Quarantena per vaccinati: regole se si entra in contatto con un positivo

Fiammetta Rubini

28 Luglio 2021 - 12:35

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Chi è vaccinato deve fare la quarantena se entra in contatto con un positivo? Ecco come comportarsi e le regole sull’isolamento domiciliare per chi ha una o due dosi di vaccino.

Quarantena per vaccinati: regole se si entra in contatto con un positivo

Cosa succede se sono vaccinato ed entro in contatto con un positivo? È prevista la quarantena per chi ha il green pass?

La regola generale vuole che i contatti stretti di un caso Covid-19 debbano stare in isolamento domiciliare o quarantena per 14 giorni. Se durante la quarantena la persona sviluppa sintomi dovrà fare un tampone che se positivo dovrà essere poi ripetuto dopo almeno 3 giorni senza sintomi. In caso di test negativo, la quarantena finisce al 10° giorno e si può uscire e tornare al lavoro.

Per le persone vaccinate le regole restano le stesse o sono diverse? Come ci si deve comportare? Vediamo cosa succede se una persona vaccinata con una o due dosi viene identificata come contatto stretto e quali misure devono essere adottate.

Quarantena per chi ha il green pass?

La risposta è sì: anche chi ha ricevuto una o due dosi di vaccino anti Covid ed è munito di green pass deve restare in isolamento fiduciario se entra in contatto diretto con un positivo.

Le linee guida dell’Iss e del Ministero della Salute prevedono infatti che anche chi è stato immunizzato tramite vaccino deve rispettare tutte le misure di prevenzione del contagio come igiene frequente delle mani, uso della mascherina e distanziamento fisico. Inoltre, qualora ritenuto contatto stretto di positivo, anche il vaccinato viene sottoposto alla quarantena preventiva.

Cosa fare se entro in contatto con un positivo

Chi entra in contatto con un caso confermato Covid deve avvisare il proprio medico, che farà dovrà verificare l’effettiva sussistenza del contatto stretto ed eventualmente prescriverà un tampone. Il tracciamento dei contatti stretti delle persone infette viene fatto dall’Asl, che intervista la persona positiva chiedendo con chi è entrata in contatto nelle 48 ore precedenti la comparsa dei sintomi o la data del tampone positivo.

Per contatto stretto, spiegano gli esperti, si intende l’esposizione ad alto rischio a un caso probabile o confermato. Una condizione che si verifica in questi casi:

  • persona che vive nella stessa casa di un caso Covid-19
  • persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso Covid-19 (per esempio la stretta di mano)
  • persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso Covid-19, a distanza minore di 2 metri e per almeno 15 minuti
  • persona che si è trovata in un ambiente chiuso (es.
    aula, sala riunioni, sala d’attesa dell’ospedale) con un caso Covid-19 in assenza di DPI (es. mascherina FFP2, FFP3,
    guanti) e dispositivi medici appropriati (es. mascherine chirurgiche).

Quanto dura la quarantena per chi ha il vaccino

Se asintomatico, il soggetto deve rispettare un periodo di 10 giorni di quarantena dall’ultima esposizione ed effettuare un test antigenico o molecolare al decimo giorno.

Qualora negativo, la quarantena si considera terminata. In alternativa sono necessari 14 giorni di quarantena dall’esposizione al caso positivo.

Infine, qualora il soggetto positivo presenti un’infezione sostenuta da variante, per i contatti stretti si adotta una quarantena di 14 giorni con lo svolgimento di un test molecolare (che dovrà risultare negativo) al 14esimo giorno.

Quarantena ridotta per chi ha il green pass? L’Italia ci pensa

Tuttavia le regole potrebbero presto cambiare. Apripista della novità è il Regno Unito, dove è stato avviato un programma pilota che consiste nell’evitare l’isolamento di alcune categorie di lavoratori utilizzando in alternativa i tamponi.

In Italia il dibattito è stato aperto, e si parla di possibile revisione delle misure per i vaccinati che entrano in contatto con i positivi. La quarantena di 14 giorni potrebbe essere ridotta per chi è in possesso di green pass vaccinale. Non si sa ancora di quanto verrà ridotta. Ma per il momento si tratta di un’ipotesi che il governo Draghi starebbe seriamente considerando.

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