Green Pass obbligatorio, con boom di prenotazioni rischio penuria vaccini

Mario D’Angelo

25/07/2021

26/07/2021 - 10:21

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Il boom di prenotazioni seguito all’annuncio di Mario Draghi sul Green Pass obbligatorio per partecipare a matrimoni, concerti, entrare al cinema e allo stadio potrebbe causare una penuria di dosi.

Green Pass obbligatorio, con boom di prenotazioni rischio penuria vaccini

Con il boom di prenotazioni per le prime dosi di vaccino anti-coronavirus che ha seguito l’obbligo di Green Pass per certi eventi ed attività dell’ultimo Decreto Covid, si rischia di andare incontro a una carenza di dosi.

Perché si va incontro a una carenza di dosi dopo l’annuncio di Draghi sul Green Pass

Nell’ultimo periodo la campagna vaccinale italiana ha potuto procedere ad un ritmo sostanzialmente costante grazie al trend decrescente delle prenotazioni per prime dosi.

Qualche giorno fa, il presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi ha annunciato l’obbligo di Green Pass (vaccinazione, guarigione o tampone negativo) per partecipare a matrimoni, battesimi, entrare in un ristorante, seguire un concerto o un evento sportivo, entrare in un museo. In pochi giorni diverse amministrazioni locali hanno registrato un fortissimo incremento delle prenotazioni di vaccino anti-Covid.

La notizia, accolta con favore da chi ritiene che convincere gli indecisi a vaccinarsi sia la chiave per uscire dalla pandemia, potrebbe avere un effetto collaterale.

Nella sola Regione Lazio ci sono state 88 mila prenotazioni in due giorni: 55 mila venerdì, 33 mila sabato. Il portale web della Regione, sovraccaricato, ha registrato alcuni problemi. Mediamente, le prenotazioni giornaliere erano circa 8.000. Per l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato esiste la possibilità che le dosi non bastino per tutti. Le scorte di dosi per la prima dose, al momento, coprono soltanto 100.000 slot. Esaurite quelle, si potrebbe dover aspettare fino a settembre.

La situazione è simile in altre Regioni. Il commissario all’emergenza Francesco Paolo Figliuolo ha confermato aumenti dal 15 al 200%. Al momento nei frigoriferi delle Regioni sono presenti circa 4 milioni di dosi, che ad un ritmo di mezzo milione di vaccinazioni al giorno andrebbero esaurite in una settimana. Ad agosto sono attese circa 15 milioni di dosi, ma solo una parte di esse potrà essere destinata a chi riceve il vaccino per la prima volta.

Bisogna considerare, inoltre, che la maggior parte delle persone attualmente non vaccinate sono giovani, e di conseguenza non possono ricevere i vaccini Vaxzevria o Janssen.

In questo periodo, infine, si comincia a discutere della necessità di somministrare anche la terza dose ad alcune categorie, eventualità che potrebbe far ulteriormente ridurre la disponibilità delle prime.

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