Povertà: l’Italia è tra i Paesi più a rischio d’Europa

Marco Ciotola

16/10/2018

16/10/2018 - 23:40

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La netta controtendenza rispetto agli altri Paesi europei porta l’Italia a far registrare uno dei numeri più alti di persone a rischio povertà secondo l’Eurostat. L’analisi

Povertà: l’Italia è tra i Paesi più a rischio d’Europa

Sul fronte povertà è l’Italia uno dei Paesi più a rischio d’Europa.

A rilevare il dato non certo esaltante è l’Eurostat, che ha individuato proprio nel Belpaese uno dei territori del blocco con il numero più alto di persone a rischio indigenza ed esclusione sociale.

Sono 17,4 milioni le persone identificate come a rischio nel 2017, un numero che corrisponde al 28,9% della popolazione e che ci inquadra come il Paese che registra la più evidente controtendenza rispetto agli altri.

I numeri complessivi raccontano infatti di 112,9 milioni di persone a rischio povertà in Europa nel 2017, contro i 116,07 milioni del 2008, per una diminuzione complessiva che supera i 3 milioni di cittadini dell’UE.

Decisamente in direzione opposta il Belpaese, che conta un aumento di 2,3 milioni di persone sull’orlo dell’indigenza rispetto al 2008, quando quel numero superava di poco i 15 milioni.

Rischio povertà: Italia e Grecia le più sofferenti

La crescita del numero di individui a rischio in Italia ha segnato un +3,4%. Il dato è stato reso noto in corrispondenza con la giornata internazionale per l’eliminazione della povertà.

Ad affiancarci c’è la Grecia, che fa registrare numeri ancora molto elevati, mentre relativamente alla percentuale delle persone a rischio rispetto alla popolazione siamo al quinto posto dopo Bulgaria (38,9%), Romania (35,7%), Grecia (34,8%) e Lituania (29,6%).

Ma Bulgaria e Romania, avanti a noi in questa speciale classifica, possono vantare una decisa flessione del numero negativo rispetto agli anni passati, pur restando in una situazione molto difficile.

Il tasso ha segnato un aumento anche in Spagna, Paesi Bassi, Estonia e Cipro, mentre all’opposto i Paesi a minor rischio sono Repubblica Ceca, Finlandia, Slovacchia, Olanda, Slovenia, Francia e Danimarca.

Il calo maggiore, infine, si è registrato in Polonia (-11%), in Romania (-8,5%), in Lettonia (-6%) e in Bulgaria (-5,9%).

Le persone a rischio povertà corrispondono per l’Eurostat a tutti quei cittadini che presentano almeno una di alcune condizioni accostabili a una situazione di difficoltà economica forte, stabilite nella percezione di un assegno sociale, nell’essere privi di beni materiali o nel vivere in famiglie dove “è molto bassa l’intensità di lavoro”.

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