedere alla liquidità dopo che la banca centrale ha vietato i trasferimenti agli investitori esteri.

Quest’ultimi stanno ancora cercando di capire se le obbligazioni potrebbero essere in default anche dopo il pagamento di 11 miliardi di rubli (98 milioni di dollari) che era ampiamente era ampiamente previsto.

La Banca di Russia ha introdotto controlli sui capitali nel tentativo di evitare un crollo del rublo dopo che le sue riserve estere sono state congelate dai Governi internazionali in risposta all’invasione russa dell’Ucraina.

Le restrizioni potrebbero lasciare gli investitori stranieri, che detenevano quasi 3 trilioni di rubli ($29 miliardi) nel cosiddetto debito OFZ (dello Stato russo) all’inizio di febbraio, non in grado di raccogliere entrate dalle loro partecipazioni, sollevando lo spettro del primo default del debito della nazione dal 1998.

Il debito societario russo denominato in valuta estera è indicato a livelli di difficoltà e ci sono dubbi sul fatto che siano in corso operazioni commerciali.

Gli investitori si stanno chiedendo se società come Gazprom e Rosneft saranno in grado di effettuare il pagamento delle cedole, che scadranno la prossima settimana.

2. Petrolio russo

Il greggio degli Urali dalla Russia è stato messo in vendita con uno sconto record ma non ha avuto offerenti: questa è l’ultima indicazione che il commercio di petrolio dai porti occidentali del Paese si sta fermando.

Il consulente Energy Aspects ha affermato che circa il 70% del commercio di greggio russo è attualmente congelato tra sanzioni bancarie, aumento delle tariffe di trasporto e rischi politici più ampi.

3. Rublo

Il rublo è sceso per il terzo giorno, scambiando a 104 per dollaro USA alle ore 15.25 e aggiungendo picchi di oltre 109 nella mattinata.

La valuta è scivolata fino all’8% e persisteva un divario tra il valore del rublo a Mosca e quello del mercato interbancario estero. Il tasso offshore è sceso a partire da 122,25 per dollaro.

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