Ecco cosa succede senza green pass: il caso del Regno Unito

Martino Grassi

15/10/2021

12/01/2022 - 11:57

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Il Regno Unito, che ha deciso di abbandonare definitivamente tutte le norme di prevenzione contro il Covid, si trova adesso a fare i conti con un nuovo boom di contagi.

Ecco cosa succede senza green pass: il caso del Regno Unito

Il Regno Unito torna a essere nuovamente un caso di studio: negli ultimi giorni il Paese guidato da Boris Johnson sta nuovamente facendo i conti con un nuovo boom di contagi che ha fatto registrare dei nuovi record che non si vedevano dalla fine dello scorso luglio.

Tra le principali cause che hanno portato ad un nuovo aumento delle infezioni da Sars-Cov-2 c’è la decisione del governo britannico di aver abbandonato ogni regola di prevenzione, green pass incluso, certi di poter contare su una percentuale di cittadini completamente vaccinati abbastanza alta. Vediamo qual è la situazione nel Paese.

Ecco cosa succede senza green pass: il caso del Regno Unito

Il Regno Unito si trova difronte a una nuova impennata di contagi: nella giornata di ieri sono stati registrati più di 45.000 casi in sole 24 ore. Stando a quanto riportato dalla BBC i decessi certificati sono stati 157 che vanno ad unirsi ai 138.000 registrati dall’inizio della pandemia. Resta stabile la situazione all’interno degli ospedali con circa 7.000 ricoveri, sinonimo del fatto che almeno in parte i vaccini siano stati in grado di limitare il decorso gravi della malattia. Al momento il Regno Unito può contare sull’80% della popolazione vaccinata.

Ma quali sono i motivi che hanno portato a questo nuovo incremento dei contagi? La situazione che si trova adesso a dover affrontare il Regno Unito può essere spiegata dal fatto che il governo di Boris Johnson ha deciso di far cadere ogni norma Covid da circa 3 mesi. Al momento nel Regno Unito non è più obbligatorio il mantenimento della distanza di sicurezza e indossare la mascherina, nemmeno nei luoghi chiusi.

Inoltre, come precisa La Repubblica, il governo britannico ha fatto un passo indietro anche sul green pass, dopo l’insistenza del partito conservatore. I cittadini infatti possono richiederli, ma con delle limitazioni dato che non è una pratica imposta dalla legge britannica.

Registrati più di 71 ceppi nel Regno Unito

La situazione è resa ancora più preoccupante dal fatto che nel Paese, nel periodo compreso fra settembre 2020 e giugno 2021, sono comparsi 71 ceppi del virus Sars-CoV-2, alcuni dei quali sono poi scomparsi in modo molto rapido. È quanto emerso da uno studio pubblicato sulla celebre rivista scientifica Nature, condotto dagli scienziati dell’Istituto europeo di bioinformatica di Hinxton.

Nella loro ricerca, hanno spiegato gli esperti, è stata condotta una ricostruzione che ha permesso di analizzare i genetici disponibili nella banca dati britannica in cui sono depositate le sequenze genetiche del virus. In totale sono state analizzate circa 280.000 sequenze, mettendo in evidenza come il lockdown abbia influito sulla pandemia, favorendo la diffusione di alcune varianti, ma bloccandone altre.

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