Le alternative al conto corrente

Jacqueline Facconti - Claudia Cervi

27 Settembre 2022 - 14:30

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L’inflazione colpisce il conto corrente che costa mediamente il 7% in più rispetto a inizio anno. Vediamo 3 alternative al conto corrente garantiscono un minor costo e un valido rendimento.

Le alternative al conto corrente

Pandemia e crisi energetica hanno incentivato molti risparmiatori a depositare i propri capitali su un conto corrente aperto presso un qualsiasi istituto di credito come strategia di investimento e di protezione del risparmio.

Con l’evolversi dello scenario macroeconomico, con la crisi economica e con l’ondata di inflazione che ha costretto le banche centrali a inasprire la politica monetaria e ad alzare i tassi di riferimento, i capitali depositati sul conto corrente bancario non sono più al sicuro al 100% e rischiano di essere erosi da inflazione e da costi crescenti.

Da un’indagine di Altroconsumo, il costo medio per dei depositi tradizionali è salito a 145 euro a settembre 2022 dai 136 euro di febbraio, con un incremento del 7% circa. Se a questa evidenza si sommano anche un controllo più serrato dei conti correnti da parte del Fisco e l’applicazione commissioni esose sulle operazioni allo sportello, si comprende l’esigenza di molti correntisti e risparmiatori a ricercare valide e convenienti alternative al conto corrente.

Questa guida si propone di analizzare ed approfondire le migliori alternative al conto corrente che consentono di evitare di mettere i soldi sotto il materasso o di tenerli chiusi in cassaforte.

Alternative al conto corrente: libretti postali

Il libretto di risparmio postale è tra alternative più valide al conto corrente.

I libretti postali rispetto al conto corrente bancario rappresentano uno dei migliori strumenti di gestione della finanza personale: permettono di accumulare risparmi e di effettuare continui prelievi o versamenti.

Il libretti postali sono venduti presso gli sportelli di Poste Italiane e sono garantiti dalla Cassa Depositi e Prestiti. Sono strumenti finanziari utilizzati per depositare la liquidità e per prelevare in qualsiasi momento i soldi in deposito attraverso la carta Postamat. Inoltre, grazie all’apertura del libretto postale è possibile accreditare la pensione INPS-INPDAP. Non sono dotati di Iban, pertanto non è possibile fare bonifici.

Sono cinque le tipologie di libretto tra cui scegliere per rispondere al meglio alle proprie esigenze:

  • Ordinario,
  • Smart,
  • dedicato ai minori,
  • giudiziario,
  • al portatore.

Altro punto di forza a vantaggio dei libretti postali è la possibilità di beneficiare della garanzia dello Stato e della gratuità dei costi di apertura, chiusura e gestione, ad eccezione degli oneri di natura fiscale.

Alternative al conto corrente: buoni fruttiferi postali

I Buoni fruttiferi postali sono un’alternativa più remunerativa dei conti correnti e molto diffusa tra gli italiani. Sono venduti direttamente presso gli sportelli di Poste Italiane e dalla Cassa Depositi e Prestiti. Per questo motivo, le somme depositate ed investite sui Buoni fruttiferi postali sono assolutamente al sicuro e protette da eventuali fallimenti.

Inoltre, il capitale è liquidabile nel breve periodo e non sono applicati costi di apertura, di rimborso e di gestione eccetto l’applicazione degli oneri di natura fiscale. Gli interessi sono soggetti ad una tassazione agevolata del 12,50% e i Buoni fruttiferi postali sono esenti da imposta di successione.

Poste Italiane dà la possibilità di scegliere tra vari prodotti: i Bfp più remunerativi sono i 4X4 con un rendimento che arriva al 3% lordo annuo al termine del periodo (di 16 anni).

Carte prepagate e ricaricabili

Tra le alternative al conto corrente, le carte prepagate e ricaricabili provviste di codice IBAN permettono al correntista di avere a portata di mano una carta conto su cui è possibile ricevere bonifici e accrediti.
Rispetto al conto corrente ed ai libretti postali, la liquidità depositata sulle carte non è remunerata ed hanno un plafond massimo ovvero un limite oltre il quale la carta non può essere caricata.

Inoltre, non si deve dimenticare che il correntista che voglia aprire una carta prepagata o una ricaricabile, a differenza di quanto avviene per i conti correnti, non ha la possibilità di proteggere i soldi in giacenza dal Fondo interbancario di Tutela dei Depositi (Fitd), in caso di fallimento dell’istituto bancario. Inoltre si tratta di uno strumento che non protegge in alcun modo dall’inflazione.
Per quali soggetti risparmiatori sono maggiormente indicate le carte prepagate e ricaricabili? Sono adatte per chi ha esigue somme a disposizione e vuole beneficiare di un mezzo di pagamento versatile, senza dover aprire un conto corrente tradizionale.

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