Quanto guadagna Papa Francesco: il patrimonio del Vaticano

Chiara Esposito

12/08/2021

12/08/2021 - 23:53

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Uno sguardo nelle tasche del Vaticano: quanti soldi percepisce Papa Francesco? Interroghiamo la legge a riguardo.

Quanto guadagna Papa Francesco: il patrimonio del Vaticano

Il ruolo ricoperto da Papa Francesco è un unicum nel mondo e come tale lo è anche il calcolo della sua eventuale retribuzione monetaria.

Le normali leggi che regolano un impiego lavorativo, se così lo possiamo definire, non sono infatti applicabili in questo campo né compatibili con il valore simbolico del ruolo ricoperto dal Papa.

Ben diversa da qualsiasi carica politica classica che un popolo assegna al suo presidente o che un dittatore arroga su di sé, la sua influenza ha quindi un carattere particolare ed è lecito domandarsi se percepisca un compenso per l’attività a cui ha dedicato la vita dal momento della sua elezione. La realtà economica del Vaticano è stata inoltre rivoluzionata dalla figura di Bergoglio con effetti sia sulla sua persona che sulle alte cariche che fanno capo alla Chiesa. Ciò non basta però per quantificare la ricchezza complessiva dello Stato.

È molto difficile capire senza informarsi più nel dettaglio a quali beni possa accedere la figura del Pontefice e come questi vengono amministrati all’interno dello Stato di cui è a capo.

Che struttura ha la Chiesa

Da un certo punto di vista la Chiesa appare un vero e proprio ibrido fra:

  • una multinazionale, che influenza la realtà di milioni d’individui in tutto il mondo proprio per le sue sedi nei territori più disparati;
  • un’associazione, poiché riunisce un vasto numero di adepti che aderiscono liberamente;
  • uno Stato vero e proprio per il peso dei suoi rappresentanti all’interno delle questioni geopolitiche di maggior rilievo.

Per giustificare gli stipendi di figure come quelle di suore, preti, cardinali e altri membri della comunità ecclesiastica, il più delle volte si è fatto ricorso al paragone con la dimensione gerarchica di un’azienda.

La scelta di Bergoglio

Papa Francesco ha scelto di fare eccezione e di farlo alla luce del sole, in piena trasparenza.

Bergoglio ha deciso di votarsi il più possibile alla povertà poiché dal momento in cui si è insediato ha rinunciato a un compenso fisso. Ciò sembra in linea di continuità con il principio incarnato dal nome che ha scelto all’inizio del suo pontificato.

I suoi predecessori invece, a eccezione forse di Papa Giovanni Paolo II, percepivano 2.500 euro di mensilità. Somma ancora corrisposta al Papa emerito Benedetto XVI, Joseph Aloisius Ratzinger.

La scelta è stata motivata dalla volontà d’imprimere un cambiamento di rotta e ispirare anche nelle alte gerarchie ecclesiastiche una maggiore umiltà, se la così la si può definire. Ne è un esempio anche quanto si legge nel Motu.

Una prerogativa che invece il Papa ha mantenuto è quella di poter attingere liberamente all’Obolo di San Pietro, un fondo presso lo Ior che raccoglie le donazioni allo scopo di sponsorizzare i progetti benefici previsti dalla Chiesa e dichiarati sul sito web ufficiale.

Secondo i dati riportati da Vanity Fair nel 2012 la quota stimata per questo fondo era di 65 milioni di euro circa.

La ricchezza della Chiesa

A dispetto di queste posizioni è bene ricordare che esistono stime sulle disponibilità finanziarie della Santa Sede e della Città del Vaticano (inteso come organo centrale) che parlano di circa 5 miliardi di euro, ma anche valutazioni attendibili del patrimonio complessivo della Chiesa Cattolica che ammontano a oltre 2 mila miliardi di euro.

Di quest’ultima stima fanno parte tutte le ricchezze delle diocesi in giro per il mondo così come quelle delle congregazioni religiose, delle strutture sanitarie e delle scuole e università confessionali.

Un record assoluto però è quello di essere la riserva di oro più grande del mondo. Trattandosi di una tematica particolarmente delicata esistono solo indicatori approssimativi, ma è lecito pensare che si parli di ben 60.350 tonnellate di oro. Il 30,2% di quello mai estratto.

L’ubicazione di questa enorme ricchezza però è nota soltanto in parte anche perché, a dispetto del senso di trasparenza che Francesco tenta d’imprimere nella sua Chiesa, il sistema ecclesiastico resta comunque un organo articolato, complesso e soprattutto dalla storia secolare.

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