Ripresa economica: PIL mondiale in crescita, allarme per la disoccupazione

Riccardo Lozzi

23/04/2021

23/04/2021 - 15:21

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La ripresa economica post-Covid sarà caratterizzata da aumento del PIL mondiale oltre le stime previste, ma è allarme disoccupazione e crescita delle disuguaglianze. L’analisi di Reuters.

Ripresa economica: PIL mondiale in crescita, allarme per la disoccupazione

La ripresa economica post-Covid porterà a un aumento del PIL mondiale, ma è allarme per l’occupazione che non riuscirà a tornare ai tassi pre-pandemia, almeno nel breve periodo.

Questo è il risultato di un’analisi condotta da Reuters, la quale ha interrogato oltre 500 economisti di livello internazionale sulle prospettive attese nel prossimo futuro.

La maggioranza degli esperti ha prevede una crescita economica con cifre che non si registravano dagli anni ‘70. A beneficiare di questi effetti saranno in particolare le grandi economie mondiali, prime tra tutti Stati Uniti e Cina.

Ripresa economica post-Covid: cresce il PIL mondiale

Come è stato affermato all’agenzia di stampa internazionale dalla Global Chief Economist di HSBC Janet Henry, si sta procedendo verso una ripresa mondiale sincronizzata che, nonostante l’emergenza Covid-19 non sia ancora terminata, permetterà alla maggioranza dei Paesi di osservare una crescita del proprio Prodotto Interno Lordo nel 2021.

Anche il Fondo Monetario Internazionale a inizio aprile aveva rivisto al rialzo le stime di crescita, portandole dalla previsione del +5,5% dello scorso gennaio all’attuale +6%. Una percentuale che, secondo gli analisti, potrebbe raggiungere addirittura una cifra superiore.

Come è stato espresso nell’analisi, molto dipenderà dall’efficacia dell’azione dei Governi nazionali, sia per quanto riguarda la somministrazione dei vaccini che per le politiche economico-sociali di rilancio che verranno messe in atto.

Un altro fattore che potrebbe giocare un ruolo decisivo è il possibile aumento della propensione alla spesa da parte delle famiglie. L’enorme volume di risparmi accumulato dall’inizio della propagazione del virus a oggi, potrebbe, con la fine delle restrizioni, di causare un boom dei consumi.

Allarme disoccupazione e aumento disuguaglianze

Tuttavia, il livello occupazionale rimane uno degli elementi più incerti, dato che si prevede un ritardo per quanto concerne il mercato del lavoro.

Si registra infatti un certo pessimismo sul ritorno ai tassi di occupazione pre-coronavirus sia per l’anno in corso che per il 2022. Sarebbero milioni i lavoratori in tutto il mondo che rischiano di non riprendere a breve la propria attività, dovendo fare i conti, ad esempio, con la crisi ormai irreversibile di alcuni settori.

L’allarme lanciato da questi esperti è quindi lo stesso pronosticato dall’FMI, ovvero una crescita economica molto positiva in termini assoluti, ma con il pericolo di un aumento delle disuguaglianze.

Si teme inoltre un livello di ripresa inferiore e irregolare per i Paesi in via di sviluppo, i quali sarebbero sempre più penalizzati rispetto agli Stati con una maggiore stabilità economico-finanziaria.

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