Quanto costerà il vaccino anti-Covid all’UE? Ursula tace sui contratti secretati

Alessandro Cipolla

16/11/2020

27/01/2021 - 16:07

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L’Unione Europea ha siglato quattro contratti con le case farmaceutiche che sono stati però secretati: non si conoscono così al momento i costi e neanche i nomi dei negoziatori, con Ursula von der Leyen che non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione a riguardo.

Quanto costerà il vaccino anti-Covid all’UE? Ursula tace sui contratti secretati

Nel 2021 la partita globale si giocherà tutta sul fronte del vaccino anti-Covid. Con la seconda ondata che sta travolgendo l’Europa, Bruxelles è da tempo a lavoro per essere in prima fila quando sarà disponibile sul mercato un siero efficace.

A riguardo le buone notizie arriverebbero tutte dal vaccino Pfizer-BioNtech che a breve dovrebbe terminare l’iter della sperimentazione, ma in dirittura di arrivo ci sarebbe anche quello del tandem Oxford-Pomezia che sarà poi distribuito da AstraZeneca.

All’interno dell’Unione Europea il vaccino sarà acquistato e distribuito dalla Commissione, così da non creare disuguaglianze tra gli Stati membri con la precedenza che sarà data a quei Paesi più colpiti dal coronavirus.

Ma quanto spenderà l’UE per acquistare i vaccini? Una domanda lecita che al momento però non ha una risposta certa, visto che i quattro contratti sottoscritti finora dalla Commissione Europea sono stati secretati, con la presidente Ursula von der Leyen che si è rifiutata di rilasciare dichiarazioni a riguardo.

Quanto costeranno all’Europa i vaccini

Da quello che si è appreso finora, l’Unione Europea nelle scorse settimane avrebbe stretto un accordo con Pfizer per 300 milioni di dosi di vaccino, 200 milioni subito e 100 milioni in una seconda tranche. In precedenza, un contratto simile sarebbe stato siglato anche con AstraZeneca.

All’Italia nel 2021 dovrebbero così arrivare 27 milioni di dosi, che rappresenterebbero il 13,51% della dotazione totale in seno all’UE. Il commissario straordinario Domenico Arcuri sta così adesso preparando quello che sarà il piano di distribuzione nel nostro Paese.

Stando a quanto trapelato finora, Bruxelles pagherà il vaccino di Pfizer una cifra inferiore rispetto agli Stati Uniti, che dovranno sborsare 19,5 dollari a dose. Un trattamento di favore visto il forte finanziamento ricevuto dalla casa farmaceutica da parte della Germania.

Come scritto dal Fatto Quotidiano, un funzionario di Bruxelles coinvolto nelle trattative avrebbe rilevato che per l’Unione Europea “il prezzo sarà più vicino ai 20 che ai 10 dollari”.

Il tutto però è un discorso ipotetico, visto che i contratti siglati dalla Commissione Europea con le case farmaceutiche sono stati secretati, così come sono rimasti top secret anche i nomi dei sette negoziatori.

La von der Leyen non risponde

Della questione se ne è occupato anche Report, che ha spiegato come “per l’acquisto in anticipo delle dosi di vaccino l’UE attinge a un fondo di 2,7 miliardi di euro”, soldi questi ovviamente pubblici.

Non conosciamo né il prezzo né le clausole” si apprende dall’anticipazione del servizio, con anche i parlamentari europei che sono tenuti all’oscuro nonostante le richieste fatte in Plenaria.

Alla domanda sul perché la Commissione tenga segreti questi contratti, la presidente Ursula von der Leyen ha preferito però non rispondere al giornalista di Report, nonostante si tratti di fondi pubblici utilizzati per far fronte all’emergenza.

Resta così al momento un segreto quanto spenderà, in merto ai contratti stipulati con Pfizer e AstraZeneca, l’Unione Europea per i vaccini anti-Covid, così come non è dato sapere cosa succederà se le dosi già prenotate dovessero rivelarsi inefficaci e cosa prevedono le clausole di responsabilità per eventuali effetti collaterali.

I documenti che contengono informazioni commerciali sensibili, la cui diffusione al pubblico potrebbe compromettere la protezione dei legittimi interessi delle aziende - ha risposto la Commissione a una richiesta di accesso agli atti da parte del quotidiano La Verità - sono coperte dalla protezione degli interessi commerciali”.

Su un tema così delicato, a Bruxelles la logica del top secret starebbe avendo meglio dei principi di trasparenza che dovrebbero essere un cardine dell’Unione, con i silenzi di Ursula von der Leyen che di certo non fanno nulla per dissipare i vari interrogativi.

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