Green pass, Italia come la Francia: obbligo fino all’estate 2022

Andrea Pastore

27/10/2021

28/10/2021 - 14:27

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Il green pass potrebbe restare in vigore fino all’estate del 2022. L’Italia seguirà l’esempio francese?

Green pass, Italia come la Francia: obbligo fino all’estate 2022

Il green pass potrebbe restare obbligatorio fino all’estate del 2022. Il conto alla rovescia per ritornare alla vera normalità potrebbe slittare oltre lo stato di emergenza. Molti gli strumenti che probabilmente rimarranno in vigore, uno su tutti l’obbligo di green pass.

Il decreto green pass ha previsto l’obbligo del possesso e dell’esibizione della certificazione verde per svolgere le attività lavorative pubbliche e private. L’obbligo durerà sicuramente fino al 31 dicembre 2021, ossia la data di scadenza dello stato di emergenza, ma c’è da aspettarsi che il tutto venga prorogato. L’Italia potrebbe seguire l’esempio francese, vediamo nel dettaglio.

Francia: green pass fino al 2022

Al termine di un acceso dibattito, l’Assemblea nazionale (omologa francese della nostra Camera dei deputati) ha dato, nella notte del 21 ottobre 2021, un primo via libera al disegno di legge detto “Vigilanza sanitaria”, che prevede la possibilità di ricorrere al green pass fino al 31 luglio del 2022.

Si tratta del terzo ddl in cinque mesi che affronta la questione del certificato sanitario per fronteggiare la pandemia da Covid-19: lo strumento è contestato da una minoranza della popolazione ma, allo stesso tempo, è stato adottato dalla larga maggioranza dei francesi.

Il provvedimento è passato con soli 10 voti di differenza, 135 voti favorevoli e 125 contrari, dopo due giorni di dibattiti. Il testo approderà al Senato domani 28 ottobre.

Le questioni sul tavolo

La prima considerazione è che lo stato di emergenza durerà sicuramente fino al 31 dicembre 2021. La possibilità che questo verrà prorogato è comunque dietro l’angolo, sia a causa delle nuove varianti che per la situazione contagi che, in base ai dati dei vari ministeri di molti Paesi europei, sembra peggiorare: esempi emblematici sono l’Est Europa e il Regno Unito.

Inoltre, se venisse annunciata la fine dello stato di emergenza per il 31 dicembre 2021, le vaccinazioni subirebbero una battuta d’arresto. In poche parole: se cessa lo stato di emergenza cessa l’obbligo del green pass, molti indecisi e contrari al green pass ed al vaccino opterebbero per i tamponi fino a Natale. Un rischio che il governo ha deciso non voler correre. Infine, è stato deciso che ci vorrà un’altra dose di vaccino per poter uscire dalla pandemia.

L’Italia è il paese ad aver introdotto uno degli obblighi più pesanti rispetto agli altri Stati membri dell’Unione Europea, la linea della fermezza è stata confermata nonostante le continue manifestazioni no green pass che tuttora si stanno svolgendo: l’ipotesi di abbandonare la certificazione verde non è contemplata dall’esecutivo.

La situazione vaccini in Italia

L’Italia tiene il passo nelle vaccinazioni. Il report governativo aggiornato al 27 ottobre 2021 riporta che sono state somministrate 89.175.721 dosi di vaccino. Sul totale, 46 milioni di persone hanno ricevuto soltanto una dose, 44 milioni invece hanno completato il ciclo vaccinale.

Coloro che sono conteggiati nella quota di persone che potenzialmente avranno la cosidetta dose booster - quella dopo aver completato il ciclo vaccinale - è di circa 1 milione.

Sempre dai dati del governo, il trend delle persone che si stanno vaccinando è in tendenza decrescente, complice il fatto che ormai mancano pochi che non hanno aderito alla campagna vaccinale. La maggiore percentuale di persone vaccinate si trova nella fascia over 80: circa il 93%. Tutti i dati vanno considerati per le persone che hanno più di dodici anni d’età.

Annunciare adesso la fine dell’obbligo del green pass dopo le vacanze natalizie potrebbe portare ad uno stop delle vaccinazioni e quindi al mancato obiettivo della copertura del 90 % della popolazione italiana.

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