Libro del 1981 ha previsto il coronavirus: è tutto un complotto?

Fiammetta Rubini

20/02/2020

20/02/2020 - 17:24

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L’autore Dean Koontz ha predetto l’epidemia di coronavirus nel thriller del 1981 The Eyes of Darkness? La verità dietro l’ultima teoria complottista sul virus di Wuhan.

Libro del 1981 ha previsto il coronavirus: è tutto un complotto?

In genere ci aspettiamo che scienziati, economisti o chiaroveggenti prevedano il futuro. Nel caso del nuovo coronavirus, invece, la profezia si troverebbe in un romanzo di 40 anni fa.

In questi giorni sta circolando la fantasiosa teoria secondo cui lo scrittore americano Dean Koontz ha previsto il coronavirus nel 1981, nel suo thriller The Eyes of Darkness (“Gli occhi dell’oscurità”).

Il libro racconta la storia di una madre che cerca di scoprire se suo figlio è davvero morto un anno prima o se è ancora vivo. Nel corso delle sue indagini la donna viene a conoscenza di un laboratorio cinese alle porte della città di Wuhan in cui è stato sviluppato il Wuhan-400, “la nuova arma biologica più importante e pericolosa della Cina degli ultimi 10 anni”.

Questo virus è soprannominato “l’arma perfetta” perché “colpisce solo gli esseri umani e non può sopravvivere al di fuori di un corpo vivente per più di un minuto, quindi non può contaminare in maniera permanente altri oggetti o luoghi come possono fare altri microrganismi virulenti”.

La coincidenza tra il virus descritto nel libro di Dean Koonts e l’attuale epidemia di coronavirus è sorprendente, ma dobbiamo davvero credere alla teoria secondo cui il virus di Wuhan è stato annunciato in un libro di quasi 40 anni fa? La risposta è no, e vi spieghiamo subito il perché.

Perché il libro di Dean Koonts non ha previsto il coronavirus

I passaggi del romanzo riportati sopra sono stati sottolineati e postati su Twitter da un utente, e ripresi da South China Morning Post e Taiwan News, a caccia di indizi e notizie sul virus che finora ha ucciso 2.000 persone.

La storia presenta delle corrispondenze con la teoria cospirazionista diffusa e difesa a spada tratta (anche) dal senatore americano Tom Cotton, secondo cui il coronavirus di Wuhan è un’arma biologica creata in laboratorio e sfuggita per errore.

Ma l’aura di cospirazione e mistero che circonda “The Eyes of Darkness” non finisce qui. Koontz scrisse il romanzo con lo pseudonimo Leigh Nichols. L’opera è stata pubblicata come copertina rigida nel 1989 con il suo vero nome, e qualche anno dopo in brossura. È qui che si sarebbe verificato un misterioso cambiamento.

Alla base della nuova teoria complottista vi è quindi una modifica del testo. I lettori più arguti hanno infatti scoperto che le prime edizioni del libro di Koonts raccontavano di un virus chiamato Gorki-400, un’arma biologica creata dai russi a Gorki.

Sembra che l’editore abbia fatto delle ricerche e sostituito la città di Gorki con Wuhan dopo la fine della Guerra Fredda, quando ormai la situazione politica era cambiata e i rapporti tra USA e Russia si erano distesi.


Ma perché proprio Wuhan? La città, epicentro del nuovo coronavirus, è da molto tempo sede di laboratori di microbiologia e virologia, non sorprende quindi la citazione nel libro di uno scrittore/editore furbo che vuole rendere la trama più realistica. Inoltre il Giappone ha condotto ricerche sulle armi chimiche cinesi durante la seconda guerra mondiale, e da tempo si rincorrono le voci di un possibile sviluppo di armi biologiche da parte del governo cinese.

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