Prenotazione del vaccino: come fare il prima possibile così da avere il super Green pass

Chiara Esposito

5 Dicembre 2021 - 19:56

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Consigli pratici per velocizzare le procedure; c’è un modo per aspettare meno in lista d’attesa e vaccinarsi al più presto.

Prenotazione del vaccino: come fare il prima possibile così da avere il super Green pass

L’entrata in vigore del Super Green pass vede il numero di vaccinazione intensificarsi e, di conseguenza, si stanno affollando gli hub preposti a gestire le inoculazioni fino a rendendo difficoltosa la stessa procedura di prenotazione sia per chi è intenzionato a ricevere la terza dose che per il secondo richiamo.

In molti casi le liste di attesa indicate sui siti web regionali per i posti giornalieri sono lunghissime e riportano date che oscillano tra metà gennaio e metà febbraio 2022. Quello che alcuni ancora non sanno però è che è possibile ridurre i tempi e che la ricerca della fatidica disponibilità può essere facilitata se si prendono in considerazione alcune variabili alternative. A tal proposito vi indichiamo quindi tre possibilità da tenere ampiamente in considerazione al momento della prenotazione e non solo.

Cosa sta creando il sovraffollamento?

Le cause che portano le date gli appuntamenti a spostarsi così in là nel tempo sono diverse ma tra gli esperti circolano alcune ipotesi. La prima motivazione plausibile sembra essere quella legata all’entrata in vigore della vaccinazione obbligatoria per i membri delle Forze dell’Ordine e del personale scolastico che, seppure in percentuali diverse a seconda delle varie categorie professionali, presentavano una quota non indifferente di assenteisti. La rapidità con la quale questi lavoratori devono quindi allinearsi con le disposizioni ha reso più complicato per gli altri cittadini fare altrettanto.

Ci sono anche delle difficoltà oggettive a livello di tempistiche proprio perché, nonostante alcune persone desiderino ricevere la dose booster, devono aspettare i termini stabiliti tardando quindi sulla prenotazione e mi facendo oscillare ancora di più la data prevista.

In ultimo l’apertura progressiva alla categoria dei bambini incide sul totale seppur in maniera minoritaria.

Informarsi tramite la propria rete di contatti

Verrebbe da dire che l’alleanza fa la forza e in questo caso è proprio vero visto che se si è già lista d’attesa per una vaccinazione presso un hub vaccinale non è possibile controllare se in altre strutture i tempi siano meno lunghi.

Richiedere quindi ad un proprio familiare o amico già intenzionato a vaccinarsi di riferirci le date approssimative che la struttura da lui indicata ha fornito è un ottimo modo per capire se vale veramente la pena cancellare la propria prenotazione e spostarsi in un’altra struttura.

É infatti un timore ricorrente (e fondato) quello che annullando il proprio modulo di richiesta per trovare posto altrove non si riesca però a rientrare comunque nei tempi sperati. Per effettuare poi questo passaggio bisogna essere molto rapidi e, nonostante tutto, purtroppo è comunque possibile incappare in un ulteriore momento di sovraffollamento del sistema operativo e ottenere prenotazioni troppo lontane.

Spostarsi anche in altre città

L’hub che ci verrà indicato dai nostri conoscenti tuttavia potrebbe anche non essere vicino a casa e a quel punto si deve essere pronti e disposti a spostarsi.

Addirittura, per chi deve ancora prenotare e non ha avuto fortuna nella sua zona, è giusto e raccomandabile effettuare una ricognizione delle aree raggiungibili nei pressi del proprio comune di riferimento.

Smaltire in questo modo i pazienti è auspicabile anche per gli stessi medici e addetti che prestano quotidianamente servizio nei centri vaccinali poiché sono spesso soggetti a boom di richieste intervallati da possibili giorni “di magra” a seconda delle zone in cui operano.

Il metodo più sicuro: le giornate dedicate ai booster

L’unico caso in cui il rischio di dover aspettare si avvicina allo zero è quello di individuare tempestivamente le cosiddette giornate “a visita” ovvero quelle aperture degli hub dove chi si reca in loco può ricevere le dosi in smaltimento rapido senza doversi prenotare in anticipo. Un esempio concreto è rappresentato dalla regione Lazio che normalmente indice queste iniziative la domenica con cadenza abbastanza regolare.

Ciascuna regione però impronta una propria strategia di intervento e si organizza in maniera differente comunicando alla popolazione la propria calendarizzazione degli open-day e mantenendo aggiornati gli organi preposti in modo da diffondere la notizia di queste aperture occasionali.

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