Startup Act

Startup Act

di Cristina Crupi

Requisiti delle startup innovative: quali sono e come mantenerli

Cristina Crupi

4 novembre 2021

Requisiti delle startup innovative: quali sono e come mantenerli

Le startup innovative in Italia godono di una normativa speciale, in deroga al diritto societario ordinario. Ecco quali sono i requisiti per essere una startup innovativa e come evitare di perderli.

Le startup innovative in Italia godono di una normativa ad hoc, di favore e tutta in deroga al diritto societario ordinario. In buona sostanza, quindi, alcune regole che valgono per le società ordinarie non valgono, o valgono diversamente, per le startup.

Ma per poter essere startup innovative e poter usufruire di questa disciplina di favore necessita rispettare alcuni requisiti. Vediamo quali:

Requisiti societari, ovvero requisiti che devono coesistere tutti congiuntamente

  • la costituzione e lo svolgimento dell’attività di impresa da meno di 5 anni;
  • la fissazione della sede principale in Italia o in uno degli stati membri UE o in Stati aderenti all’accordo sullo Spazio economico europeo, purché abbia una sede produttiva o una filiale in Italia;
  • l’oggetto sociale, esclusivo o prevalente, deve essere lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico;
  • la società non deve distribuire utili, in quanto lo scopo è quello di rafforzare la struttura patrimoniale societaria e di favorire l’investimento degli utili nella ricerca e sviluppo;
  • la costituzione della società non deve derivare da fusione, scissione o cessione di ramo d’azienda;
  • il totale del valore della produzione annua non deve superare i 5 milioni di euro, a partire dal secondo anno di attività;
  • le quote e le azioni del capitale sociale non devono essere quotate su un mercato regolamentato.

    Requisiti propri dell’attività innovativa, ovvero è necessario possederne almeno uno tra questi:

  • sostenere spese di ricerca e sviluppo in misura uguale o superiore al 15% del maggior valore tra costo e valore totale della produzione;
  • impiegare dipendenti o collaboratori, che rappresentino almeno 1/3 della forza lavoro complessiva della società, in possesso del titolo di dottorato di ricerca presso una università italiana o straniera, o laureati con almeno 3 anni di attività di ricerca certificata presso istituti di ricerca pubblici o privati, in Italia o all’estero, ovvero soggetti in possesso di laurea magistrale purché rappresentino almeno i 2/3 della forza lavoro complessiva;
  • essere la startup titolare, licenziataria o depositaria di almeno un brevetto per industria, biotecnologie, semiconduttori, e varietà vegetali.

Ma come mantenere la qualifica di startup?

La qualifica di startup innovativa si mantiene conservandone i requisiti e, parimenti, si perde quando uno dei requisiti sopra elencati viene meno o viene superato (ad es. il valore della produzione annua eccede 5 milioni l’anno).

Inoltre, Per beneficiare della disciplina di favore, le startup devono effettuare alcuni adempimenti periodici necessari. In particolare bisogna prestare attenzione a:

  • l’aggiornamento semestrale delle informazioni contenute nella sezione speciale del registro delle imprese;
  • al deposito annuale dell’attestazione di mantenimento dei requisiti di startup presso il registro delle imprese.

È importante sapere che è necessario depositare annualmente l’attestazione di mantenimento dei requisiti presso l’ufficio del registro delle imprese, pena la perdita dei requisiti di startup innovativa e la cancellazione automatica dalla sezione speciale del registro. Tale adempimento, previsto dalla normativa per le startup, deve avvenire entro 30 giorni dall’approvazione del bilancio e comunque entro sei mesi dalla chiusura di ciascun esercizio, deposita tale dichiarazione presso l’ufficio del registro delle imprese.

È inoltre necessario sapere che è possibile cambiare in corsa il requisito soggettivo scelto al momento della costituzione. Ovvero, se una startup ha scelto in fase iniziale uno dei requisiti alternativi tra loro può, l’anno successivo, cambiarlo in favore di un altro. L’importante però è darne tempestiva comunicazione al registro delle imprese, ovvero aggiornare l’informazione entro 6 mesi, non aspettando quindi di farlo contestualmente al deposito dell’attestazione annuale. Adempimenti quindi ai quali prestare massima attenzione per evitare di perdere la qualifica di startup innovativa.

Cristina Crupi

Avvocato specializzata in diritto societario, esperta di startup, PMI e innovazione. È autrice del “Codice delle Startup” e del “Codice delle PMI”.

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