Leader G20, chi è il più ricco? La “classifica” degli stipendi

Alessandro Cipolla

29 Ottobre 2021 - 11:30

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Tutti gli stipendi dei leader che prenderanno parte al G20 di Roma: in testa c’è il primo ministro australiano Scott Morrison, mentre Xi Jinping è il più “povero” con soli 17.000 euro l’anno.

Leader G20, chi è il più ricco? La “classifica” degli stipendi

Tutto pronto per il G20 di Roma, con l’Italia che in quanto presidente di turno per la prima volta ospiterà la due giorni di incontri tra i Capi di Stato e di Governo dei Paesi più industrializzati al mondo.

Causa pandemia non saranno presenti fisicamente a Roma per il G20 Vladimir Putin e Xi Jinping, che saranno collegati in video come il primo ministro giapponese Fumio Kishida. Il presidente messicano Andrés Manuel López Obrador sarà invece rappresentato dal suo ministro degli Esteri.

Per il resto non mancherà nessuno al vertice capitolino dove sarà Mario Draghi a fare gli onori di casa: da Joe Biden a Boris Johnson, passando per i controversi Jair Bolsonaro e Recep Tayyip Erdoğan fino a Emmanuel Macron e Angela Merkel, con la cancelliera tedesca al suo ultimo G20 visto che in Germania si sta per insediare il nuovo Governo a trazione socialista.

Ma quanto guadagnano i “potenti” della terra che prenderanno parte al G20 di Roma? L’unico presente di cui non si conosce lo stipendio è il re saudita Salman bin Abdulaziz Al Saud, che comunque vincerebbe per distacco visto il patrimonio miliardario a disposizione della sua Famiglia Reale.

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Imponenti le misure di sicurezza adottate dal Viminale, con buona parte di Roma che sarà “militarizzata” vista anche la presenza di molte first lady che difficilmente vorranno rinunciare a fare un giro per le vie del Centro.

Può essere interessante in questo contesto dare uno sguardo a quanto ammonta lo stipendio annuo dei leader che parteciperanno al G20, con Salman bin Abdulaziz Al Saud che in quanto Re dell’Arabia Saudita non dovrebbe ricevere alcuna retribuzione per il suo ruolo potendo godere dell’ingente patrimonio familiare.

  • Argentina - Alberto Fernández 27.818 euro
  • Arabia Saudita - Re Salman bin Abdulaziz Al Saud cifra non disponibile
  • Australia - Scott Morrison 471.440 euro
  • Brasile - Jair Bolsonaro 56.185 euro
  • Corea del Sud - Moon Jae-in 176.384,00 euro
  • Gran Bretagna - Boris Johnson 186.000 euro
  • Canada - Justin Trudeau 222.634 euro
  • Cina - Xi Jinping 17.408 euro
  • Francia - Emmanuel Macron 181.680 euro
  • Germania - Angela Merkel 350.000 euro
  • Giappone - Fumio Kishida 385.024.119 euro
  • India - Narendra Modi 38.570 euro
  • Indonesia - Joko Widodo 45.580 euro
  • Italia - Mario Draghi 80.000 euro**
  • Messico - Andrés Manuel López Obrador 57.055 euro
  • Russia - Vladimir Putin 117.118 euro
  • Sudafrica - Cyril Ramaphosa 177.096 euro
  • Spagna* - Pedro Sanchez 84.845 euro
  • Turchia - Recep Tayyip Erdoğan 76.257 euro
  • Stati Uniti - Joe Biden 340.654 euro
  • Unione Europea - Ursula von der Leyen 335.000 euro
    *Ospite permanente
    **Ha deciso di rinunciare al suo stipendio da Presidente del Consiglio

Come si può vedere, chi percepisce lo stipendio maggiore è il primo ministro australiano Scott Morrison, seguito dal collega giapponese Fumio Kishida e dalla cancelliera tedesca Angela Merkel.

In fondo a questa speciale classifica troviamo il presidente cinese Xi Jinping: naturalmente questi sono stipendi che vanno contestualizzati Paese per Paese, visto che anche l’indiano Narendra Modi e il brasiliano Jair Bolsonaro risultano tra i più “poveri”.

Bisogna poi sempre distinguere tra stipendio per il ruolo ricoperto e patrimonio personale, mentre per quanto riguarda Vladimir Putin si vocifera che possa avere una disponibilità economica ben superiore rispetto alle cifre ufficiali.

Quando ha accettato l’incarico di guidare il Governo, Mario Draghi ha deciso di rinunciare al suo stipendio da Presidente del Consiglio: l’ex numero uno della BCE comunque nella dichiarazione 2020 ha dichiarato un reddito complessivo pari a 583.470 euro oltre al possesso di dieci fabbricati, di cui uno a Londra, alcuni in comproprietà e uno in comunione dei beni, e sei terreni.

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