Reddito di Cittadinanza: le conseguenze per chi non rinnova l’ISEE

Antonio Cosenza

3 Gennaio 2021 - 12:43

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Niente rinnovo ISEE? A febbraio 2021 salta la ricarica del Reddito di Cittadinanza. Ecco quali sono i termini da rispettare.

Reddito di Cittadinanza: le conseguenze per chi non rinnova l’ISEE

Reddito di Cittadinanza: per continuare a percepirlo nel 2021 è obbligatorio rinnovare l’ISEE entro il 31 gennaio.

A gennaio, infatti, l’INPS obbliga tutti coloro che beneficiano di prestazioni di sostegno per il reddito a rinnovare la dichiarazione relativa all’indicatore della situazione economica. In questo modo l’Istituto valuta se il percettore è ancora nella condizione economica per beneficiare di un determinato bonus; ricordiamo, infatti, che mentre l’ISEE 2020 “fotografa” la situazione economica relativa a redditi e patrimoni del 2018, quello che dovrà essere rinnovato nei prossimi giorni prende come riferimento invece la condizione nel 2019.

L’obbligo riguardante il rinnovo dell’ISEE vale anche per i percettori del Reddito di Cittadinanza e della Pensione di Cittadinanza. L’erogazione del beneficio, infatti, è sempre condizionata alla presenza di un ISEE in corso di validità e al mantenimento dei requisiti e degli obblighi di legge. A tal proposito, con l’ISEE 2020 valido solamente fino al 31 dicembre scorso, è arrivato il momento del rinnovo.

Ma cosa succede a chi dimentica di rinnovare l’ISEE? Il Reddito di Cittadinanza decade e bisogna fare una nuova domanda? Facciamo chiarezza.

Reddito e Pensione di Cittadinanza: entro quando va rinnovato ISEE?

Come prima cosa è bene puntare l’attenzione sulla data entro cui è importante rinnovare l’ISEE per continuare a fruire del Reddito di Cittadinanza. Ebbene, la mensilità in pagamento a gennaio non è a rischio in quanto non condizionata al rinnovo dell’ISEE. Questo mese, quindi, si continuerà a percepire il sostegno indipendentemente dal fatto che l’ISEE sia stato rinnovato o meno; la mensilità, come al solito, sarà pagata regolarmente intorno al 27 del mese.

Non riceveranno il Reddito di Cittadinanza, però, coloro per i quali a dicembre è scattato il 18° mese di fruizione, ossia coloro che percepiscono il sostegno da luglio 2019.

La ricarica di gennaio, però, sarà l’ultima ad essere erogata con l’ISEE del 2020; per quella di febbraio, infatti, il rinnovo dell’indicatore sarà obbligatoriamente richiesto. E per ricevere senza ritardi la ricarica di febbraio sarà necessario rinnovare l’ISEE entro il 31 di questo mese.

Reddito e Pensione di Cittadinanza: cosa rischia chi non rinnova l’ISEE?

Va detto che il mancato rinnovo dell’ISEE entro i termini prestabiliti non comporta la decadenza del Reddito di Cittadinanza. Semplicemente, l’erogazione del beneficio viene sospesa fino a quando il nucleo familiare non procede con il rinnovo.

E non bisognerà darne comunicazione all’INPS, né tantomeno effettuare una nuova domanda RdC/PdC, in quanto questo - grazie ai propri sistemi informativi - è in grado di sapere quando il nucleo familiare procede al rinnovo dell’ISEE.

Senza rinnovo, quindi, non ci sarà alcun pagamento del Reddito di Cittadinanza a febbraio e non ci saranno ricariche fino a quando non ci sarà l’aggiornamento dell’ISEE 2021.

A differenza della decadenza, però, con la sospensione basterà rinnovare l’ISEE per tornare a ricevere il Reddito di Cittadinanza regolarmente, senza quindi la necessità di effettuare una nuova domanda.

Ma attenzione: potrebbe anche succedere che dal rinnovo dell’ISEE ne risulti un superamento delle soglie reddituali previste per beneficiare del Reddito di Cittadinanza. In tal caso il beneficio non verrà più erogato, con la decadenza - e non la sospensione - dello stesso.

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