Risultati sondaggio: legge Zan, l’omotransfobia deve essere reato

Alessandro Cipolla

16/04/2021

05/07/2021 - 17:03

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I risultati del sondaggio di Money.it: per il 56% dei rispondenti è giusto che l’omotransfobia sia reato come previsto dalla legge Zan, al momento bloccata al Senato.

Risultati sondaggio: legge Zan, l’omotransfobia deve essere reato

Ddl Zan: l’omotransfobia deve essere reato. Questo è il risultato del sondaggio che Money.it ha voluto proporre ai lettori viste le recenti polemiche che stanno accompagnando l’iter di questa legge, approvata dalla Camera nel novembre 2020 ma al momento ferma al Senato a causa dell’ostruzionismo da parte delle forze politiche di centrodestra che l’hanno bollata come non prioritaria.

Stando al sondaggio, che ricordiamo non ha valore scientifico ma soltanto indicativo non essendo realizzato a campione, il 56% dei rispondenti si è detto favorevole alla legge, a fronte di un 43% di contrari e di un 1% che invece non ha espresso opinione a riguardo.

Il disegno di legge, che prende il nome dal suo relatore il deputato del PD Alessandro Zan, prevede “misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità”.

Nel dettaglio, è previsto anche il carcere fino a 18 mesi per chi “istiga a commettere o commette atti di discriminazione fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere o sulla disabilità”.

La pena invece va da 6 mesi a 4 anni per chi “istiga a commettere o commette violenza per gli stessi motivi”, mentre la reclusione da 6 mesi a 4 anni è prevista per chi “partecipa o aiuta organizzazioni aventi tra i propri scopi l’incitamento alla discriminazione o alla violenza per gli stessi motivi”.

C’è però una sorta di “clausola salva idee”, visto che “sono fatte salve la libera espressione di convincimenti od opinioni nonchè le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee o alla libertà’ delle scelte, purchè non idonee a determinare il concreto pericolo del compimento di atti discriminatori o violenti”.

Un sondaggio sulla legge Zan

Lo scorso 4 novembre la Camera, in prima lettura e a scrutinio segreto, ha approvato la legge Zan con 265 voti favorevoli e 193 contrari. Il provvedimento è stato poi trasmesso al Senato, dove però si è arenato.

Per Lega e Fratelli d’Italia, ma la posizione sarebbe ora condivisa anche da buona parte di Forza Italia, questa legge andrebbe a introdurre un reato di opinione, oltre al fatto che vista la situazione sanitaria non sarebbe in questo momento urgente.

Il vero obiettivo della proposta di legge Zan sull’omofobia è quello di introdurre un reato di opinione - ha attaccato Giorgia Meloni - Reprimere idee e punti di vista diversi che non hanno argomenti per affrontare è un antico vizio di qualcuno e non vuol dire costruire la modernità. Si chiama regime e noi lo combattiamo”.

Per Matteo Salvini invece “c’è il rischio che si arrivi a voler bollare come sbagliate per legge posizioni condivise da milioni di italiani e ciò è profondamente illiberale”.

Nessun bavaglio nella mia legge - è stata la replica di Alessandro Zan - Serve un’aggravante per l’istigazione all’odio, non vogliamo introdurre nessuna ideologia gender che non esiste ed è frutto delle fantasie della destra”.

In quanto alla priorità, il relatore ha spiegato che “il Parlamento lavora su tutto, e poi la Lega ha presentato il progetto di legge per riconoscere la canzone Romagna mia come espressione dei valori della Repubblica, si tratta di un’urgenza, una priorità?”.

Oltre alle pene previste, la legge Zan introduce per il 17 maggio la giornata nazionale contro l’omofobia, con le scuole di ogni ordine che dovranno inserire programmi di sensibilizzazione verso queste discriminazioni.

Sono stanziati anche 4 milioni l’anno per “prestare assistenza legale, sanitaria, psicologica, ed anche alloggio e vitto alle vittime dei reati di odio e discriminazione”.

Guardando i risultati del sondaggio, anche i lettori di Money.it appaiono sostanzialmente spaccati sul tema, con una maggioranza che comunque si è detta favorevole all’introduzione di questo nuovo reato.

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