Perché la Germania non vuole la guerra con Cina e Russia

Violetta Silvestri

21 Giugno 2021 - 13:07

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La Germania spinge per calmare il clima da guerra fredda con Cina e Russia: per quali motivi? Gli interessi economici tedeschi guardano ai due Paesi.

Perché la Germania non vuole la guerra con Cina e Russia

La Germania frena i tentativi di riaccendere tensioni da guerra fredda con Cina e Russia.

Questo è emerso dalle parole di Armin Laschet, favorito per diventare il prossimo cancelliere tedesco.

Più pericoli che vantaggi si insinuano in una potenziale nuova guerra fredda tutta commerciale contro la Cina, tanto un partner quanto un rivale sistemico, come suggerito dalla Merkel.

Perché la Germania non vuole Cina e Russia come nemiche?

Quanto vale la Cina per la Germania?

Nell’ultimo G7 è spiccato il tono minaccioso degli USA contro la potenza asiatica. Seppure in un documento congiunto tutti gli Stati hanno lanciato moniti contro Pechino, i distinguo in Europa ci sono stati.

Per esempio dalla Germania, che comunque non ha rinunciato a parlare di collaborazione necessaria con i commenti di Angela Merkel. Stessa direzione di Lachet,
leader dell’Unione Cristiano Democratica tedesca.

In una intervista a The Financial Times, il politico della Germania ha suggerito che molti in Europa erano scettici sull’atteggiamento da falco di Biden nei confronti della Cina:

“La domanda è: se stiamo parlando di limitare la Cina, questo porterà a un nuovo conflitto? Abbiamo bisogno di un nuovo avversario?...E lì la risposta europea è stata cauta, perché, sì, la Cina è un concorrente e un rivale sistemico, ha un modello di società diverso, ma è anche un partner, in particolare in cose come la lotta ai cambiamenti climatici.”

Ragionamento limpido, al quale aggiungere quanto Pechino sia importante per gli affari di Berlino. La Cina è stata il partner commerciale principale della Germania nel 2020 per il quinto anno consecutivo.

Nel primo trimestre 2021, le esportazioni tedesche sono aumentate complessivamente del 2,4% rispetto allo stesso periodo del 2020. L’export in Cina a marzo è cresciuto del 37,9% su base annua.

Insistere su reciprocità, diritti umani e multilateralismo è doveroso contro la Cina. Ma senza imbracciare “armi”.

La Russia e gli interessi energetici di Berlino

Lachet, da probabile futuro cancelliere al posto della Merkel, ha qualcosa da dire anche sui rapporti della Russia.

La sostanza non cambia: niente guerra fredda, ma pieno rispetto dei diritti dell’Ucraina, la cui annessione resta inaccettabile per la Germania.

Ignorare il ruolo di Mosca, però, sarebbe un errore. D’altronde la Germania deve difendere il gasdotto Nord Stream 2, progetto Gazprom che porta il gas naturale direttamente in Germania dalla Russia attraverso il Mar Baltico.

Gli USA non hanno mai guardato con favore all’affare, temendo lo spostamento delle trame energetiche europee verso Oriente.

La Germania, però, avrà bisogno di più gas mentre eliminerà gradualmente l’energia nucleare e l’energia a carbone.

Nessuna guerra fredda con Russia e Cina, quindi, secondo gli interessi tedeschi.

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