Cosa sono gli ETC e come usarli per investire in materie prime?

Claudia Cervi

20 Luglio 2023 - 19:11

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Gli ETC sono strumenti finanziari per seguire singole materie prime o un paniere di merci. Vediamo cosa sono gli ETC e come usarli per investire su oro, petrolio, metalli o altre commodity.

Cosa sono gli ETC e come usarli per investire in materie prime?

Che cosa sono gli ETC? L’acronimo – da Exchange Traded Commodity – si riferisce alle materie prime negoziate in borsa. Si tratta di strumenti finanziari ibridi che seguono passivamente l’andamento di un sottostante, offrendo ai piccoli investitori l’opportunità di operare su singole materie prime.

Gli ETC sono note di debito, ossia obbligazioni, emesse da società veicolo che utilizzano il denaro raccolto per investire su una o più materie prime fisiche (ETC physically backed) o su strumenti derivati su materie prime.

Gli ETC sono quotati in Borsa come le azioni e possono essere comprati e venduti in qualsiasi momento durante gli orari di contrattazione. Sono uno strumento di investimento adatto sia a investitori istituzionali che privati desiderosi di diversificare i propri portafogli e ottenere esposizione ai prezzi delle materie prime.

In questa guida esaustiva vediamo tutto quello che c’è da sapere sugli ETC e come possono essere utilizzati per investire in materie prime.

Cosa sono gli ETC

Gli ETC (Exchange Traded Commodities) sono strumenti finanziari che permettono di investire in materie prime come petrolio, gas, oro, argento e grano senza dover acquistare fisicamente i sottostanti.

Gli ETC sono strumenti non OICR senza scadenza e sono quotati su Borsa Italiana. Acquistando quote di un ETC, l’investitore ottiene un’esposizione finanziaria alla materia prima sottostante senza doverla acquistare materialmente. Inoltre, a differenza degli ETF (Exchange Traded Fund), che devono garantire un certo grado di diversificazione, gli ETC permettono agli investitori di scommettere su un’unica materia prima.

Gli ETC investono anche in indici, sotto-indici e forward legati alle materie prime per replicarne il rendimento. Sono strumenti molto liquidi, con bassi costi di transazione e trasparenti in quanto le attività e passività degli ETC sono note giornalmente.

Come funzionano gli ETC

Prima di spiegare come funzionano gli ETC (Exchange Traded Commodities), vediamo brevemente come sono emessi.

Gli ETC sono emessi da società veicolo (SVP) che investono fisicamente nelle materie prime sottostanti, ad esempio oro, petrolio o grano. Le società di gestione acquistano la materia prima e la immagazzinano in modo da avere come collaterale a garanzia una pari quantità certificata della stessa materia prima di cui rappresentano la quotazione sul mercato. Emettono poi titoli rappresentativi di queste scorte che vengono quotati in borsa.

Quando un investitore acquista un ETC, ottiene un titolo che replica indirettamente il valore della materia prima sottostante. Se il prezzo della materia prima sale, anche il valore dell’ETC aumenta. Al contrario, se il prezzo della materia prima scende, anche l’ETC perde di valore.

Gli ETC, rispetto alle posizioni in future, offrono vantaggi significativi: non richiedono riposizionamenti tra contratti e non comportano spese di intermediazione per i contratti derivati in scadenza.

Se basati su futures, gli ETC possono generare un rendimento assoluto composto da tre componenti: il rendimento spot, legato alla variazione del prezzo del future della materia prima sottostante, il rendimento rolling dai contratti future in scadenza e il rendimento del collaterale dall’investimento su quest’ultimo.

Va tenuto presente che gli investimenti sugli ETC sono influenzati dall’andamento del tasso di cambio euro-dollaro, poiché molte materie prime sono trattate in dollari statunitensi, esponendo gli investitori alle oscillazioni del cambio.

In sintesi, gli ETC sono un modo semplice ed economico per esporsi ai mercati delle materie prime, sfruttandone le potenzialità di investimento. L’investitore deve valutare il sottostante, i costi e i rischi per scegliere l’ETC più adatto al proprio profilo scegliendo tra oltre 160 titoli di differenti tipologie presenti su Borsa italiana, con la possibilità – oltretutto – di uscire fuori dal campo delle singole materie prime.

Per investire in ETC esistono due mercati: quello primario e quello secondario. Il primo garantisce l’accesso solo agli intermediari autorizzati e consente la sottoscrizione o il rimborso dei titoli su base giornaliera al valore ufficiale dell’ETC.

Il mercato secondario, invece, è accessibile per tutti gli investitori, che possono così negoziare i titoli al prezzo che viene determinato dalle migliori proposte di acquisto e di vendita rilevate.

Differenze tra ETC ed ETF

Gli ETC (Exchange Traded Commodities) differiscono dagli ETF (Exchange Traded Funds) sotto diversi aspetti:

  1. Struttura: gli ETC sono emessi come titoli di debito, mentre gli ETF sono fondi comuni di investimento. Gli ETC sono garantiti da attività fisiche come oro o petrolio, ma possono avere come sottostante anche derivati sulle materie prime, mentre gli ETF investono in contratti futures o altri strumenti derivati da azioni, obbligazioni, tassi di interesse o prodotti del mercato monetario.
  2. Rischio di controparte: poiché gli ETC sono emessi come titoli di debito, comportano il rischio di insolvenza dell’emittente. Inoltre gli ETC non sono OICR, pertanto sfuggono alle direttive comunitarie UCITS. Gli ETF, invece, essendo fondi comuni di investimento, non presentano questo rischio ed essendo OICR devono sottostare alle direttive comunitarie UCITS.
  3. Costi: gli ETC generalmente hanno costi più elevati rispetto agli ETF, dovuti alla copertura fisica e ai costi di stoccaggio. I costi di transazione, invece, sono simili.
  4. Replica del sottostante: gli ETC replicano l’andamento delle materie prime sottostanti detenendo le attività fisiche, mentre gli ETF utilizzano strumenti derivati. La replica fisica degli ETC è quindi più precisa, ma anche più costosa.
  5. Tassazione: gli ETC non presentano la distinzione tra Reddito di capitale e Redditi diversi prevista per gli ETF e pertanto le plusvalenze prodotte da operazioni con ETC sono completamente compensabili con eventuali minusvalenze derivate dalle stesse operazioni in negativo con gli ETC. Questo significa che gli ETC hanno un trattamento fiscale più favorevole rispetto agli ETF. La tassazione degli ETC risulta pertanto analoga a quella di altri strumenti finanziari come le azioni, i certificati e i derivati e prevede l’applicazione di un’aliquota del 26% sulle plusvalenze.

In sintesi, gli ETC sono più adatti per investitori che ricercano un’esposizione diretta e precisa alle materie prime, mentre gli ETF possono essere preferibili per una maggiore diversificazione e minori costi, seppur con un’esposizione indiretta. La scelta tra i due strumenti dipende quindi dalle esigenze e dal profilo di rischio dell’investitore.

Vantaggi e rischi degli ETC

Gli ETC strumenti finanziari molto versatili che consentono di investire sulle materie prime in modo semplice ed efficiente. A fronte di molti vantaggi, comportano però alcuni rischi che gli investitori dovrebbero considerare prima di investire.

Vantaggi

Gli ETC (Exchange Traded Commodity) presentano numerosi vantaggi che li rendono uno strumento finanziario molto vantaggioso per gli investitori:

  • Facile accessibilità e negoziabilità: gli ETC possono essere facilmente acquistati e venduti in modo simile alle azioni, grazie alla loro negoziabilità in borsa. Questa caratteristica offre agli investitori una maggiore flessibilità nella gestione del proprio portafoglio.
  • Replica fedele dell’andamento delle materie prime: gli ETC sono progettati per seguire in modo preciso l’andamento delle materie prime sottostanti, offrendo un’esposizione diretta a tali asset senza doverle acquistare fisicamente.
  • Sicurezza nella detenzione fisica della materia prima: alcuni ETC sono garantiti da materie prime fisicamente detenute dall’emittente, fornendo una maggiore sicurezza rispetto ad altri strumenti finanziari basati solo su contratti futures.
  • Costi contenuti: gli ETC hanno spese di compravendita e gestione relativamente basse rispetto ad altre forme di investimento, consentendo agli investitori di mantenere una maggiore quota di guadagno.
  • Diversificazione del portafoglio: gli ETC offrono un’opportunità per diversificare il portafoglio includendo esposizioni a diverse materie prime o indici legati alle commodity, contribuendo a ridurre il rischio complessivo dell’investimento.
  • Vasta gamma di scelta: su Borsa Italiana sono disponibili oltre 160 diverse tipologie di ETC, offrendo molte possibilità di scelta agli investitori. Gli ETC non si limitano solo alle singole materie prime, ma consentono di investire su panieri di merci, indici globali di commodity e indici forward.
  • Flessibilità nell’investimento: gli ETC consentono di investire sia al rialzo che al ribasso dei prezzi, offrendo la possibilità di comprare o vendere allo scoperto lo strumento. Questa flessibilità permette agli investitori di adattarsi alle varie condizioni di mercato.
  • Liquidità: gli ETC presentano un elevato grado di liquidità, consentendo agli investitori di eseguire operazioni di breve durata, anche intraday, o investire a lungo termine per cogliere le tendenze del mercato delle commodity nel tempo.

Rischi degli ETC

  • Rischio di volatilità del sottostante: le materie prime possono essere soggette a forti fluttuazioni di prezzo, rendendo gli ETC suscettibili a variazioni significative nel loro valore. Gli investitori dovrebbero considerare attentamente la volatilità del sottostante prima di decidere di investire in ETC.
  • Rischio contango (se il sottostante è un futures): il contango si verifica quando i contratti future successivi hanno prezzi più alti rispetto a quelli attuali. Ciò può comportare un calo del valore dell’ETC nel tempo, poiché si devono acquistare future più costosi per mantenerne l’esposizione alle materie prime.
  • Rischio di cambio: poiché molte materie prime sono denominate in dollari statunitensi, gli investitori possono essere esposti al rischio di cambio se la valuta di riferimento subisce fluttuazioni sfavorevoli rispetto alla propria valuta locale. Ciò potrebbe influenzare negativamente il rendimento dell’ETC.
  • Rischio di tracking error: gli ETC potrebbero non riuscire a replicare perfettamente le materie prime sottostanti a causa di una serie di motivi come le commissioni, le spese e la liquidità. Ciò potrebbe portare la performance dell’ETC a discostarsi da quella dell’attività sottostante. Questa discrepanza è nota come tracking error e potrebbe ridurre i rendimenti per gli investitori.
  • Rischio di concentrazione: Gli investitori dovrebbero essere consapevoli della possibilità di concentrare troppo il proprio portafoglio su specifici ETC o materie prime. Un’eccessiva concentrazione può aumentare il rischio complessivo dell’investimento.

In sintesi, gli investitori dovrebbero valutare attentamente i rischi associati agli ETC prima di investire. Comprendere pienamente questi rischi consentirà agli investitori di prendere decisioni informate e di gestire meglio il rischio del loro portafoglio.

Come investire in materie prime con gli ETC

Vediamo ora come usare gli ETC (Exchange Traded Commodities) per investire in materie prime.

Il grande vantaggio di questo tipo di investimento è quindi quello di operare con differenti modalità Si hanno infatti molte possibilità di scelta e in questo modo si possono avere diverse tipologie di investimento. Inoltre gli ETC consentono agli investitori di ottenere esposizione alle materie prime senza dover acquistare, immagazzinare e assicurare il bene fisico. Inoltre possono essere utilizzati sia per investimenti a breve termine (short) per approfittare dei movimenti di una singola seduta di Borsa, che per investimenti a lungo termine (long).

Ecco una lista dei vari tipi di ETC disponibili:

  • Materie prime: Oro, Argento, Alluminio, Cacao, Caffè, Rame, Granoturco, Cotone, Benzina, Olio Combustibile, Petrolio Brent, Petrolio Wti, Suini Magri, Bestiame Vivo, Gas Naturale, Nickel, Olio di Semi di Soia, Semi di Soia, Zucchero, Platino, Palladio, Frumento, Zinco, Piombo e Stagno. Sono inclusi sia prodotti agricoli, sia metalli preziosi, sia idrocarburi;
  • Panieri omogenei di merci: Prodotti Agricoli, Energia, Cereali, Metalli Industriali, Bestiame, Petrolio, Metalli Preziosi, ecc;
  • Indici globali di commodities
  • Indici forward di commodities

Perché investire in materie prime con gli ETC

Le materie prime offrono diversificazione al portafoglio in quanto il loro andamento è diverso da quello delle azioni e delle obbligazioni. Gli ETC sono uno strumento semplice, economico e sicuro per investire in materie prime. Rispetto all’acquisto fisico, gli ETC non comportano costi di stoccaggio, assicurazione e trasporto. Inoltre, sono negoziabili in borsa come le azioni, quindi è facile comprarli e venderli.

Gli ETC sono adatti sia agli investitori retail che istituzionali e consentono di sfruttare le opportunità di diversificazione e rendimento offerte dal mercato delle materie prime. Tuttavia, come tutti gli investimenti, gli ETC sono soggetti a rischi di perdita di capitale, quindi è importante comprenderne le caratteristiche prima di investire.

In conclusione, gli ETC rappresentano uno strumento innovativo e flessibile per accedere ai mercati delle materie prime. La loro negoziabilità e trasparenza li rendono adatti sia per strategie di investimento a breve termine che di lungo periodo.

Come scegliere un ETC

Quando si sceglie un ETC, è necessario considerare diversi fattori per determinare quale ETF su materie prime sia l’opzione migliore per il proprio portafoglio d’investimento.

Esposizione alle materie prime sottostanti: il fattore principale è l’esposizione specifica alla commodity che un ETC fornisce, come oro, argento, petrolio o prodotti agricoli. Gli investitori devono valutare i propri obiettivi di investimento e la propria tolleranza al rischio per determinare le commodity più adatte. Gli ETC su metalli preziosi come l’oro e l’argento possono fornire una copertura contro l’inflazione e la volatilità del mercato. Al contrario, gli ETC sull’energia o sull’agricoltura sono più rischiosi, ma possono produrre rendimenti più elevati in caso di rally delle materie prime sottostanti.

Concentrazione e diversificazione: gli investitori devono considerare quanto sia concentrata o diversificata l’esposizione di un ETC alla commodity sottostante. Alcuni ETC si concentrano su un’unica commodity, come i lingotti d’oro. Gli ETC più diversificati, invece, offrono un’esposizione a un paniere di materie prime, società minerarie o contratti futures. Un ETC concentrato offre un’esposizione più diretta, ma con un rischio più elevato. Gli ETC diversificati possono produrre rendimenti inferiori ma più stabili nel lungo periodo.

Physical Backing vs. contratti futures: gli ETC ottengono l’esposizione alle materie prime attraverso asset fisici o derivati come i contratti futures sulle materie prime. Gli ETC con supporto fisico acquistano e immagazzinano la commodity vera e propria. Seguono il prezzo a pronti, ma devono sostenere costi di stoccaggio e di assicurazione più elevati. Gli ETC basati su futures forniscono un’esposizione attraverso contratti futures su commodity. Spesso seguono il prezzo dei futures e devono rinnovare periodicamente i contratti, il che può avere un impatto positivo o negativo sui rendimenti. Gli investitori devono stabilire quale metodo sia più adatto ai loro obiettivi.

Oneri e spese: gli investitori dovrebbero confrontare le commissioni dei vari ETC, poiché le commissioni elevate riducono i rendimenti totali nel tempo. Le commissioni di gestione variano in genere dallo 0,5% all’1% all’anno. Gli ETC con supporto fisico hanno solitamente commissioni più elevate a causa dei maggiori costi di stoccaggio e assicurazione. Gli ETC basati su futures hanno commissioni più basse, ma possono incorrere in commissioni di intermediazione per il rinnovo dei contratti futures. Le commissioni sono un fattore importante, soprattutto per gli investitori a lungo termine.

In sintesi, prima di scegliere un ETC su materie prime per il proprio portafoglio, gli investitori devono valutare attentamente questi fattori chiave in base ai propri obiettivi finanziari e alla propria tolleranza al rischio. La scelta dell’ETC giusto può fornire una preziosa diversificazione e una copertura contro l’inflazione, ma la scelta sbagliata può generare risultati insoddisfacenti o rischi eccessivi. Con una valutazione prudente, gli ETC offrono agli investitori un modo accessibile per ottenere un’esposizione alle materie prime.

10 ETC più popolari

I 10 ETC su commodity più popolari sono:

UBS Bloomberg CMCI Gold CHF Hedged ETC (A0V9X9)
Questo ETC traccia il prezzo dell’oro ed è coperto dalle fluttuazioni valutarie del franco svizzero rispetto al dollaro statunitense. L’oro è considerato da molti investitori una copertura contro l’inflazione e le turbolenze dei mercati. Questo ETC offre un’esposizione al metallo prezioso senza il fastidio della consegna fisica e dello stoccaggio.

WisdomTree Natural Gas 3x Daily Leveraged (A14ZR6)
Per gli investitori che desiderano fare scommesse rialziste a breve termine sui prezzi del gas naturale, questo ETC offre un’esposizione con leva ai futures del gas naturale. Mira a triplicare la performance giornaliera del gas naturale. A causa del ribilanciamento giornaliero, la performance dell’ETC su periodi più lunghi di un giorno può differire significativamente dalla triplicazione del prezzo del gas naturale.

iShares Diversified Commodity Swap (DE000A0H0728)
Questo ETC mira a seguire il Bloomberg Commodity Index Total Return, che offre un’ampia esposizione a materie prime come energia, agricoltura, industria e metalli preziosi. Per gli investitori che cercano un investimento passivo e diversificato in materie prime, questo ETC può essere adatto. L’indice comprende 23 materie prime, con pesi maggiori nel petrolio greggio WTI, nel gas naturale, nel mais e nell’oro.

BNP Paribas Easy Energy & Metals Enhanced Roll (LU1291104575)
Per un’esposizione a una serie di materie prime energetiche e metalliche come il petrolio greggio WTI, il petrolio greggio Brent, il rame e l’alluminio, questo ETC può interessare gli investitori. Mira a generare rendimenti superiori a quelli del Bloomberg Commodity Index Total Return attraverso una strategia ottimizzata di rolling dei futures su materie prime. L’indice offre un’esposizione equilibrata ai settori dell’energia, dei metalli industriali e dei metalli preziosi.

UBS ETF (LU) Bloomberg CMCI Brent Crude Oil CHF Hedged (A1JJCD)
Questo ETC offre un’esposizione ai futures sul greggio Brent ed è coperto contro le fluttuazioni del franco svizzero rispetto al dollaro USA. Il greggio Brent è uno dei principali parametri di riferimento per i prezzi del petrolio a livello globale. Per gli investitori che puntano sui prezzi del petrolio o che cercano di coprire i rischi di inflazione, questo ETC può essere adatto. Mira a seguire l’indice Bloomberg Brent Crude CHF Hedged.

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