Europa: l’inflazione vola e l’industria rallenta. I dati confermano l’allarme

Violetta Silvestri

01/10/2021

01/10/2021 - 14:59

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Gli ultimi dati economici sull’Europa hanno confermato la crisi in corso: l’inflazione tocca i massimi di 13 anni e la produzione manifatturiera rallenta. I prezzi dell’energia restano in primo piano.

Europa: l’inflazione vola e l’industria rallenta. I dati confermano l’allarme

Gli ultimi dati sull’Europa, nello specifico sulla zona euro, hanno confermato i problemi economici del momento: prezzi alle stelle, sostenuti dal comparto energia e produzione manifatturiera in affanno per i colli di bottiglia.

L’inflazione preliminare dell’Eurozona è volata ai massimi come non accadeva da 13 anni. Intanto, l’ombra dei ritardi nelle catene di approvvigionamento più ingolfate che mai si fa sentire sul ritmo di crescita dell’industria.

A fare da cornice, inoltre, c’è la crisi energetica con i prezzi sempre più alti. Negli ultimi dati economici europei, quindi, si rispecchiano le criticità del momento.

Inflazione Eurozona, è boom: prezzi ai massimi dal 2008

Il dato è quello preliminare, ma indica chiaramente che l’inflazione nell’area euro ha accelerato oltre le previsioni e ha toccato il livello più alto nell’arco di 13 anni.

I prezzi al consumo sono aumentati del 3,4% a livello annuale a settembre, rispetto a una stima di crescita del 3,3%, secondo i dati diffusi da Eurostat.

L’indice che elimina le componenti volatili come prodotti alimentari ed energia è salito all’1,9%, un tasso che non si vedeva dal 2008.

L’impennata dell’inflazione è guidata principalmente dagli effetti legati alla pandemia e alla riapertura delle economie dopo lunghi periodi di chiusura.

La BCE prevede un picco entro la fine dell’anno, prima di un rallentamento nel 2022. Tuttavia, i colli di bottiglia nella catena di approvvigionamento stanno già durando più a lungo di quanto ci si aspettasse e i sondaggi mostrano che le aziende iniziano a trasferire i costi sui clienti per proteggere i margini di profitto.

Una profonda crisi energetica si sta aggiungendo a questa pressione inflazionistica. I prezzi dell’energia sono aumentati dell’1,3% a settembre e sono balzati di oltre il 17% rispetto all’anno precedente. I beni industriali non energetici sono stati del 2,3% più cari rispetto ad agosto.

Allerta per la produzione in Europa

I produttori europei sono sempre più tesi per i problemi delle catena di approvvigionamento globale che stanno facendo salire i prezzi e potrebbero durare fino al prossimo anno.

Un indicatore di IHS Markit che misura l’attività commerciale nel settore manifatturiero è sceso il mese scorso, indicando la strada di un possibile rallentamento nell’area euro e in tutta l’UE.

Nel grafico riportato da Bloomberg, è evidente come la crescita si stia indebolendo per il settore produttivo, delle principali economie europee, come Italia, Spagna, Francia, Germania.

PMI manifatturiero Eurozona PMI manifatturiero Eurozona

Dall’inizio del 2021 ad oggi, la curva dei PMI del comparto manifatturiero sta scendendo. La stessa BCE ha messo in guardia sul perdurare di questa difficoltà nelle forniture globali. Diverse aziende europee, inoltre, sono state costrette a interrompere l’attività per carenza energetica e prezzi troppo elevati dell’elettricità.

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