Terzo anno del FIT, come funziona? Decreto del MIUR (bozza)

Simone Micocci

12 Dicembre 2017 - 13:43

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Grazie alle nuove regole sul reclutamento gli abilitati all’insegnamento saranno assunti di ruolo: questi però dovranno superare il percorso annuale FIT; ecco di cosa si tratta e come funziona.

Terzo anno del FIT, come funziona? Decreto del MIUR (bozza)

FIT (percorso di formazione, introduzione e tirocinio): il MIUR ha pronto il decreto nel quale vengono indicate le modalità di verifica in itinere e finale dell’ultimo anno del tirocinio triennale che dovranno sostenere gli aspiranti docenti di ruolo che superano il concorso scuola.

Ricordiamo che il terzo anno del tirocinio coincide con il percorso annuale FIT che devono sostenere gli insegnanti abilitati che parteciperanno al prossimo concorso scuola a loro riservato, valevole per l’accesso alle nuove Graduatorie Regionali previste dalla fase transitoria della riforma del reclutamento.

Il decreto del MIUR sul terzo anno del FIT è molto importante, perché è legato all’uscita imminente del bando per il sopraccitato concorso scuola riservato agli aspiranti docenti in possesso di un titolo abilitante all’insegnamento, per il quale il bando dovrebbe uscire entro la fine di dicembre.

Ecco perché di seguito analizzeremo nel dettaglio il testo della bozza del decreto che il MIUR sembra aver modificato secondo le indicazioni del CSPI (Consiglio superiore della pubblica istruzione).

A cosa serve il terzo anno del FIT?

Come anticipato, anche gli insegnanti in possesso di un titolo abilitante, indipendentemente dagli anni di servizio maturati come supplenti, dovranno sostenere un ulteriore anno di prova prima di diventare docenti di ruolo a tutti gli effetti.

Questo perché, come possiamo leggere nel decreto del MIUR, il terzo anno del percorso FIT è utile per verificare le competenze professionali del docente.

Questa valutazione avviene tramite l’osservazione di:

  • azione didattica in classe;
  • attività ad essa preordinate e strumentali;
  • nell’ambito delle dinamiche organizzative della scuola.

Sarà compito dei tutor compiere le verifiche in itinere prendendo parte alle lezioni dell’aspirante docente di ruolo. Il legame tra docente e tutor sarà costante, perché oltre all’osservazione in classe sono previsti dei confronti preventivi sullo svolgimento delle lezioni. Dopo l’osservazione in classe, inoltre, tutor e docenti si incontreranno per un confronto ulteriore.

Nella prima bozza di decreto il MIUR aveva previsto almeno 12 ore da dedicare all’osservazione in classe. Tuttavia, secondo il CSPI questo monte ore non è sufficiente per procedere con la valutazione dell’operato del docente e per questo ha chiesto ai tecnici di viale Trastevere di prevedere almeno 36 ore.

La sua richiesta è stata accolta solamente in parte; sembre infatti che il MIUR abbia stabilito in via definitiva che le ore da dedicare all’osservazione in classe dovranno essere almeno 24.

Cosa fa il docente durante il terzo anno del FIT?

Nel corso dell’ultimo anno del FIT i docenti dovranno svolgere supplenze su posti vacanti e disponibili.

La retribuzione prevista si basa sulle stesse “condizioni normative ed economiche del contratto di supplenza annuale”.

Inoltre, durante questo anno gli insegnanti prenderanno parte ad un progetto di ricerca-azione, coerente con:

  • assegnazione del docente alle classi;
  • attività didattiche;
  • PTOF;
  • indicazioni nazionali per il primo ciclo e i licei;
  • linee guida per gli Istituti Tecnici e professionali.

Come viene valutato il docente?

Per diventare di ruolo, il docente deve risultare idoneo all’insegnamento sia nel corso delle verifiche in itinere che nella valutazione finale.

Per quanto riguarda le verifiche in itinere il decreto del MIUR ci ricorda che il docente in questo periodo dovrà tenere aggiornato un proprio portfolio professionale - in formato digitale - contenente diverse informazioni, quali:

  • Curriculum formativo e professionale;
  • progettazione didattica, quindi l’elenco delle attività didattiche svolte e le azioni di verifica intraprese;
  • progetto di ricerca-azione al quale si è preso parte;
  • piano di sviluppo professionale;
  • bilancio delle competenze (da indicare al termine del percorso).

Completate le verifiche in itinere, alla fine dell’anno di tirocinio il docente verrà sottoposto ad un colloquio, nel quale verranno affrontati i temi inerenti alle attività svolte durante il percorso.

La commissione avrà a disposizione la documentazione del suddetto portfolio professionale, il quale dovrà essere trasmesso dal Dirigente Scolastico dell’istituto almeno 5 giorni prima.

Prima di concludere ricordiamo che il docente potrà essere sottoposto al colloquio finale solo dopo aver completato il FIT, ossia se alla fine dell’anno scolastico avrà preso parte al progetto di ricerca-azione e se avrà effettivamente prestato almeno 180 giorni di servizio, con almeno 120 giorni dedicati all’attività didattica.

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# Scuola

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