Obbligo green pass dipendenti pubblici: le regole dal 15 ottobre

Teresa Maddonni

15 Ottobre 2021 - 20:11

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Le nuove regole sull’obbligo di green pass per i dipendenti pubblici scattano da oggi 15 ottobre. Dai controlli alle sanzioni, ecco quali sono anche secondo le nuove linee guida.

Obbligo green pass dipendenti pubblici: le regole dal 15 ottobre

Dal 15 ottobre scatta l’obbligo di green pass per i dipendenti pubblici con le nuove regole introdotte dal decreto n.127 del 21 settembre.

Si tratta di decreto che oltre a introdurre l’obbligo di green pass per gli statali, e per tutti i lavoratori del settore privato, prevede anche delle sanzioni.

A dare ulteriori specifiche sull’obbligo di green pass per i dipendenti pubblici anche il Dpcm di Draghi con le linee guida per la PA oltre al decreto Brunetta con le regole per il rientro in presenza e abbandono dello smart working.

Vediamo allora nel dettaglio quali sono le regole sul green pass al lavoro per i dipendenti pubblici dal prossimo 15 ottobre.

Obbligo green pass dipendenti pubblici dal 15 ottobre: regole

L’obbligo di green pass per i dipendenti pubblici sarà è operativo da oggi 15 ottobre. Da oggi sono interessati dall’obbligo di green pass anche altri settori e quindi i lavoratori privati, vale a dire quelli che lavorano nei luoghi per accedere ai quali già occorre il green pass (ristoranti, bar, palestre, piscine, cinema, teatri, mezzi di trasporto a lunga percorrenza), le aziende private, partite IVA, colf, badanti e baby sitter.

Dal 15 ottobre anche il dipendente pubblico che lavora in smart working deve possedere il green pass perché questo non può essere uno strumento per eludere le regole.

L’obbligo scatta anche se il lavoratore entra in ufficio fuori servizio o per necessità personali; insomma lo smart working non può essere una scappatoia.

Dal 15 ottobre sono oggetto dell’obbligo di green pass non solo i dipendenti pubblici, ma nell’ambito della PA anche, secondo le linee guida:

  • i dipendenti delle imprese che hanno in appalto i servizi di pulizia o quelli di ristorazione;
  • il personale dipendente delle imprese di manutenzione che, anche saltuariamente, accedono alle infrastrutture;
  • il personale addetto alla manutenzione e al rifornimento dei distributori automatici di generi di consumo (caffè e merendine);
  • il personale chiamato anche occasionalmente per attività straordinarie, i consulenti e collaboratori;
  • i prestatori e i frequentatori di corsi di formazione;
  • i corrieri che recapitano posta d’ufficio o privata.

Nelle pubbliche amministrazioni non hanno obbligo di green pass:

  • gli utenti;
  • chi è esente dalla campagna vaccinale con certificato medico.

Con l’obbligo di green pass per i dipendenti pubblici vengono anche introdotte delle sanzioni per chi ne è sprovvisto. Intanto ricordiamo che il green pass si ottiene:

Green pass dipendenti pubblici: le sanzioni

Le sanzioni per i dipendenti pubblici sprovvisti di green pass sono le stesse in vigore per i lavoratori privati.

In particolare i dipendenti pubblici per i quali è previsto l’obbligo di green pass dal 15 ottobre se si presentano al lavoro senza la certificazione verde vengono considerati assenti ingiustificati dal primo giorno. L’assenza ingiustificata equivale all’impossibilità di lavorare, ma il dipendente pubblico conserva il posto di lavoro.

Lo stipendio per i dipendenti pubblici che non rispettano l’obbligo di green pass viene sospeso dal primo giorno di assenza ingiustificata.

Coloro che dal 15 ottobre entrano al lavoro senza green pass eludendo i controlli possono inoltre essere sanzionati con una multa che va dai 600 ai 1.500 euro. Anche chi non effettua i controlli può essere sanzionato con una multa che va dai 400 ai 1.000 euro.

I controlli del green pass dei dipendenti pubblici possono avvenire:

  • all’accesso della struttura;
  • o a campione in misura non inferiore al 20% del personale presente in servizio e con un criterio di rotazione;
  • o a tappeto.

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