Matteo Salvini: no a Conte per gli Stati Generali, no a Meloni e Tajani sui candidati regionali

Carmine Orlando

10 Giugno 2020 - 21:42

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Il leader della Lega Salvini è deluso da Conte e non le manda a dire. Meloni e Tajani appoggiano la sua decisione di declinare l’invito agli Stati generali, ma non sorridono nella decisione sui candidati per le regionali.

Matteo Salvini: no a Conte per gli Stati Generali, no a Meloni e Tajani sui candidati regionali

Il Premier “Conte rilancia gli Stati generali e invita l’opposizione al dialogo, Matteo Salvini respinge al mittente sostenendo che solo all’interno delle sedi istituzionali ci sarà un confronto. Il centrodestra appare unito, anche Giorgia Meloni e Antonio Tajani sono d’accordo con il leader della Lega ma solo in questo caso, perchè è scontro, invece, sui candidati per le elezioni regionali.

La discussione sugli Stati generali organizzata dal governo sarebbe dovuta tenersi a Villa Pamphili con i leader politici di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Salvini, Meloni e Tajani si sono riuniti per un vertice e hanno deciso in modo compatto che il confronto con il presidente del consiglio Giuseppe Conte avverrà solo in occasioni e sedi istituzionali.

Salvini deluso dal Premier Conte

Matteo Salvini, ospite dalla conduttrice Myrta Merlino nella trasmissione di La7 mattutina L’aria che tira di martedì 10 giugno ha dichiarato “Ho ricevuto un messaggino da Conte ieri” riferendosi all’invito di Conte e palesando che le riunioni in ville a Roma con tanto di star, non servono agli italiani che aspettano ancora la cassa integrazione e non solo.

Per Salvini è il Parlamento l’unico luogo adatto per discutere di cose importanti che riguardano il futuro del Paese. Sul Premier asserisce “Di questi mesi mi ha deluso il tanto promesso e il poco mantenuto”. Il messaggio di Matteo Salvini era già chiaro e la decisione con gli altri leader del centrodestra di declinare l’invito di Conte ne è stata solo la conferma.

La replica di Conte

La risposta di Giuseppe Conte non si è fatta attendere, davanti a Palazzo Chigi, al no ricevuto dal centrodestra unito ha risposto che Villa Pamphili è una sede istituzionale di alta rappresentanza, motivo per cui non giustifica il rifiuto del trio Salvini, Meloni, Tajani.

Il presidente del consiglio ha fatto ironia sul suo partito indicato come possibile nelle ultimi giorni “Il partito di Conte ha il 14%? A mia insaputa, perché io non ho partiti”.

Venerdì 13 giugno, Conte dovrà presentarsi davanti al pm di Bergamo come persona informata sui fatti riguardanti l’epidemia in Lombardia. Il Premier si dice tranquillo e sicuro, auspicando un incontro in estrema serenità.

Salvini in disaccordo con Meloni e Tajani sui candidati alle elezioni regionali

Se il centrodestra si è compattato sugli Stati generali, non altrettanto è successo nel vertice per decidere i candidati alle varie elezioni regionali. Salvini non avalla la candidatura di Fitto (FDI) in Puglia, così come non concorda con la candidatura di Caldoro (FI) in Campania. Niente è ancora deciso, il leader della Lega probabilmente sta valutando di capire quanto possa valere il suo partito nelle due regioni del Sud. Le trattative sono aperte ma a breve si dovrà decidere.

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