Governo-Berlusconi, l’inciucio è fatto nel silenzio dei 5 Stelle

Alessandro Cipolla

16/11/2020

27/01/2021 - 14:43

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Forza Italia è pronta a offrire collaborazione al governo in vista della legge di Bilancio e intanto Silvio Berlusconi incassa la norma anti-Vivendi che salva Mediaset, ma sulla questione nessun riferimento da parte dei 30 relatori degli Stati generali del Movimento 5 Stelle.

Governo-Berlusconi, l’inciucio è fatto nel silenzio dei 5 Stelle

Nel marasma generale dell’emergenza coronavirus l’inciucio si sarebbe ormai consumato. La spia è stato un emendamento inserito dalla maggioranza nel decreto Covid, approvato in commissione Affari Costituzionali e poi dal Senato, che stando a quanto si apprende sarebbe stato condiviso con l’opposizione anche se la cosa non dovrebbe aver fatto molto piacere a Matteo Salvini.

Tutto nasce dalla bocciatura a inizio settembre da parte della Corte UE di parte della legge Gasparri, che ha dato ragione a Vivendi con i francesi di Vincent Bolloré che da tempo stanno cercando di scalare Mediaset.

Stando alla sentenza della Corte, la normativa nostrana che di fatto impedirebbe a Vivendi di arrivare ad avere il 28% di Mediaset sarebbe contraria al diritto comunitario.

L’emendamento presentato dalla relatrice Valeria Valente (PD) adesso invece attribuisce all’Agcom la possibilità di avviare un’istruttoria di sei mesi, dando così il tempo necessario a Berlusconi di trattare con Bolloré in una posizione però di forza.

In contemporanea con l’emendamento ecco arrivare la disponibilità a una collaborazione da parte di Forza Italia in vista delle legge di Bilancio, una mano tesa salutata con entusiasmo da Nicola Zingaretti mentre dalle parti del Movimento 5 Stelle tutto tace.

Il favore a Berlusconi e il silenzio dei 5 Stelle

Lo scorso 11 novembre al Senato il Movimento 5 Stelle, senza verbo proferire, ha di fatto votato una norma definita “ad aziendam” che in altre circostanze avrebbe fatto gridare allo scandalo i pentastellati.

Neanche Alessandro Di Battista, da sempre poco tenero nei confronti di Silvio Berlusconi, ha minimamente accennato alla questione durante il suo intervento durante l’assemblea pubblica degli Stati generali.

Così nonostante la sentenza della Corte UE ha stabilito come “i diritti degli azionisti sono stati limitati a torto”, nei prossimi sei mesi Vivendi nonostante abbia in pancia il 28,8% di Mediaset, continuerà a non poter far valere il peso delle quote in Assemblea e non potrà proseguire la sua scalata al Biscione.

Un bel favore a Mediaset, che dal governo è stata dichiarata una sorta di azienda di interesse strategico e così difesa dalle mani francesi. Il bello è che tutto questo è avvenuto grazie all’esecutivo giallorosso, in teoria il più sfavorevole possibile agli interessi di Berlusconi.

L’apertura di Forza Italia al governo

Al tempo stesso ecco che dalle parti di Forza Italia hanno indossato i panni dei “responsabili”, offrendo al governo la disponibilità a dialogare sul delicato tema di una legge di Bilancio da dover licenziare in piena tempesta Covid.

Il segnale di Forza Italia va raccolto subito” ha scritto il potente dem Goffredo Bettini sul Corriere, mentre il segretario Nicola Zingaretti ha plaudito all’apertura azzurra proprio dal salotto di Barbara D’Urso.

Già, perché questo inciucio potrebbe non riguardare solo la sfera politica, dove i voti soprattutto dei senatori forzisti potrebbero dare una grossa mano ai giallorossi vista l’instabilità in seno ai 5 Stelle.

Anche dal punto di vista mediatico, in un momento di grande fibrillazione sociale a causa delle norme restrittive per fronteggiare la pandemia, per il governo sarebbe una buona cosa non avere una totale ostilità da parte della grancassa Mediaset.

Il coltello dalla parte del manico sarebbe comunque sempre per i giallorossi, che nel lungo iter di approvazione definitiva del decreto Covid potrebbero in qualsiasi momento sbianchettare l’emendamento salva-Mediaset.

Se così stessero le cose, si tratterebbe di un inciucio o di un nuovo patto del Nazareno in piena regola, con buona pace di chi nel PD e nel Movimento 5 Stelle ha da sempre combattuto in ogni modo Silvio Berlusconi. I tempi cambiano e quelli che erano i più grandi nemici possono diventare i tuoi più grandi alleati.

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