Lagarde non vede la stagflazione (per ora)

Violetta Silvestri

21 Marzo 2022 - 12:10

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Christine Lagarde tona a parlare della crisi economica innescata dalla guerra in Russia. Gli effetti ci sono e ci saranno, ma non si intravede ancora la stagflazione. Cosa ha detto Lagarde?

Lagarde non vede la stagflazione (per ora)

Con la guerra in Ucraina a sconvolgere la ripresa economica, i riflettori sono sempre più accesi sulla BCE.

Christine Lagarde è tornata a parlare degli effetti del conflitto sull’Eurozona e a stimare cosa può accadere nel breve termine su inflazione, crescita, comportamento dei consumatori.

In un quadro di prezzi sempre più alti e incertezza sulla durata della guerra, il pressing sulla BCE per alzare i tassi si fa pesante.

Intanto, però, Lagarde ha ribadito che il pericolo stagflazione non c’è e che la banca centrale userà flessibilità.

Le parole di Lagarde su stagflazione ed effetto guerra

Christine Lagarde ha affermato di non vedere segni di stagflazione, nonostante l’invasione russa dell’Ucraina abbia iniziato a pesare sull’espansione economica e ad alimentare ulteriormente i già evidenti balzi dei prezzi al consumo.

La guerra avrà conseguenze per la crescita poiché l’inflazione accelera, la fiducia viene danneggiata e con energia e grano così costosi al momento, “molto probabilmente vedremo lo sviluppo di risparmi precauzionali, come durante i periodi di lockdown”, ha aggiunto Lagarde.

La difficoltà per le banche centrali è mantenere la stabilità dei prezzi senza danneggiare l’attività secondo la governatrice. Tuttavia, la stima è di una crescita che non si fermerà:

“Anche nello scenario più cupo, con effetti di secondo impatto, con un boicottaggio di gas e benzina e un peggioramento della guerra che va avanti da molto tempo, anche in quegli scenari abbiamo una crescita del 2,3%. Continuiamo a prevedere una certa crescita.”

Per ora, non si è parlato di rialzi dei tassi e questo è il vero nodo da sciogliere per Francoforte. A fronte di una Fed che ha agito a marzo e di una Bank of England già attiva sull’aumento del costo dei finanziamenti, ci si aspetta una mossa in questa direzione da parte della BCE.

Tuttavia, Lagarde non ha dato indicazioni, lasciando il tema ancora in sospeso. La governatrice ha rifiutato di discutere la posizione di politica monetaria della BCE, ma ha ammesso che non si muoverà allo stesso ritmo degli Stati Uniti.

L’Europa e gli USA non sono nella stessa fase del ciclo economico, con la zona euro anche più esposta alla guerra. “Siamo in universi diversi, in una fase diversa del ciclo, con diversi punti di partenza. Noi nell’area dell’euro siamo a tassi negativi, mentre gli Stati Uniti non sono mai scesi sotto lo zero.”

Secondo Lagarde, è il momento di spingere sull’unione bancaria e dei capitali e, attraverso la politica comunitaria, lavorare per una autonomia su robotica, droni e microprocessori.

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