Quanto sono costati tamponi e mascherine agli italiani

Giorgia Bonamoneta

05/02/2022

25/10/2022 - 11:57

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Quali sono i costi del coronavirus sulle tasche degli italiani? Tra mascherine, tamponi rapidi o molecolari e altri strumenti di sicurezza (gel e termometri) a quanto ammonta la spesa? Ecco i dati.

Quanto sono costati tamponi e mascherine agli italiani

È tempo di fare i conti con la pandemia, letteralmente e capire quanto, in questi due anni, abbiamo tutti speso per tamponi, mascherine e altri presidi o strumenti di sicurezza, dai gel igienizzati ai termometri. Insomma, quanto è costato il coronavirus sul portafoglio degli italiani?

Innegabilmente la pandemia ha avuto effetti gravi su moltissimi nuclei famigliari e singoli individui, potremmo dire anche che ha creato forti squilibri economici e sociali. Di fatto ha messo in ginocchio diverse realtà e settori, come quello del turismo e dell’intrattenimento, oltre a colpire le attività rimaste chiuse durante le varie quarantene. Ma ci sono anche realtà e settori non colpiti e che non hanno risentito particolarmente della crisi sanitaria, per ovvie ragioni. Sono per esempio le farmacie. Per questo i dati relativi ai guadagni del 2021 (+2,3 miliardi) non stupiscono o non dovrebbero stupire nessuno.

Al contrario, la maggior parte dei nuclei famigliari e degli individui ha dovuto fare i conti con le spese per la sicurezza propria, dei propri dipendenti e locali. È stato calcolato che, in media, una famiglia di 4 persone ha speso in un anno circa 4.824 euro in tamponi, mascherine e gel igienizzante.

Il costo del coronavirus sul portafoglio degli italiani: quanto abbiamo pagato la sicurezza

Potremmo utilizzare una frase fatta del tipo “la salute non ha prezzo”, ma la verità è un’altra: non tutti si sono potuti permettere la sicurezza della propria salute e quella della famiglia. Tra crisi economica dovuta al coronavirus e quella già presente nel bel Paese da oltre un decennio, beh il risultato è stato spesso un tentativo di tamponare dove possibile le spese. Chi non ha riutilizzato le mascherine chirurgiche o di tipo FFP2 prima di sapere che era possibile farlo? Chi non ha risparmiato sul gel igienizzante? Quante persone non hanno potuto fare un tampone molecolare (60 euro)?

Pensare al costo del coronavirus sulle tasche dei cittadini non è un discorso che vuole banalizzare la sicurezza o la salute. Si tratta di considerare quanto questo ha pesato sulla vita di ognuno, se ha avuto effetti su alcune decisioni di spesa per la famiglia o di investimento per un’azienda. Dopo due anni di pandemia si può fare un calcolo quasi preciso (rimane una media) del disagio patito. Secondo le stime e la denuncia delle associazioni dei consumatori, una famiglia di 4 persone ha speso in media quasi 5 mila euro nel solo 2021. In media, appunto. Questo dovrebbe metterci nella prospettiva di inquadrare il problema e il disagio di chi non ha potuto arrivare a cifre simili.

Distribuzione della spesa: quanto è stato speso per tamponi e mascherine

Del gel igienizzante in molti hanno fatto a meno, spesso preferendo l’utilizzo fuori dai locali e dalle attività commerciali, come anche l’uso dei dispenser sui mezzi di trasporto. Per altri strumenti di sicurezza, quali le mascherine, non si può fare lo stesso discorso; sono infatti una spesa fissa e costante da almeno due anni. Se all’inizio si utilizzavano mascherine di ogni tipo, a volte anche bizzarre, o fatte di stoffa e altri materiali riciclati, con il passare del tempo si è diffusa la mascherina chirurgica e, nell’ultimo periodo, quella di tipo FFP2. Possiamo domandarci quante volte sono state riutilizzate, ma in questo contesto ci limiteremo a esporre una media.

Il Governo ha agito sul prezzo di entrambe per permetterne l’acquisto e nel 2021 sono stati spesi 143 milioni di euro, nelle sole farmacie, per questo tipo di prodotto, senza contare internet, supermercati e altro.

Un prodotto che è letteralmente esplodo a ridosso delle festività - e in diversi momenti del 2021 dopo decisioni della politica - sono i tamponi, in particolare quelli rapidi da 8-15 euro. Secondo i dati Iqvia i periodi di acquisto sono così suddivisi:

  • gennaio 2021: 148 mila tamponi antigenici;
  • settembre 2021: 586 mila tamponi antigenici;
  • ottobre 2021 (obbligo green pass) 844 mila tamponi antigenici;
  • novembre 2021: 1 milione di tamponi antigenici.

In totale sono stati spesi, nel solo 2021, circa 140 milioni di euro in tamponi, compreso il boom dell’ultimo mese dell’anno.

Spese dei cittadini, guadagni delle farmacie: com’è andato il 2021?

Se i cittadini italiani hanno speso 5 mila euro a famiglia, in media, quanto hanno guadagnato le farmacie, ovvero dove parte degli italiani hanno acquistato i prodotti sopra citati? Secondo le stime i ricavi legati al Covid (tamponi, mascherine, gel igienizzante, termometri etc.) sono di circa 2,3 miliardi di euro. Un aumento, quello sostenuto dalla pandemia, di circa +3,5% rispetto all’anno precedente (2020).

L’aumento è da considerarsi sotto diversi aspetti, prima di tutto quello delle riaperture. Senza queste non ci sarebbero stati numeri simili per la vendita di mascherine e altri strumenti di prevenzione. Non è da escludere neanche il fattore “vaccinazione e non.” che ha influito sui ricavi a partire da ottobre, ovvero dall’estensione dell’obbligo di green pass sul posto di lavoro. Una scia positiva per i ricavi che è continuata durante il periodo festivo, pari passo all’evoluzione di Omicron come variante dominante.

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