Dove investire nel post-pandemia secondo le banche

Pierandrea Ferrari

29 Novembre 2020 - 09:00

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Alcune delle principali banche d’investimento mondiali stanno iniziando a calibrare i loro investimenti in vista della stagione post-pandemica. Ecco quali sono le aree su cui si stanno concentrando le scommesse dei key player della finanza.

Dove investire nel post-pandemia secondo le banche

Le grandi banche d’investimento stanno iniziando a piazzare le loro scommesse per la stagione post-pandemica.

L’operazione trova forza nel susseguirsi di notizie confortanti circa l’efficacia dei vaccini che hanno superato con successo il trial clinico, come quelli di Pfizer e Moderna. Gli scenari di ripresa – per il 2021 – suggeriti dalla messa a punto di nuovi prodotti altamente efficaci spingono ora gli investitori a valutare quali sono le aree con maggiori potenzialità di crescita a pandemia terminata.

Scenari post-pandemia: gli investitori divisi tra Asia e Europa

Le principali banche d’investimento sono pronte a guardare oltre le attuali restrizioni e le notizie altalenanti relative alla diffusione del virus, in un sussulto di speranza alimentato da una ormai prossima distribuzione dei vaccini anti-Covid.

Ma se l’intenzione di piazzare le proprie scommesse prima ancora dell’avvento del 2021 è pressoché uniforme tra i principali istituti finanziari, permangono alcune sostanziali differenze di vedute relativamente alle aeree geografiche che offrono maggiori spunti una volta archiviata la pandemia in atto.

Secondo Salman Ahmed, analista di Fidelity International, è tempo di puntare all’Europa. Una scelta, questa, che la multinazionale statunitense fonda sulla considerazione per cui “l’Asia ha già massimizzato i benefici di mercato che può ottenere dal contenimento del virus”. Nel merito della questione, Ahmed ha aggiunto:

“I Paesi che sono sotto pressione a causa del virus sono destinati a guadagnare maggiormente da un vaccino credibile. L’Europa è senza dubbio in questa categoria poiché la pandemia è stata particolarmente intensa nel continente”.

Una posizione, questa, che si pone in aperto contrasto con le previsioni di Franklin Templeton, impresa di investimenti globale con sede in California. Secondo l’analista Stephen Dover, Head of Equities dell’azienda, l’ottimismo relativo alla distribuzione dei vaccini ha scavallato ampiamente la soglia di guardia. Ci vorranno mesi, infatti, affinché «la vaccinazione di massa produca degli effetti visibili sull’economia».

Questa considerazione è alla base della scelta di Franklin Templeton di continuare a piazzare le sue scommesse sui titoli asiatici. Dover ha spiegato:

“L’Asia potrebbe beneficiare del fatto di essere economicamente funzionante mentre l’Occidente attende la distribuzione dei vaccini”.

La questione – come suggerito da alcuni passaggi precedenti - ruota prevalentemente intorno alle tempistiche necessarie per la ripresa. Su questo punto le visioni sono discordanti, ed alimentano anche le differenti strategie degli investitori sui due continenti.

Se per Fidelity International – che pure rimane su posizioni ribassiste per quanto riguarda il vecchio continente - la pandemia verrà archiviata nella seconda parte del 2021, più prudenti sono gli analisti di Northcape Capital, che non vedono una vaccinazione completa prima della fine del 2023. Secondo l’azienda australiana, infatti, “ci vorrà molto tempo e molti dollari”.

India e Indonesia sotto i riflettori

Ma nel macro-continente asiatico ci sono due Paesi che stanno attirando particolarmente l’attenzione. Si tratta dell’India e dell’Indonesia, entrambi inclusi nella lista delle principali banche d’investimento alla voce terreni fertili per l’era post-pandemica.

L’India, nella classifica globale, è al secondo posto per quanto riguarda i casi d’infezione da coronavirus, mentre l’Indonesia è il Paese più colpito nel Sud-Est asiatico. Lo senario pandemico, secondo gli analisti, suggerisce un forte rimbalzo dei mercati finanziari indiani e indonesiani al termine della crisi sanitaria, con concrete opportunità per gli investitori.

Anche in questo caso, tuttavia, è la predisposizione a credere convintamente in una rapida distribuzione dei vaccini - o la disponibilità a pazientare - a dare valore agli investimenti nei due Paesi. Pazienza, questa, su cui fa leva Evan McCulloch, analista del Franklin Equity Group, che in un’intervista rilasciata a Bloomberg ha rivelato:

“Siamo investitori che si focalizzano sul lungo periodo. Guardiamo oltre i casi crescenti e la perdurante debolezza economica, per puntare ad una ripresa dell’economia alimentata dai vaccini”.

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