In Cina c’è il coprifuoco anche per i videogiochi

E. C.

30 Agosto 2021 - 20:29

condividi

In Cina è stato istituito il coprifuoco anche per i videogiochi online. Il nuovo divieto ha avuto un impatto anche sulla borsa di Hong Kong. Ecco i dettagli.

In Cina c’è il coprifuoco anche per i videogiochi

La Cina istituisce il coprifuoco anche per i videogiochi. Tutti i videogame online in Cina saranno posti sotto stretto controllo e la possibilità di giocare sarà limitata a determinate fasce orarie.

Non solo il Covid richiede il coprifuoco, quindi; e quello della Cina per i videogiochi sembra un ossimoro per un Paese che fattura quasi 40 miliardi di dollari proprio grazie a questo mercato, ma è una realtà. Vediamo i dettagli.

Cos’è il coprifuoco sui videogiochi della Cina

La Cina ha decretato che i videogiochi online per i minori potranno essere disponibili solo per un’ora al giorno che va dalle 20 alle 21 dal venerdì alla domenica, per un massimo di 3 ore settimanali di utilizzo per ogni utente.

Prima di questa nuova stretta, c’era comunque un limite per i minorenni all’interno del Paese. Il tempo massimo consentito per giocare online era 1 ora e mezza al giorno. Adesso, con questa riduzione, si spera di affrontare il problema dell’uso eccessivo da parte dei minori di giochi online.

Prevenzione della dipendenza da videogiochi

La National Press and Publication Administration ha reso nota questa notifica con l’intento di prevenire la dipendenza già da minorenni. In effetti, il problema dell’uso eccessivo di giochi online da parte di minori sembra essere un fatto serio e reale.

In questo modo, la Cina vuole preservare la salute fisica e mentale dei minori. Infatti, stando a quanto riportato, molti tra gli adolescenti e i bambini cinesi trascorrono anche l’intera giornata solo giocando online.

Le conseguenze della dipendenza da videogiochi

Questo fenomeno era già stato reso noto e denunciato per le conseguenze negative che può avere sulla salute dei più giovani. Non si tratta solo di impatto sui risultati scolastici, ma anche di riduzione della vista o di tempo da dedicare all’attività fisica.

Per di più, ci sono molti effetti collaterali collegati al trascorrere tutta la giornata a giocare online, tra cui una probabile sbagliata alimentazione e anche un progressivo impigrimento e disinteresse del cervello per altre questioni quotidiane.

Riconoscimento facciale per l’accesso ai giochi online

Perciò, se fino ad ora la legge vietava ai minori di giocare tra le 22 di sera e le 8 di mattina, ora si è deciso di dare una stretta e ridurre la possibilità di gioco ad 1 ora al giorno massimo 3 volte la settimana.

La National Press and Publication Administration ha sollecitato i più giovani perché provvedano alla registrazione online ai giochi e agli accessi internet con nomi reali, senza ricorrere ad espedienti trasversali per aggirare il limite orario stabilito per 1 ora al giorno. In tal senso, i fornitori di gioco online dovranno provvedere ad utilizzare il servizio di riconoscimento facciale per l’accesso.

L’impatto sull’economia del coprifuoco per i videogiochi

La misura varata ha l’intento di guidare le famiglie, le scuole e gli educatori a governare e adempiere alla responsabilità sul minore in maniera conforme alla linea normativa della Cina.

L’impatto sull’economia del nuovo divieto è stato stimato dall’Economic Information Daily come abbastanza pesante, dato che alcuni dei giochi più popolari della Cina come Honor o King, il gioco sviluppato da Trencent, ha fatto perdere il 10% alla borsa di Hong Kong in poche ore.

Iscriviti a Money.it