Pagamento in contante: i limiti e gli obblighi dal 2014

Valentina Pennacchio

23 Dicembre 2013 - 15:38

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Pagamento in contante: i limiti e gli obblighi dal 2014

Tra le 7 armi del Fisco per combattere l’evasione fiscale ci sono anche i limiti all’uso del contante, al fine di favorire la tracciabilità dei pagamenti.

Ci sono spese che dal 1 gennaio 2014 potremo fare solo attraverso strumenti tracciabili e non tramite contanti. Di che si tratta? Ecco i limiti e gli obblighi dal 2014.

Pagamento in contante: novità 2014

Quali sono le novità sui limiti all’uso del contante nel 2014?

  • pagamento affitto. L’affitto dal nuovo anno dovrà essere pagato solo tramite assegni o bonifici, escluse le case di edilizia popolare, a prescindere dall’importo da versare. Per le altre operazioni tra privati la violazione della soglia di 999,99 euro, prevista dal Decreto Salva Italia, prevede sanzioni per i trasgressori dall’1 al 40% dell’importo trasferito (minimo 3.000 euro);
  • POS obbligatorio per i professionisti. Quest’obbligo, che scatterà dal 1 gennaio 2014, è ancora in attesa di un regolamento attuativo (al momento non sono previste neanche sanzioni in caso di trasgressione). Ciò che è noto ad oggi è che detto obbligo sarebbe valido per i professionisti con un fatturato superiore ai 200.000 euro e per i pagamenti superiori ai 30 euro, almeno fino al 30 giugno 2014;
  • Ecobonus e bonus arredi. Al fine di ottenere questo tipo di detrazione (ristrutturazioni 50% - risparmio energetico 65%) occorre il bonifico bancario e/o postale «parlante», come indicato QUI;
  • Web tax. Nonostante non sia ancora entrata in vigore, ne parliamo perché c’è una norma che riguarda la tracciabilità: obbligo di acquisto di inserzioni pubblicitarie online da titolari di Partita IVA. Detto acquisto deve essere eseguito con bonifico bancario o postale da cui devono essere individuati i dati identificativi del beneficiario.

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