Commissari esterni Maturità 2018, guida MIUR: date e modalità per l’invio della domanda

Simone Micocci

26/03/2018

26/03/2018 - 13:54

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Il MIUR ha pubblicato la circolare contenente tutte le informazioni per candidarsi come commissari esterni della Maturità 2018; scadenza il 4 aprile 2018, ecco chi è obbligato a presentare la domanda.

 Commissari esterni Maturità 2018, guida MIUR: date e modalità per l’invio della domanda

Maturità 2018: i docenti che vogliono presentare domanda come commissari esterni per gli esami di Stato hanno tempo fino al 4 aprile, presentando il modello ES-1 tramite Istanze on line; lo ha comunicato il MIUR con la guida contenente tutte le informazioni su come fare.

Il Ministero dell’Istruzione nella stessa circolare ha ricordato quali sono gli insegnanti obbligati a presentare la loro candidatura come commissari esterni della Maturità, ai quali ha dato anche le informazioni su come indicare le sedi preferite.

Di queste e di tutte le altre informazioni fornite dal MIUR ve ne parleremo in questa guida utile per tutti gli insegnanti che - per libera scelta o perché obbligati - vogliono ricoprire il ruolo di commissari esterni della Maturità.

Circolare MIUR per commissari esterni della Maturità 2018
Clicca qui per scaricare la circolare del MIUR con tutte le informazioni su come e quando presentare la domanda così da candidarsi per il ruolo di commissari esterni dell’esame di Maturità.

Quando e come candidarsi come commissari esterni

La Maturità nel 2018 avrà inizio il 20 giugno, con la prova di italiano affidata ai commissari interni, per poi seguire il 21 giugno con la seconda prova corretta da quelli esterni. IL 25 giugno, invece, ci sarà la tradizionale terza prova.

Per l’invio della domanda di partecipazione agli esami di Stato in qualità di commissari esterni, gli insegnanti hanno tempo fino alle 23:59 del 4 aprile 2018.

L’invio della domanda deve avvenire tramite il portale Istanze Online compilando ed inoltrando il modello ES-1. Il personale docente non in servizio che ha difficoltà ad accedere ad Istanza Online può inviare il modello ES-1 cartaceo all’ambito territoriale della provincia di residenza.

Compilando il modello i docenti devono indicare la provincia nella quale intendono candidarsi. Questa varia a seconda dello status in cui si trovano i docenti, ovvero:

  • il personale in servizio deve indicare la provincia nella quale si trova l’Istituto scolastico in cui è impiegato;
  • il personale non in servizio deve indicare la provincia di residenza.

Inoltre, il docente che si candida come commissario esterno ha il dovere di indicare le seguenti informazioni:

  • stato giuridico;
  • classe di concorso di titolarità;
  • classe di concorso di servizio;
  • materia di insegnamento (non obbligatorio per gli insegnanti di religione dal momento che questi possono candidarsi solamente come Presidenti);
  • possesso eventuale dell’abilitazione all’insegnamento;
  • possesso laurea quadriennale o specialistica;
  • nome Istituto in cui eventualmente si presta servizio;
  • se si presta servizio in una scuola paritaria secondaria di II grado.

Ma chi ha l’obbligo di candidarsi come commissario esterno? Vediamolo di seguito.

Chi deve candidarsi come commissario esterno?

Bisogna fare la distinzione su quali docenti hanno la facoltà di scegliere se candidarsi come commissari esterni e su quali invece sono obbligati a farlo.

Il Ministero dell’Istruzione anche quest’anno ha emanato una circolare con cui dà tutte le informazioni necessarie per quegli insegnanti che possono, o devono, candidarsi come commissari esterni per l’esame di Stato per la scuola secondaria di II grado.

Quindi, analizzando l’ultima circolare emanata dal MIUR possiamo vedere quali sono gli insegnanti che dovranno presentare la loro candidatura nel 2018.

Nel dettaglio, sono obbligati a presentare la loro candidatura gli insegnanti:

  • con contratto a tempo indeterminato, in servizio negli istituti superiori, e che non sono stati designati come commissari interni. Sono obbligati sia i docenti delle classi terminali che non terminali che insegnano quelle discipline che rientrano nei programmi di insegnamento dell’ultimo anno dei corsi di studio. Sono obbligati anche i docenti che pur non insegnando queste discipline, insegnano materie che rientrano nelle classi di concorso afferenti alle discipline assegnate ai commissari esterni.
  • con contratto a tempo determinato, sia chi ha il contratto in scadenza il 30 giugno che coloro per cui il termine è fissato al 31 agosto.
  • compresi in graduatorie di merito per Dirigente Scolastico;
  • che nell’ultimo triennio hanno svolto per almeno un anno le funzioni di dirigente scolastico incaricato o di collaboratore nelle scuole statali di istruzione secondaria di secondo grado.

Non sono obbligati, ma possono presentare la domanda per commissari esterni, gli insegnanti:

  • di ruolo dell’organico dell’autonomia;
  • di ruolo, in servizio in istituti statali di istruzione secondaria di secondo grado, con rapporto di lavoro a tempo parziale;
  • di sostegno, ma solo se in possesso della specifica abilitazione all’insegnamento di materie della scuola secondaria di secondo grado e con almeno un anno di esperienza nell’insegnamento della materia nell’ultimo triennio;
  • di ruolo nella scuola secondaria di II grado collocati a riposo da non più di tre anni (compreso quello in corso) se abilitati;
  • che negli ultimi tre anni hanno prestato servizio effettivo per almeno un anno presso gli istituti statali secondari di II grado (se in possesso dell’abilitazione);
  • di ruolo di elementari e medie se per l’intero anno scolastico in corso sono stati utilizzati su scuola secondaria di II grado;
  • che usufruiscono di semidistacco sindacale o semiaspettativa sindacale.

Chi non rientra in queste categorie invece può candidarsi solamente presentando la domanda di messa a disposizione all’ufficio scolastico territoriale competente.

Come scegliere la sede di preferenza

Come anticipato, compilando la domanda il docente deve scegliere anche la sede di preferenza. Può selezionare fino a 14 preferenze di sede, che possono essere indifferentemente distretti scolastici, comuni o province.

L’importante è che il docente rispetti l’obbligo di presentare la domanda nella provincia di servizio (se regolarmente impiegati) o in quella di residenza (se non in servizio o a riposo).

Sempre nella fase di compilazione della domanda spetta al docente specificare se - nel caso di un’eventuale nomina d’ufficio - preferisca che venga data la precedenza al Comune di servizio o a quello di residenza.

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