Reddito di cittadinanza, da domani cambia tutto: chi lo perde, quando aumenta o si riduce

Simone Micocci

31 Gennaio 2022 - 11:14

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Reddito di cittadinanza, attenzione alla data del 1° febbraio: cinque gli scenari possibili, c’è anche la decadenza.

Reddito di cittadinanza, da domani cambia tutto: chi lo perde, quando aumenta o si riduce

Per chi prende il Reddito di cittadinanza quella di oggi, lunedì 31 gennaio, è una data molto importante, in quanto è l’ultimo giorno utile per mettersi in regola con alcune fondamentali scadenze.

Da domani, infatti, per chi prende il Reddito di cittadinanza potrebbe cambiare tutto, con alcune possibili conseguenze a seconda dei casi:

  • sospensione del RdC;
  • decadenza per sanzione del RdC;
  • decadenza per perdita del requisiti del RdC;
  • taglio dell’importo del RdC;
  • aumento dell’importo del RdC.

Cinque scenari importanti, dunque, che già da domani potrebbero concretizzarsi. Prima, però, vediamo per quale motivo la scadenza del 31 gennaio 2022 è così importante per chi prende il Reddito di cittadinanza e vuole evitare delle spiacevoli conseguenze.

Reddito di cittadinanza: le scadenze di oggi

Come noto ai più, la data del 31 gennaio è il termine ultimo per rinnovare l’ISEE così da continuare a percepire il RdC senza alcuna interruzione. D’altronde, l’ISEE 2021 è scaduto il 31 dicembre scorso e quindi era importante provvedere il prima possibile al rinnovo dell’attestazione.

Nessun problema per la mensilità pagata a gennaio, visto che questa è stata calcolata prendendo come riferimento la situazione economica familiare aggiornata al 31 dicembre, quando appunto l’ISEE era ancora in corso di validità. Per il pagamento di febbraio, invece, si guarda al 31 gennaio, appunto oggi, data in cui l’INPS pretende che ci sia un ISEE aggiornato, senza il quale gli accrediti sulla carta di Poste Italiane verranno sospesi.

Ma entro oggi non va rinnovato solamente l’ISEE. Ad esempio, così come per la NASpI, coloro che prendono il Reddito di cittadinanza pur lavorando e lo scorso anno hanno comunicato il reddito presunto per l’anno solare di riferimento, entro il 31 gennaio 2022 devono inviare il modello SR181 RdC-Com-Esteso con il quale indicare anche il reddito che si presume si andrà a percepire da tale attività in tutto il 2022.

E ancora: bisogna utilizzare lo stesso modello qualora giacenza media o saldo contabile al 31 dicembre 2021 (non presi in esame dall’ISEE appena aggiornato) sia superiore alle soglie patrimoniali previste per godere del Reddito di cittadinanza.

Tre scadenze importanti che se non rispettate possono portare a diversi scenari. Come visto in precedenza le conseguenze possibili, a seconda della situazione, sono cinque: ecco cosa potrebbe succedere quindi.

Sospensione del Reddito di cittadinanza

Scatta la sospensione immediata del Reddito di cittadinanza per coloro che entro la data del 31 gennaio 2022 non provvedono al rinnovo dell’ISEE. Questo significa che la mensilità di febbraio non verrà pagata fino a quando l’INPS non avrà ricevuto la nuova attestazione.

Per sbloccare la sospensione, quindi, basta rinnovare l’ISEE: va detto, tuttavia, che nel caso in cui l’ISEE dovesse essere rilasciato a febbraio, la mensilità del prossimo mese potrebbe non essere pagata regolarmente e per riceverla bisognerà aspettare fino a marzo.

Decadenza del Reddito di cittadinanza

Il Reddito di cittadinanza si può perdere per due diverse motivazioni: o a seguito di una sanzione oppure per perdita dei requisiti. Nel primo caso va detto che oltre alla decadenza del RdC, si applica anche un’ulteriore sanzione: nel dettaglio, dopo la perdita della prestazione non si può presentare una nuova domanda per i successivi 18 mesi, o 6 mesi nel caso di nucleo familiare dove è presente un minore o una persona con disabilità.

A tal proposito, devono temere la decadenza del Reddito di cittadinanza a causa di una sanzione coloro che entro la data del 31 gennaio 2022:

  • non comunicano all’INPS il reddito da lavoro percepito nel 2022;
  • non comunicano all’INPS il superamento delle soglie patrimoniali avvenuto il 31 dicembre 2021.

Rischiano, invece, la decadenza del RdC per perdita dei requisiti, coloro che:

  • hanno regolarmente rinnovato l’ISEE, ma dall’attestazione è emerso un superamento delle soglie patrimoniali o reddituali;
  • comunicano all’INPS il superamento delle soglie patrimoniali avvenuto il 31 dicembre 2021.

Nel caso della decadenza per perdita dei requisiti, tuttavia, è comunque possibile presentare una nuova domanda di RdC fin dal momento in cui si torna a essere in possesso dei requisiti previsti. Ad esempio, una soluzione potrebbe essere quella di richiedere un ISEE corrente.

Reddito di cittadinanza più basso

Chi ha rinnovato l’ISEE regolarmente, però, deve anche guardarsi dal ricalcolo del Reddito di cittadinanza. Nel considerare l’importo della misura che verrà pagata a partire da febbraio 2022, infatti, l’INPS prenderà in considerazione gli elementi attestati dalla nuova certificazione.

Di fatto, per il calcolo dell’importo si guarderà ai redditi, ossia alla voce ISR indicata nell’ISEE. Un miglioramento - avvenuto tra il 2019 e il 2020 - comporterà dunque un taglio del Reddito di cittadinanza.

Reddito di cittadinanza più alto

Viceversa, qualora dal nuovo ISEE dovesse risultare un ISR più basso rispetto al precedente, e dunque in caso di peggioramento della condizione reddituale tra il 2019 e il 2020, l’importo del Reddito di cittadinanza che verrà riconosciuto a partire da febbraio 2022 sarà più alto.

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