Pensione a 69 anni nel 2030? Attenzione alla simulazione dell’INPS

Lorenzo Rubini

18 Luglio 2020 - 17:41

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Le simulazioni dell’INPS stanno impensierendo i lavoratori che si vedono restituire proiezioni che li vorrebbero al lavoro fino a 69 o 70 anni.

Pensione a 69 anni nel 2030? Attenzione alla simulazione dell’INPS

Nella simulazioni della futura pensione, l’INPS tiene conto anche di eventuali aumenti dell’età pensionabile per adeguamento alla speranza di vita Istat. Ma non è detto che tali aumenti ci saranno.

Rispondiamo ad un lettore di Money.it che ci scrive:

“Salve, mi scuso per il disturbo, sapere quando posso andare in pensione. Sono stato all’INPS della mia regione, è facendo dei conti risulterebbe, a 69 anni con 37 di contributi, quindi 2030,mentre con busta arancione andrei nel 2029 con 36 anni di contributi, è devo compiere 60 anni settembre. Cosa mi consigliate di fare, continuare fino al 2030? O posso finire prima, premetto che la mia sarà pensione di vecchiaia, faccio un lavoro con turni, mi chiedevo se fosse considerato lavoro usurante"

Pensione a 69 anni nel 2030?

Le simulazioni effettuate per il pensionamento dall’INPS (e anche dalla busta arancione) tengono conto di quanto previsto dalla Legge Fornero, ovvero un aumento dell’età pensionabile di 3 mesi ogni 2 anni per adeguamento all’aspettativa di vita Istat.

Un aumento avrebbe dovuto esserci anche per il biennio 2021/2022, di 3 mesi, ma è stata bloccato dall’INPS poiché c’è stato un aumento della speranza di vita molto basso che è stato ritenuto irrilevante per intervenire sull’età pensionabile.

Il prossimo aumento, sempre di 3 mesi, è previsto per il biennio 2023/2024 ma se sarà applicato o meno dipenderà dall’aumento della speranza di vita che l’Istat rileverà il relazione a quel biennio.

Appare chiaro, quindi, che non si può dire a priori che nel 2030 saranno necessari 69 anni per accedere alla pensione di vecchiaia poiché già un aumento dell’età pensionabile è stato bloccato e non possiamo sapere se anche i successivi saranno bloccati oppure attuati.

Al limite se tutti i prossimi aumenti dovessero essere confermati nel 2030, applicando un aumento di 3 mesi a bimestre, saranno necessari 68 anni di età e non 69 come le ha prospettato l’INPS.

Se vuole continuare a lavorare fino al 2030 (o 2029 secondo la busta arancione, che appare più attendibile) può farlo continuando ad accumulare contributi utili per il calcolo della pensione ma se volesse smettere di lavorare prima, avendo superato i 20 anni di contributi versati la certezza della pensione di vecchiaia ce l’ha in ogni caso.

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