Riciclo dei rifiuti, Italia al primo posto in Europa

Pierandrea Ferrari

18 Marzo 2021 - 19:00

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Secondo il rapporto Greenitaly l’Italia è al primo posto in Europa per riciclo pro capite. A lato i dati Conai: nel 2020 riciclati 9 milioni di tonnellate di imballaggi nonostante il tonfo dei consumi.

Riciclo dei rifiuti, Italia al primo posto in Europa

Nella giornata mondiale del riciclo dei rifiuti il rapporto Greenitaly, elaborato da Symbola, premia il circolo virtuoso dell’Italia. Con il 79% degli scarti di prodotti urbani e industriali recuperati il paese si colloca infatti in cima alla classifica europea, raggiungendo – e superando - prima del tempo i target di riciclo fissati da Bruxelles per il 2025.

A lato i dati del Consorzio nazionale imballaggi (Conai), che nonostante la contrazione dei consumi dettata dalla pandemia rivelano l’aumento dell’1% degli imballaggi riciclati rispetto al 2019, a quota 9 milioni di tonnellate.

Riciclo rifiuti, Italia al primo posto in Europa

Nel dettaglio, il rapporto Greenitaly vede l’Italia superare ampiamente la media europea nel recupero dei rifiuti pro capite – 79% contro il 39% dell’UE – con i principali competitor continentali a distanza di sicurezza: la Francia al secondo posto (55,8%), e poi a seguire Regno Unito (50,5%), Spagna (43,5%) e Germania (42,7%).

Raggiunto quindi l’obiettivo al 2025 tracciato da Bruxelles, che impone agli Stati membri di recuperare almeno il 65% degli scarti. Dati che oltretutto vanno letti considerando la variabile Covid, che non solo ha fatto crollare i consumi, e quindi gli imballaggi destinati al riciclo (-7%), ma ha anche messo sotto pressione l’intera filiera, con gli impianti che trattano gli scarti e i settori che impiegano il materiale riciclato che sono stati messi a dura prova dai lockdown e dagli altri provvedimenti restrittivi implementati lo scorso anno.

Eppure, secondo i dati pubblicati da Conai, i consorzi dei materiali – legno, plastica, vetro, acciaio, alluminio e carta – sono riusciti comunque a riciclare l’1% di rifiuti in più rispetto a quanto fatto nel 2019, con il volume di imballaggi recuperato che ha toccato quota 9 milioni di tonnellate.

Stime in rialzo nel 2021

E non finisce qui, perché Conai stima che il riciclo degli imballaggi possa crescere ancora del 5,5% nel 2021, nonostante la recrudescenza della pandemia. A rinforzare le stime anche la maggiore attenzione degli italiani sulle caratteristiche ambientali degli imballaggi, che finiscono per condizionare le scelte di consumo.

Secondo il sondaggio effettuato da Conai e dall’Osservatorio Waste Watcher International, il 71% degli italiani considera un prodotto sostenibile solo se riciclabile o realizzato con materiali riciclati, e il 22% si dice indisposto ad acquistare beni con un imballaggio non ecosostenibile

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