Ecco l’ultima criptovaluta che Elon Musk ha spedito in orbita

Pierandrea Ferrari

07/06/2021

09/07/2021 - 16:56

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Si chiama CumRocket e viene utilizzata come moneta digitale di scambio nell’industria della pornografia. E dai tweet di Musk all’ondata di buy dei daily trader il passo è stato, ancora una volta, molto breve.

Ecco l’ultima criptovaluta che Elon Musk ha spedito in orbita

Non solo Bitcoin, Ethereum o Dogecoin, che anzi nelle ultime settimane si sono fatte piuttosto sgonfiare da Elon Musk, tra la giravolta sui pagamenti in BTC per le auto Tesla e i (numerosi) tweet criptici. L’ultima criptovaluta a finire in orbita grazie al tycoon, e ancora una volta a colpi di tweet, è stata CumRocket, una moneta digitale in versione hard che contribuisce all’obiettivo – a detta degli stessi creatori – di “prendere la pornografia e metterla su blockchain”.

Insomma, un token deflazionistico che può essere utilizzato per acquistare e vendere contenuti per adulti, inclusi gli inflazionatissimi NFT (a luci rosse).

Elon Musk spedisce in orbita CumRocket

Il primo tweet, “Canada USA Mexico”, riprendeva l’acronimo CUM della crypto, mentre il secondo, più chiaro, associava al token le emoticon di un razzo e della luna, che come i fan del Dogecoin sanno bene è – nel vocabolario di Musk – un modo in salsa Twitter di immaginare un volo in orbita della quotazione, e quindi un rialzo in doppia se non tripla cifra. E vista la devozione al tycoon dell’immenso esercito dei daily trader, dal fronte Robinhood a Reddit, il prezzo della crypto è effettivamente salito fino a quote record, per poi però ritracciare.

CumRocket, che prima dell’endorsement di Musk scambiava a 0,06 dollari, ha guadagnato in poche ore il 366%, fino ad arrivare a quota 0,28 dollari. Poi, negli scambi che sono seguiti nel corso del fine settimana fino ad oggi, la crypto è scesa a 0,10 dollari, -64% dai massimi. Insomma, un ottovolante dove a farla da padrone è stata soprattutto l’enorme volatilità, e che vede comunque il token scambiare ancora in rialzo del 66,6% rispetto agli standard pre-tweet.

I tweet di Musk nel mirino di Anonymus

Insomma, si tratta a ben vedere dell’ennesimo tentativo di Elon Musk di influenzare l’intero andamento delle criptovalute (e, forse, di distogliere l’attenzione da alcune grane, come il tonfo di Tesla sotto i 600 dollari dopo il calo degli ordinativi in Cina). Al punto che di manipolazione e turbativa, ormai, iniziano a parlarne in molti, finendo per chiedersi del perché dalla SEC non arrivi una chiamata a rapporto per il tycoon.

Chiamata che è invece arrivata da Anonymus, collettivo decentralizzato di hacker, che in un video diffuso ieri lo ha etichettato come “un altro ricco narcisista che è alla disperata ricerca di attenzione”, contestandone il danno arrecato agli “investimenti della gente comune”. Forse solo un primo passo in attesa che i regolatori USA decidano di rompere il muro del silenzio.

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