Per un mondo più sostenibile tre ragazzi italiani puntano su uno smart bin

Marta De Vivo

25 Novembre 2021 - 14:55

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Tre studenti italiani gareggiano a livello internazionale con lo smart bin “E-Trash”. A Money.it raccontano obiettivi, sogni e next step.

Umberto Bolzoni, Filippo Casellato e Sebastiano Felicetti: sono loro i finalisti nazionali del Red Bull Basement, una competizione globale che permette a tutti i giovani talenti di presentare dei progetti innovativi e poi competere per ricevere dei finanziamenti.

Sono tutti e tre studenti del dipartimento di H-Farm, il più grande polo di innovazione a livello europeo, e tra qualche mese saranno ad Istanbul per competere a livello internazionale con altri giovani talentuosi. Il loro progetto consiste in uno “smart bin” battezzato con il nome di “E-Trash”. Autosufficiente grazie a dei pannelli solari, ha la finalità di rendere la raccolta differenziata un processo quanto più automatico: il dispositivo è in grado di riconoscere i materiali di cui sono composti i rifiuti e, grazie all’aiuto di vari sensori al suo interno, riesce a dividerli negli scompartimenti corretti.

Una vera novità quantomeno sul piano nazionale per ciò che concerne il settore della sostenibilità. Un’idea nata alle superiori racconta Umberto, poi diventata realtà grazie all’aiuto dei compagni e amici Filippo e Sebastiano.

La sostenibilità per loro è il nostro presente e il nostro futuro, ma purtroppo in troppi sventolano la bandiera dell’ecosostenibilità senza intraprendere scelte che siano realmente d’impatto.

“Molto spesso si vedono aziende che non attuano dei veri cambiamenti, i loro prodotti non sono realmente sostenibili, si tratta solo di cavalcare un’onda che oggi va di moda. È un gioco ormai che si ripete in continuazione: sventolare la bandiera della tematica del momento. Sostenibilità vuol dire avere una vita e fare delle scelte che abbiano un impatto che sia il più in linea possibile con ciò che può davvero fare la differenza”,

sostiene Filippo.

Parlando di prossimi step, ci raccontano di come sognano una tecnologia ancora più all’avanguardia di quella attuale per il loro cestino e di come il loro obiettivo primario sia espandere il loro prodotto a un mercato il più ampio possibile. Umberto ci spiega meglio la loro visione:

“Non abbiamo ancora pensato a uno sviluppo massiccio sul piano internazionale, sicuramente però vogliamo rendere accessibile la nostra tecnologia a tutti: da un uso prettamente casalingo a un uso aziendale. Ringraziamo NTT e gli altri partner che ci stanno consentendo di dare vita al nostro progetto”.

Fare la differenza e cambiare rotta verso un mondo più sostenibile è possibile, i tre studenti di H-Farm ne sono convinti, basta compiere azioni concrete e tangibili verso una realtà che sia sostenibile per il pianeta. E-Trash è solo l’inizio di una grande e ambiziosa avventura all’insegna del green.

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