Proroga NASPI, novità: i mesi potrebbero essere due

Teresa Maddonni

2 Febbraio 2021 - 11:37

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Novità in arrivo per la proroga Naspi il cui inserimento nel prossimo decreto Ristori 5, al momento in stallo, sembra ormai confermato. Le ultime indiscrezioni parlano di due mesi.

Proroga NASPI, novità: i mesi potrebbero essere due

Novità per la proroga Naspi: dalle ultime indiscrezioni in merito pare che i mesi potrebbero essere due.

Nonostante vi sia grande attesa per un’ulteriore proroga della Naspi dopo l’ultima ormai risalente ad Agosto, le notizie che arrivano in merito sono ridotte a pillole, ipotesi, indiscrezioni che trapelano di tanto in tanto.

La proroga Naspi dovrebbe entrare nel prossimo decreto Ristori 5 al momento in stallo con la crisi di governo in atto e il tentativo di dare vita a un nuovo esecutivo.

Intanto al momento si parlerebbe di due mesi, dopo che nei giorni scorsi era avanzata l’ipotesi di portare la proroga Naspi nel decreto Ristori 5 fino a fine anno, poi svanita nel nulla.

Proroga Naspi, novità: i mesi potrebbero essere due

La proroga Naspi porta con sé delle novità laddove gli ulteriori mesi potrebbero essere due. Due mesi introdotti nel prossimo decreto Ristori 5. A confermare la proroga della Naspi è stata la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo in più di un’occasione, ministra che non sappiamo se a breve, con il nuovo esecutivo, possa diventare ex. A parlare di due mesi di proroga Naspi è Il Sole 24 Ore, sebbene non dica nulla di più.

Ma chi potrebbero riguardare queste due mensilità di proroga Naspi? Possiamo fare qualche ipotesi sulla base di quanto accaduto con precedenti disposizioni.

Il decreto Rilancio ha introdotto due mesi di proroga Naspi per le indennità di disoccupazione scadute tra il 1° marzo e il 30 aprile 2020. Il decreto Agosto ne ha previste due ulteriori per quelle scadute tra il 1° maggio e il 30 giugno.

Ora il decreto Ristori 5, che immaginiamo possa essere approvato a febbraio appena superata la crisi, potrebbe prevedere i due mesi di proroga Naspi per le indennità scadute tra dicembre e gennaio. Ovviamente un quadro simile lascerebbe fuori moltissimi lavoratori che avrebbero al contrario voluto beneficiare della proroga negli ultimi mesi del 2020.

Estendere le due mensilità a tutti i lavoratori ai quali la disoccupazione è scaduta tra agosto e gennaio o febbraio 2021 per una logica di continuità potrebbe essere la strada da percorrere, ma forse più difficile da gestire rispetto alle precedenti disposizioni.

Ricordiamo che queste sono nostre ipotesi e che le indiscrezioni parlano semplicemente di due mesi di proroga Naspi. 1 miliardo dello scostamento di bilancio di 32 miliardi del decreto Ristori 5 dovrebbe, secondo quello che a oggi sappiamo, andare a coprire i costi della misura.

Proroga Naspi e altre misure: c’è attesa

La proroga Naspi non è l’unica misura per la quale c’è molta attesa da parte degli italiani tra le moltissime che il decreto Ristori 5 dovrebbe contenere.

C’è attesa per le 26 settimane di cassa integrazione, come anche per la proroga del blocco dei licenziamenti che dovrebbe essere differenziato con una prima data fissata al 30 aprile.

La ministra Catalfo ha dato anche la conferma del reddito di emergenza e nuove risorse dovrebbero essere destinate al reddito di cittadinanza.

Intanto si parlerebbe anche di una proroga dei contratti a termine dopo quella già contenuta in Legge di Bilancio.

Intanto Debora Serracchiani presidente della Commissione lavoro della Camera, ha commentato i dati ISTAT sull’occupazione e i posti di lavoro persi tornando sulla questione della riforma degli ammortizzatori sociali e politiche attive.

“Con i dati drammatici dell’ISTAT, occuparsi di temi concreti significa cominciare dal lavoro: non c’è nulla di più urgente che dare un colpo d’acceleratore alle priorità portate oggi da Delrio e Marcucci all’attenzione del presidente Fico.”

Queste le parole della Dem che ha aggiunto:

“Sull’ammortizzatore universale esiste già una risoluzione trasversale in commissione Lavoro che impegna qualunque governo e su cui ci aspettiamo non si perda tempo, come serve impegno immediato per la riforma delle politiche attive del lavoro.”

E ha concluso:

“La parità salariale e l’occupazione femminile sono enormi questioni sociali aperte da troppo, il blocco dei licenziamenti non durerà per sempre e già ora non sono sufficienti ad arginare gli effetti della crisi. Un nuovo governo serve per questo.”

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