L’ESA sbarca a Torino: il nuovo Business Incubation Centre punta sulla space economy italiana

Felice Bianchini

13 Ottobre 2021 - 12:48

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ESA sceglie Torino, già da tempo nel settore, per investire nella nuova frontiera della Space economy, sempre più in crescita. Al via il nuovo Business Incubation Centre Turin.

L’ESA sbarca a Torino: il nuovo Business Incubation Centre punta sulla space economy italiana

L’European Space Agency (ESA) sceglie Torino come base per il suo nuovo progetto di incubazione aziendale: ESA Business incubation centre Turin. Progetto in collaborazione con l’incubatore del Politecnico di Torino, I3P, e la Fondazione Links, attiva nel mondo dell’innovazione.

Gli incubatori aziendali sono progetti che hanno come obiettivo il monitoraggio e la velocizzazione dello sviluppo delle startup. L’ESA ne possiede vari, sparsi in giro per l’Europa. In Italia ne esiste già uno nel Lazio, istituito dalla Regione, si tratta del Business Incubation Centre (BIC) Lazio.

L’obiettivo degli incubatori dell’ESA è far crescere aziende che si occupano di Space economy, la frontiera dello spazio, che secondo analisti del calibro di Morgan Stanley potrebbe arrivare a un volume di 1000 miliardi entro il 2040.

I protagonisti del Business Incubation Centre Turin

L’incubatore del Politecnico di Torino, I3P, avrà in gestione il progetto, occupandosi in particolare dell’individuazione delle idee più valide tra i candidati. La presenza di I3P è stata fondamentale per la scelta di Torino, in quanto può vantare di essere considerato dal ranking degli incubatori mondiali, l’incubatore pubblico migliore al mondo. Di fianco a I3P, Politecnico di Torino e Fondazione Links si occuperanno invece di supervisionare le ricerche e la parte più tecnica.

I «benefattori» delle startup spaziali saranno ESA in prima persona, insieme con i suoi partner finanziari, Regione Piemonte, Camera di Commercio Torino e Compagnia di San Paolo (fondazione azionista di Banca Intesa San Paolo, che avrà un ruolo centrale nell’erogazione di fondi). Daranno il loro appoggio anche realtà nazionali come Leonardo, per garantire alle startup un più efficiente inserimento nel mercato, o l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare insieme con le varie istituzioni accademiche, per dare un appoggio tecnico a 360 gradi.

I dettagli del progetto BIC Torino

La sfida dell’EIC è di far crescere (almeno) 65 aziende, di cui 25 strettamente sul territorio piemontese e 40 su base nazionale. La durata del progetto è stata fissata a 7 anni.

Le tecnologie che dovranno sviluppare le aziende scelte possono essere di due tipi:

  1. upstream: sono dei tipi di applicazione che riguardano strettamente lo spazio, come ad esempio sistemi di comunicazione, software per controllare le missioni nello spazio, i satelliti;
  2. downstream: software e soluzioni digitali, come anche il solo impiego di dati, che derivano dallo spazio, da applicare ad altri settori di grande rilevanza, come l’ambiente e i trasporti.

Si inizierà adesso, nell’ottobre 2021. Chi ha idee e progetti può presentarli durante l’open call. Ce ne saranno altre 2 nel corso del prossimo anno. Chi verrà selezionato avrà un supporto dal punto di vista tecnologico, sia da un punto di vista organizzativo del business e finanziario.

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