Crisi Alitalia bloccata su questi 4 punti

Violetta Silvestri

21/04/2021

21/04/2021 - 10:33

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La crisi di Alitalia si complica e il tempo passa senza un accordo con l’UE. Intanto, gli stipendi di aprile sono a rischio. Restano tutti da sciogliere i nodi della trattativa per Ita: i temi cruciali sono almeno 3.

Crisi Alitalia bloccata su questi 4 punti

Crisi Alitalia: non ci sono novità ancora sulla trattativa con Bruxelles per far decollare al più presto Ita.

Intanto, però, la situazione finanziaria della società in amministrazione straordinaria si complica ogni giorno di più. Gli stipendi di aprile sono a rischio e nonostante i contatti tra Governo e UE siano in corso, non si intravedono decisioni finali.

Il salvataggio di Alitalia appare bloccato in almeno 4 punti.

Salvataggio Alitalia ancora fermo: 4 i temi chiave

Discontinuità economica con la vecchia compagnia di bandiera e capacità di Ita di decollare da sola: questi i due punti cruciali per sbloccare il dossier Alitalia.

Ma come? Una domanda di non facile risposta, tenendo conto che UE e Governo Draghi sembrano non avere un accordo sui temi chiave. Il tempo scorre e dagli incontri incessanti tra ministri italiani coinvolti e rappresentanti UE non arrivano notizie rincuoranti.

La crisi Alitalia appare impantanata su almeno 4 punti.

1. Il marchio e il nome

Il nome Alitalia e il suo marchio devono essere abbandonati dalla newco Ita: questa una delle condizioni dettate da Bruxelles per far decollare la nuova compagnia.

Un segnale di discontinuità necessario secondo l’UE. Il brand verrebbe messo all’asta per 150 milioni di euro, stando alle parole del commissario Leogrande.

2. Slot di Linate

La questione della cessione degli slot di Linate è una delle più calde.

Alitalia finora possiede il 67% degli slot dell’aeroporto milanese, ma l’UE insiste sul dimezzamento di tali diritti per la newco.

Ita dovrebbe partire con bande orarie di atterraggio e decollo diminuite almeno per metà, così da rispondere alle regole della concorrenza e della discontinuità richiesta.

Ryanair, easyJet, Lufthansa, Volotea potrebbero essere le nuove assegnatarie di tali slot di Linate liberati.

3. Asset

Gli asset aviation, handling, manutenzione non possono fare capo tutti a Ita secondo Bruxelles. Il modello spezzatino, però, non piace del tutto al Governo.

L’UE ha indicato la strada della vendita a terzi con bando di gara di manutenzione e handling. Un’operazione che andrebbe ad allungare i tempi di decollo di Ita, facendo sfumare l’estate come periodo di inizio attività.

4. Esuberi e flotta

Ita non può diventare una preda di altre compagnie sul mercato: questa l’ultima osservazione del ministro del Lavoro Orlando.

Sul tavolo della trattativa ci sono anche i numeri di flotta e personale per far partire la newco. E il tema occupazionale sta diventando difficile da gestire.

Gli ammortizzatori sociali aiuteranno, ha assicurato il ministro. Intanto, però, il progetto prevede il decollo con 47 aerei e 7.500 esuberi.

L’UE ha già fatto intendere che la discontinuità richiede un ridimensionamento del personale. Non si può ripartire con un numero di dipendenti simile a quello che aveva Alitalia. Quel modello aziendale ha fallito e la newco dovrà volare con altre caratteristiche. Anche sul piano occupazionale.

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