Green pass: quando chi non lo ha perde il reddito di cittadinanza

Simone Micocci

2 Novembre 2021 - 16:21

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No green pass, niente reddito di cittadinanza: il rischio già c’è, ecco in quali casi (e cosa fare per limitare i danni).

Green pass: quando chi non lo ha perde il reddito di cittadinanza

Sono in molti a chiedere al Governo di estendere l’obbligo del green pass a chi prende il reddito di cittadinanza (come ad esempio fatto dal Codacons). Una richiesta alla quale per adesso il Governo ha risposto in maniera negativa, mettendo in risalto la differenza che c’è tra il contesto lavorativo e la misura per il sostegno al reddito.

Ci si dimentica, però, che già oggi per chi è percettore del reddito di cittadinanza ci sono delle situazioni per cui l’assenza del green pass può comportare la perdita del beneficio. Non si tratta di una conseguenza diretta, quanto piuttosto di un concatenarsi di situazioni che portano alla perdita del reddito di cittadinanza non solo per colui che è sprovvisto di certificazione, quanto per tutto il nucleo familiare.

Vediamo di che situazione si tratta e cosa potrebbe cambiare con la Legge di Bilancio 2022.

No green pass, niente reddito di cittadinanza: ecco in quali casi

Qualche settimana fa vi abbiamo parlato del rischio di non estendere l’obbligo del green pass a coloro che prendono il reddito di cittadinanza. Chi è sprovvisto di certificazione, infatti, non potrà essere chiamato a lavorare e di conseguenza c’è il rischio che questo si trasformi in una misura solamente assistenziale.

Dimenticavamo, però, che ci sono già delle situazioni in cui chi percepisce il reddito di cittadinanza deve rispondere a un obbligo di tipo lavorativo: il decreto 4/2019, infatti, obbliga il percettore del RdC - non escluso o esonerato dagli obblighi annessi alla misura - a partecipare ai progetti utili alla collettività organizzati dai Comuni per un massimo di 8 ore a settimana.

Ebbene, in molto Comuni i PUC sono partiti, con migliaia di percettori del reddito di cittadinanza che ogni settimana vengono impiegati in progetti utili alla collettività. Il problema è che per poterne prendere parte è necessario anche qui essere in regola con il green pass, al pari di quanto previsto negli altri contesti lavorativi.

In entrambi i casi - quindi per i PUC e per tutte le altre attività lavorative - chi è senza green pass viene registrato come assente ingiustificato. A variare, semmai, è il “dopo”:

  • per le attività lavorative vi è una clausola di salvaguardia che come noto impedisce al datore di lavoro di licenziare chi è senza green pass. Niente stipendio dunque, ma almeno vi è la garanzia di conservare il posto di lavoro;
  • per chi non è assente ingiustificato ai PUC si applicano comunque le sanzioni previste dalla normativa del reddito di cittadinanza. E nel caso specifico, l’articolo 7, comma 5, lettera d, prevede la decadenza del reddito di cittadinanza - per tutto il nucleo familiare - nel caso in cui non si aderisca ai PUC.

La conferma di quanto appena detto arriva anche dal Ministero del Lavoro, il quale ha ribadito che il green pass rappresenta un requisito indispensabile per accedere ai luoghi di lavoro e di conseguenza questo è richiesto per ogni tipo di prestazione lavorativa, di formazione e di volontariato.

E dal momento che “nei confronti dei beneficiari di RdC si applicano le tutele sulla salute e sicurezza” - previste dal dlgs 81/2008 - per questi vi è anche l’obbligo di esibire la certificazione verde nel caso in cui si voglia, o meglio, debba, partecipare ai PUC.

Niente green pass, no PUC: quale soluzione?

Ricordiamo che per coloro che non accettano di partecipare ai PUC non si applica la sola sanzione della perdita del reddito di cittadinanza. Vi è anche l’impossibilità di presentare una nuova domanda del RdC per i successivi 18 mesi, i quali si riducono a 6 nel caso dei nuclei familiari dove è presente un minore o un disabile grave.

Ed è per questo che il Ministero si trova a consigliare a coloro che sono senza green pass di non aspettare il momento di essere chiamati per i PUC, ma di rinunciare prima al reddito di cittadinanza. In questo modo non si priveranno della possibilità di presentare una nuova domanda una volta che l’obbligo del green pass verrà eliminato.

Green pass e PUC: cosa cambia da gennaio 2022

Ricordiamo poi che dal prossimo anno saranno molti di più i beneficiari del reddito di cittadinanza che verranno chiamati per aderire ai PUC. Nel testo del disegno di legge di bilancio, infatti, si legge che i Comuni dovranno impiegare almeno un terzo dei percettori del RdC nei progetti utili alla collettività.

Di conseguenza, considerando che l’obbligo del green pass - almeno stando alle ultime anticipazioni - dovrebbe restare anche nei primi mesi del 2022, il rischio di perdere il RdC sarà molto più alto.

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