Per il FMI c’è solo una politica economica davvero urgente

Violetta Silvestri

16/06/2021

16/06/2021 - 15:35

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Il FMI insiste su quella che può davvero essere la svolta economica globale: non la politica fiscale e monetaria. Quale soluzione urgente e necessaria per il mondo?

Per il FMI c’è solo una politica economica davvero urgente

Il Fondo Monetario Internazionale ribadisce che il mondo uscirà davvero dalla crisi Covid ancora in corso solo intraprendendo una strada.

Più che l’ampiezza della politica fiscale o monetaria - anch’esse fondamentali per evitare il tracollo di imprese e famiglie - la soluzione sta in una parola: vaccino.

Cosa ha sottolineato il FMI e perché la vera politica economica dell’anno dovrà essere la spesa per l’immunizzazione?

Per il FMI puntare sui vaccini è l’unica via

Il concetto non è affatto nuovo, ma ribadirlo probabilmente aiuta a sollecitare le potenze del mondo: accelerare sui vaccini e far diventare la politica sull’immunizzazione la più rilevante a livello economico ci salverà.

Kristalina Georgieva, capo del Fondo monetario internazionale, intervenuta al Global Evolve Summit della CNBC, non ha usato mezzi termini:

“La politica sui vaccini quest’anno, probabilmente l’anno prossimo, sarà la politica economica più importante, che potrebbe battere anche la politica monetaria e fiscale in termini di importanza.”

Vaccinare tutte le persone del mondo resta il prerequisito di una crescita omogenea e davvero vantaggiosa per tutti.

Tuttavia, secondo il FMI è evidente che “questo non è ancora stato fatto. Abbiamo [un] percorso di vaccinazione a due binari in questo momento; dobbiamo superarlo”.

Il Fondo ha suggerito già il mese scorso di spendere 50 miliardi di dollari per garantire un’introduzione più rapida dei vaccini contro il coronavirus, affermando che alla fine potrebbe generare rendimenti di 9.000 miliardi di dollari per l’economia globale.

Georgieva ha sottolineato che questo piano è “il miglior ritorno sull’investimento nelle nostre vite”.

Il Fondo ha inoltre chiesto di vaccinare almeno il 40% della popolazione mondiale entro la fine dell’anno e almeno il 60% entro giugno 2022.

Il susseguirsi delle varianti, come quella delta che sta minacciando il Regno Unito, è la prova che senza una immunizzazione ben distribuita su tutte le popolazioni il virus non scomparirà.

Il FMI ha previsto una crescita del PIL globale del 6% per quest’anno e del 4,4% l’anno prossimo. Ma le previsioni dipendono fortemente da come si evolvono i programmi di vaccinazione, anche nelle nazioni a basso reddito.

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