Mercati: si chiude un gennaio nero, che succede oggi?

Violetta Silvestri

01/02/2022

25/10/2022 - 11:58

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Mercati oggi: si è chiuso uno dei mesi più difficili per Wall Street. In balia della volatilità e delle mosse delle banche centrali, l’Asia a scambi dimezzati viaggia in positivo.

Mercati: si chiude un gennaio nero, che succede oggi?

Mercati oggi: i futures azionari statunitensi scendono, mentre i trader stanno ancora valutando il perno della politica aggressiva della Federal Reserve e le prospettive degli utili aziendali.

La riflessione è se le azioni globali continueranno a riprendersi dalla disfatta di quest’anno.

L’S&P 500 e il Nasdaq 100 ad alto contenuto tecnologico lunedì hanno completato i loro migliori balzi di due giorni rispettivamente da aprile e novembre 2020.

In Asia, i mercati guadagnano, anche se con il Capodanno lunare la Cina è chiusa per ferie. Che succede oggi nelle Borse?

Mercati: il focus è sempre sulle banche centrali

Alle ore 8.23 italiane, il Nikkei guadagna lo 0,28% e Hong Kong viaggia positivo a +1,07%.

In Giappone, la sussidiaria di Sony, Sony Interactive Entertainment, ha annunciato di aver accettato di acquisire Bungie, sviluppatore di videogiochi privato, per 3,6 miliardi di dollari.

Nel frattempo, l’attività manifatturiera giapponese è cresciuta al ritmo più veloce in quasi otto anni, secondo Reuters, grazie ai nuovi ordini e alla maggiore produzione.

L’ASX 200 australiano sale dello 0,49%. La Reserve Bank of Australia ha mantenuto il suo tasso allo 0,1%, andando contro le aspettative del mercato per un rialzo, ma ha concluso il suo programma di acquisto di obbligazioni come previsto. Ciò ha indebolito i rendimenti valutari e obbligazionari della nazione.

A Wall Street, l’S&P 500 è salito dell′1,89% a 4.515,55, chiudendo il mese in ribasso del 5,3% come il peggiore dalla perdita del 12,5% a marzo 2020 e con il calo più grande di gennaio dal 2009.

Il Dow Jones Industrial Average ha aggiunto 406,39 punti, o l’1,2%, per raggiungere 35.131,86. Ciò l’ha aiutato a ridurre la sua perdita mensile al 3,3%.

Il Nasdaq Composite è salito del 3,41% a 14.239,88. L’indice ha comunque chiuso in ribasso dell′8,9% a gennaio, il mese peggiore da marzo 2020.

Il rimbalzo delle azioni USA ha ridotto il tonfo degli asset globali a gennaio, pari al 5%, la peggiore performance mensile dall’inizio della pandemia nel 2020.

Ondate di volatilità si sono diffuse sui mercati dopo che la Fed ha segnalato un inasprimento della politica monetaria più rapido di quanto molti si aspettassero.

Intanto, si attendono novità dalla Bank of England, che dovrebbe confermare un orientamento falco dopo aver già aumentato il tasso a dicembre e dalla BCE, più accomodante.

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