Green pass lavoro: funziona davvero? Troppi lavorano senza

Teresa Maddonni

26 Ottobre 2021 - 12:03

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Il green pass al lavoro è obbligatorio, ma sono moltissimi coloro che lavorerebbero senza o almeno questo è il dubbio che emerge da dati e osservazioni della Cgia. Vediamolo nel dettaglio.

Green pass lavoro: funziona davvero? Troppi lavorano senza

Il green pass lavoro funziona davvero? Stando ai dati che emergono a dieci giorni dall’introduzione dell’obbligo sui luoghi di lavoro qualche dubbio viene sebbene siano note a tutti le immagini delle lunghe code dinanzi alle farmacie di chi aspetta il tampone per ottenere il green pass per lavorare.

La domanda se funziona o meno il green pass al lavoro sorge spontanea con i dati che arrivano dall’Ufficio studi della Cgia, la confederazione degli artigiani, con 1 milione di lavoratori senza certificazione verde, molti dei quali continuano a lavorare.

Il problema qui risiederebbe non nella bontà o meno del green pass al lavoro, quanto nei controlli, se vengono effettuati oppure no.

Green pass lavoro: troppi lavoratori senza e pochi controlli

Il green pass lavoro potrebbe in parte essere destinato a fallire come misura se i controlli non vengono effettuati laddove moltissimi lavoratori sono ancora senza certificato verde.

Secondo i dati riportati qualche giorno fa i lavoratori senza vaccino sono 2,7 milioni pari a poco più del 12 per cento degli occupati.

A essere senza green pass 1 milione di lavoratori se andiamo a escludere gli 1,3 milioni di occupati che vengono sottoposti a tampone durante la settimana e le 350mila persone che per ragioni di salute, e con apposito certificato medico, possono godere dell’esenzione per la vaccinazione.

Questo milione di persone però, anche senza green pass, andrebbe al lavoro e ciò indica una qualche falla nei sistemi di controllo.

A evidenziare il dato allarmante è proprio la Cgia che nel suo studio osserva come nonostante siano un milione i lavoratori senza green pass, dai datori di lavoro non siano giunte eccessive lamentele. L’Ufficio studi cerca pertanto di fornire una spiegazione e scrive:

“Forse perché le cose sono andate diversamente. Infatti, la sensazione è che molti dipendenti senza Green pass abbiano “aggirato” le disposizioni previste dal decreto legge, recandosi comunque in fabbrica o in ufficio. I controlli, così come previsti dalla norma, non sarebbero particolarmente stringenti.”

Si tratta di un dubbio legittimo, seppure le certezze in merito siano poche.

Intanto la Cgia ha sottolineato come una criticità è data dai tamponi laddove a fronte delle numerose richieste sono pochi quelli effettuati. Un problema questo che si risolve con le farmacie aperte oltre orario e nei giorni di chiusura per agevolare l’accesso ai tamponi come chiesto dal commissario per l’emergenza Figliuolo alle Regioni giorni fa.

Se davvero ci sono così tanti lavoratori che entrano sul posto di lavoro senza green pass il problema è di chi non rispetta le regole, ma anche di chi non effettua i controlli come previsto dalla legge pur rischiando sanzioni pesanti. Ricordiamo che:

  • il dipendente che lavora senza green pass rischia una multa che va dai 600 ai 1.500 euro;
  • il datore di lavoro che non effettua i controlli, e che dovrebbe denunciare al Prefetto il lavoratore che lavora senza green pass, rischia una multa dai 400 ai 1.000 euro.

Green pass lavoro: dove sono i lavoratori no vax

Il green pass al lavoro si può ottenere in diversi modi con vaccino, tampone o se si è guariti dal Covid. Tuttavia sono moltissimi i lavoratori no vax che hanno deciso liberamente di non sottoporsi al vaccino.

L’Ufficio studi della Cgia segnala che a livello regionale la stima del numero dei lavoratori non ancora vaccinati vede la Provincia Autonoma di Bolzano guidare la graduatoria con 42.150 no vax, pari al 17,5 per cento sul totale occupati.

A seguire:

  • la Sicilia con 204.605 occupati senza alcun vaccino (15,7 per cento del totale);
  • le Marche con 91.105 lavoratori senza alcuna immunizzazione (15,1 per cento del totale);
  • la Valle d’Aosta con 7.872 (15 per cento del totale).

La macro area dove la situazione è più critica, spiega sempre la Cgia, è il Mezzogiorno: la stima degli addetti senza alcun vaccino sfiora i 767mila occupati, pari al 13,1 per cento del totale.

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