Filmare o fotografare sconosciuti è reato? Ecco cosa si rischia

Isabella Policarpio

02/07/2021

02/07/2021 - 10:10

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Filmare o fotografare persone sconosciute in strada, senza il loro consenso, è legale e quando scatta il reato? Cosa dice la legge.

Filmare o fotografare sconosciuti è reato? Ecco cosa si rischia

Chi fotografa o filma sconosciuti in strada commette un reato? E cosa succede se foto e video vengono postati sui social network senza il loro consenso?

Per capire se filmare o fotografare sconosciuti sia legale serve innanzitutto distinguere diverse ipotesi: se le persone vengono immortalate in luoghi pubblici all’aperto (ad esempio al mare o in strada) oppure nel loro domicilio.

Vediamo quando è reato e quando si può pubblicare su Facebook e altri social network.

Si possono filmare o fotografare sconosciuti?

Nessuna norma vieta di scattare foto o filmare persone sconosciute (senza il consenso) quando si trovano in luoghi pubblici e all’aperto. Non ci sono ripercussioni legali per chi fotografa o filma estranei nei musei, a teatro, nei parchi pubblici e in spiaggia. Ciò perché, secondo la Cassazione, chi si reca in questi luoghi accetta implicitamente il “rischio“ di essere ripreso.

Le cose cambiano, come spiegheremo più avanti, se il materiale viene diffuso o pubblicato su Internet: in base alle specificità del caso possono scattare diverse fattispecie di reato, dalla violazione della privacy alla diffamazione.

Quando è reato fare foto e video a persone sconosciute

Le cose cambiano drasticamente quando si tratta di foto e video di persone sconosciute e non consapevoli nella loro casa o altri luoghi in cui si svolge la vita privata.

Si può incorrere nel reato di “Interferenze illecite nella vita privata”, previsto all’articolo 615 bis del Codice penale:

“Chiunque, mediante l’uso di strumenti di ripresa visiva o sonora, si procura indebitamente notizie o immagini attinenti alla vita privata svolgentesi nei luoghi indicati nell’articolo 614, è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni.”

Soggiace alla stessa pena - la reclusione da 6 mesi a 4 anni - “chi rivela o diffonde, mediante qualsiasi mezzo di informazione al pubblico, le notizie o le immagini ottenute nei modi indicati nella prima parte di questo articolo.”

Il motivo è presto detto: il legislatore vuole tutelare la privacy domestica e il diritto alla riservatezza nei luoghi, “minacciate” sempre più dall’evoluzione delle moderne tecnologie e dalla diffusione dei social network.

Si possono pubblicare foto/video di sconosciuti su Facebook?

Secondo la legge sul diritto d’autore pubblicare immagini altrui non è reato ogni volta che sia soddisfatto il prevalente interesse all’informazione. Inoltre, se la persona in questione è nota al pubblico, non serve il suo espresso consenso, sempre che il motivo della divulgazione sia scientifico, didattico, culturale o informativo.

Oltre alla violazione della privacy, potrebbe scattare il reato di “Abuso dell’immagine altrui” (articolo 10 del Codice civile) con la condanna al risarcimento danni se le immagini pregiudicano il decoro o la reputazione altrui. E nei casi peggiori potrebbe scattare la denuncia per diffamazione aggravata.

Precisiamo, però, che il reato scatta soltanto se la persona o le persone ritratte sono riconoscibili e facilmente identificabili.

Quando si possono pubblicare foto/video di sconosciuti

Ecco quando si possono filmare e fotografare persone sconosciute e pubblicare il materiale sui social network, senza il loro consenso e senza commettere reati:

  • se l’immagine non rende possibile identificare il soggetto ripreso;
  • se il volto è riconoscibile ma la foto viene condivisa tra un pubblico circoscritto (ad esempio una cerchia ristretta di amici);
  • se foto e video riguardano un evento pubblico, anche se è possibile identificare le persone riprese, purché non in primo piano e ritratte accidentalmente;
  • se l’immagine riprende una parte del corpo di un’altra persona che non sia il volto (la legge, infatti, tutela la privacy del volto, non di altri dettagli);
  • se è ritratto un minore in maniera che non sia riconoscibile;
  • ogni volta che foto e video sono pubblicati per scopi giornalistici, di polizia, scientifici, didattici e culturali.

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# Reato

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