Pulizia e sbiancamento denti: quanto costano?

Giorgia Bonamoneta

27 Novembre 2021 - 17:12

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Un sorriso splendente e in salute dona sicurezza. Ma quando costa fare la pulizia dei denti o lo sbiancamento dentale? Sfatiamo qualche mito. Ecco una breve guida.

Pulizia e sbiancamento denti: quanto costano?

La vera domanda non è se la pulizia dei denti o lo sbiancamento servono davvero, ma quanto costano. Infatti la pulizia dei denti, in particolare, è un passaggio fondamentale per la cura della bocca e che si consiglia di fare almeno una volta all’anno.

Lo sbiancamento dei denti non sostituisce la pulizia dei denti che, al contrario del primo trattamento, è fondamentale per prevenire problemi come la parodontite.

Lo sbiancamento dei denti è invece una pratica che riguarda più l’aspetto estetico. Si deve sfatare il mito secondo cui lo sbiancamento causerebbe danni ai denti. Infatti se eseguito da un professionista non ci sono effetti collaterali indesiderati.

Quanto costa fare pulizia e lo sbancamento dei denti?

Nell’introduzione abbiamo esposto una differenza sostanziale tra sbiancamento dei denti e pulizia dei denti. L’una non comporta o sostituisce l’altra e sono due procedure diverse.

I costi sono molto variabili per entrambe le procedure, ma in generale la pulizia dei denti, se non sono presenti gravi problemi di salute dei denti stessi, ha un costo medio inferiore allo sbiancamento dei denti. Il prezzo per una pulizia dei denti completa è in media di 70 euro, che può oscillare da 50 euro a sopra i 100 euro.

Lo sbiancamento dei denti invece ha prezzi più alti e parte dai 150 euro per arrivare fino a quasi od oltre 500 euro. Tutto è relativo però. Dipende infatti dallo studio, dalle sedute (quindi dalla tonalità di partenza e di arrivo dei denti) e dal materiale usato, proprio come un altro tipo di decolorazione, quella dei capelli.

Pulizia dei denti: è necessaria o fa male?

Fughiamo subito ogni dubbio in tal proposito: la pulizia dei denti sì è necessaria e no, non fa male. Le motivazioni sono semplici, anche se non corrispondono all’esperienza di qualche parente che proprio non si fida del dentista. Andiamo con ordine.

La pulizia dei denti è un trattamento necessario per la salute della bocca. Garantisce una giusta prevenzione per patologie come la piorrea (parodontite) o altri interventi di implantologia dentale.

Ripetere spesso il trattamento, sotto consiglio del proprio dentista, non crea danni ai denti, allo smalto o alle gengive. Proprio l’opposto! Gli effetti della parodontite dovrebbero da soli essere un buon motivo per ascoltare i consigli del medico.

Sbiancamento dei denti: è necessario o fa male?

Passiamo a rispondere a un’altra domanda molto comune, ovvero quella sullo sbiancamento dei denti. Come detto in precedenza: lo sbiancamento dentale è un trattamento estetico, quindi si potrebbe evitare di fare e non risponde a motivi di salute.

Se l’obiettivo è avere un sorriso bianchissimo invece ci si può rivolgere senza dubbi al proprio dentista o igienista. Infatti lo sbiancamento non fa male, al massimo rende per qualche giorno i denti più sensibili. In questo caso il consiglio è di utilizzare un dentifricio de-sensibilizzante per evitare la spiacevole sensazione.

Un altro effetto di cui si sente spesso parlare è la perdita dello smalto. Solitamente tale convinzione deriva dalla tecnica stessa dello sbiancamento che prevede l’utilizzo di una pasta e di un laser. La pasta utilizzata, a base di perossidi di idrogeno o carbammide, sbianca i pigmenti gialli o grigi e non rovina lo smalto. Ovviamente è consigliabile andare da uno specialista ed evitare i kit fai da te acquistabili online.

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