Influenza aviaria, contagiati 7 uomini in Russia: allertata l’Oms

Martino Grassi

20 Febbraio 2021 - 21:40

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In Russia sette dipendenti di un’azienda di pollame sono stati contagiati dal virus dell’aviaria, il patogeno tuttavia non può essere trasmesso da uomo a uomo.

Influenza aviaria, contagiati 7 uomini in Russia: allertata l’Oms

In Russia 7 dipendenti di un allevamento di pollame sono risultati positivi al virus dell’influenza aviaria H5N8 le autorità del Paese hanno fatto sapere di aver già allertato l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).

Anna Popova, la direttrice dell’agenzia federale russa per i controlli sanitari, ha dichiarato che si tratta dei primi casi di influenza aviaria confermati nella Federazione Russa. Al momento i pazienti mostrano dei sintomi lievi e non sembrano riversare in condizioni preoccupanti.

Influenza aviaria, contagiati 7 uomini in Russia

“Il primo caso di infezione umana con il virus H5N8 dell’influenza aviaria nella Federazione russa è stato confermato in laboratorio”, ha dichiarato la direttrice dell’agenzia federale russa per i controlli sanitari. Il patogeno è stato rilevato in sette dipendenti di un allevamento di pollame situato nel sud del Paese che stanno bene e hanno solo lievi sintomi.

Al momento i dipendenti sembrano stare bene e mostrano solo dei sintomi lievi, tuttavia Anna Popova ha precisato che “il virus può essere trasmesso dagli uccelli all’uomo, ma non può essere trasmesso da un essere umano a un altro. Il ceppo di influenza aviaria conosciuto per contagiare anche l’uomo è l’H5N1. A partire dal 2003 è stata documentata la sua capacità infettiva anche nei confronti delle persone, causando forme acute di influenza che in alcune casi hanno portato anche alla morte. Al momento comunque la situazione sembra essere sotto controllo e non ci sono particolari rischi per l’uomo, anche se è necessario mantenere alta l’allerta.

L’influenza aviaria è una patologia che si diffonde molto velocemente tra i volatili, soprattutto selvatici. In linea di massima questi esemplari non manifestano sintomi, ma possono diventare molto contagiosi per gli uccelli domestici, come polli anatre e tacchini.

I casi in altri allevamenti

Ogni anno vengono riportati diversi casi di volatili positivi al virus dell’influenza aviaria in diversi allevamenti sparsi per il mondo. Anche il Italia, lo scorso gennaio in provincia di Ravenna era stato individuato un focolaio in un allevamento di Rugo. Anche ad inizio di dicembre in Francia sono state per evitare la diffusione del patogeno.

Nel 2019 in Polonia era stato segnalato un focolaio causato dal virus H5N8 in un allevamento di tacchini da carne. Da quel momento in tutta Europa si sono moltiplicate le infezioni, soprattutto in Ungheria, Slovacchia, Romania e Repubblica Ceca e Ucraina.

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