FMI: piano da $100 miliardi per la crescita economica globale

Riccardo Lozzi

14/06/2021

08/09/2021 - 17:30

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A margine del G7 in Regno Unito, la direttrice del FMI Kristalina Georgieva ha manifestato il suo ottimismo per la realizzazione del nuovo piano da $100 miliardi per la crescita economica globale.

FMI: piano da $100 miliardi per la crescita economica globale

Il Fondo Monetario Internazionale è pronto a lanciare un nuovo programma di aiuti internazionali in grado di consentire ai membri più ricchi di mettere a disposizione maggiori risorse per i Paesi in via di sviluppo, aiutandoli a contrastare gli effetti della crisi economica da Covid-19.

L’obiettivo della più importante istituzione economica internazionale è raggiungere un aumento di 650 miliardi di dollari in Diritti speciali di prelievo (SDR), i quali rappresentano l’unità di conto delle quote dei diversi Stati all’interno del FMI, calcolati su un paniere di valute che comprende dollari, euro, yuan, yen e sterline.

Attraverso gli SDR ogni membro può quindi decidere se prestare o donare le proprie riserve ad altre nazioni per programmi di sviluppo economico.

Dall’aumento previsto sarà possibile procedere alla riassegnazione di una somma intorno ai 100 miliardi di dollari da distribuire alle economie più fragili, con lo scopo di garantire una crescita economica globale post-pandemia, contrastando l’allarme di nuove disuguaglianze.

FMI, piano da $100 miliardi per la crescita economica globale

Questo è quanto trapelato dal G7 tenutosi nel Regno Unito lo scorso 11-13 giugno.

La direttrice del Fondo Monetario Internazionale Kristalina Georgieva al margine dell’incontro ha dichiarato come il Gruppo dei Sette abbia dato il via libera per continuare a lavorare sul piano “Resilience and Sustainability Trust”, per aiutare i Paesi a contrastare anche gli effetti negativi derivanti dal cambiamento climatico e migliorare i loro sistemi sanitari.

Oltre ai rappresentanti dei 7 Stati presenti in Cornovaglia, anche la Cina ha dato la sua disponibilità per collaborare alla creazione del nuovo trust di aiuti economici.

Un’apertura che la stessa Georgieva ha detto di augurarsi di ricevere anche da altre economie emergenti con fondamentali solidi e forti posizioni di riserva nel FMI. La condizione di un coinvolgimento di altri Stati è stata posta dai capi di Stato e di Governo presenti in UK come prerogativa per proseguire sulla strada tracciata.

Ad agosto l’approvazione del Fondo di Resilienza e Sostenibilità?

Sempre secondo quanto affermato dall’economista bulgara, oltre a “un imperativo morale”, il piano rappresenta anche una necessità economica.

In caso non venissero attivate tali risorse, infatti, anche i Paesi più ricchi rischierebbero di pagarne le conseguenze, a causa di una possibile riduzione della domanda globale e dell’interruzione della supply chain a livello internazionale, mettendo in pericolo la ripresa di chi sta registrando una nuova espansione.

Dopo aver incassato la disponibilità dei membri del G7 e l’interesse di Pechino per l’attuazione del Programma di Resilienza e Sostenibilità, il Fondo Monetario Internazionale punta a far approvare formalmente l’aumento dal valore totale di 650 miliardi di dollari in Diritti speciali di prelievo entro il prossimo agosto.

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