Differenza tra permessi e ROL: cosa sono, a cosa servono e perché sono diversi

Isabella Policarpio

08/06/2020

17/05/2021 - 17:19

condividi

Tra i permessi retribuiti a cui ha diritto il lavoratore dipendente rientrano ROL e permessi ex festività, che non sono la stessa cosa e vanno controllati in busta paga. Tutto quello che c’è da sapere.

Differenza tra permessi e ROL: cosa sono, a cosa servono e perché sono diversi

Quale differenza tra permessi e ROL in busta paga? A molti lavoratori dipendenti sfuggono le differenze tra le diverse tipologie di permessi a cui si ha diritto, alcuni retribuiti altri no.

Il termine “permesso” è molto generico ed indica diverse categorie (permessi ex festività, per lutto, 104 e così via) alcuni di questi sono retribuiti dal datore di lavoro e altri no. I ROL (Riduzione orario lavorativo) fanno parte della categoria dei permessi retribuiti e nascono per conciliare la vita privata con quella lavorativa del dipendente.

In altre parole, la differenza tra permessi e ROL è che con il primo si intende l’insieme di tutte le tipologie di permesso dal lavoro - per qualsiasi ragione - con il secondo, invece, ci si riferisce esclusivamente alle ore di astensione retribuite per una sola categoria di questi.

Per conoscere il monte ore di permessi a cui si ha diritto e dopo quanto tempo vengono liquidate dall’azienda (se non godute) è bene consultare attentamente il CCNL di categoria. Infatti a differenza delle ferie (il cui numero minimo è stabilito per legge), per quanto riguarda i permessi la contrattazione collettiva ha maggiore discrezionalità. A titolo esemplificativo, il monte ore ROL per i metalmeccanici è 72 ore annue e nel CCNL del commercio è di 56.

Permessi e ROL: differenza, cosa sono, come si maturano

Tutti i lavoratori subordinati hanno diritto a permessi di lavoro, ovvero ad un monte ore che serve a ridurre e frazionare l’impegno di giornaliero e svolgere altre mansioni, visite mediche, assistere un parente e così via. In altre parole, i permessi sono nati per garantire ai lavoratori la possibilità di gestire gli impegni della vita privata.

I permessi si aggiungono (ma non si sostituiscono) alle ferie. Queste ultime sono delle astensioni dal lavoro retribuite per l’intera giornata mentre i permessi si contano e fruiscono ad ore.

Tutte le tipologie di permessi - quindi anche i ROL - hanno un duplice scopo:

  • incrementare l’occupazione e la qualità dell’impegno lavorativo;
  • assicurare l’equilibrio tra impegni di lavoro ed esigenze della vita privata.

Il tetto massimo delle ore di permesso spettanti è stabilito dal CCNL e da questo è possibile risalire a quante ore di permesso vengono maturate di mese in mese. I permessi non goduti, a differenza delle ferie, devono essere retribuiti dal datore, tuttavia spetta al contratto collettivo stabilire dopo quanto tempo.

Per questa ragione spesso le aziende “spingono” i dipendenti a consumare i permessi e non le ferie, in questo modo non corrono il rischio di dover liquidare in busta paga le ore di permesso retribuito non godute.

Tutti i permessi, retribuiti e non

Come abbiamo anticipato, i lavoratori hanno diritto a diverse tipologie di permessi, da richiedere con congruo anticipo al datore di lavoro.

Per avere una panoramica completa bisogna leggere attentamente il CCNL di riferimento, in ogni caso i permessi principali sono i seguenti:

  • ex festività
  • ROL
  • permessi per lutto
  • permessi 104
  • permesso per grave infermità del coniuge o parente
  • per allattamento e controllo parentale
  • per visite mediche generiche o specialistiche e per donare il sangue
  • permessi studio e per svolgere esami e concorsi.

ROL cosa sono

Dunque i ROL rientrano nella più grande categoria di “permessi” e, in particolare, tra quelli retribuiti. Questo significa che anche se il dipendente si assenta avrà diritto ad essere retribuito per l’intera giornata di lavoro.

Il numero esatto delle ore annue a cui il dipendente ha diritto può variare dal CCNL, ma non varia lo scopo: i permessi ROL servono a conciliare gli impegni di lavoro con quelli personali e, nello specifico, a ricompensare il lavoratore dell’intenso impegno dopo particolari periodi di grande intensità produttiva. A parole povere, lo scopo dei permessi ROL è il recupero delle energie psicofisiche.

Secondo giurisprudenza ormai consolidata, il monte annuo ROL può essere ridotto se si presenta almeno una di queste circostanze:

Iscriviti a Money.it