Arcana impèrii

Arcana impèrii

di Stefano Masa

Il futuro delle criptovalute è già stato scritto dai poteri forti

Stefano Masa

20 aprile 2021

Il futuro delle criptovalute è già stato scritto dai poteri forti

Il potere ha deciso il futuro delle criptovalute. Quello che accadrà è già stato deciso.

New York e Francoforte, due città geograficamente distanti ma molto spesso vicine e legate da un unico invisibile filo e denominatore comune: essere i principali centri di potere a livello mondiale.

Oltreoceano, nella metropoli statunitense, si decretano i destini di tutto quello che può essere comprato e venduto attraverso gli scambi sulle rispettive borse. Nel Vecchio continente, invece, in Sonnemannstrasse 20, 60314, Frankfurt troviamo l’intero complesso dell’organo più influente in ambito monetario: la sede della Banca Centrale Europea.

Sono trascorsi pochi giorni e ai molti osservatori sembra essere sfuggita la loro ultima azione coordinata. È ormai notizia nota la quotazione di Coinbase avvenuta mercoledì sul listino tecnologico a stelle e strisce; parallelamente, sempre nella stessa giornata, pare non abbia destato alcun interesse il comunicato stampa diffuso dalla Bce sui «risultati della consultazione pubblica su un euro digitale».

Nel medesimo giorno due eventi verosimilmente accumulabili tra loro ma di opposto stampo: da una parte la risultanza di un progetto elettronico che da virtuale diventa reale mediante l’ingresso sul mercato dei capitali, dall’altra, invece, troviamo un (o meglio dire “il”) soggetto regolatore che riporta agli occhi di tutti le evidenze del proprio lavoro conoscitivo in materia di moneta (quella vera) digitale. Due medesimi fattori, due medesimi centri di interesse che, nonostante la loro oggettiva distanza, si muovono parallelamente nella stessa giornata: una casualità? Nulla è per caso.

Coinbase e la sua quotazione hanno plasticamente rappresentato l’inizio del tanto atteso (o temuto) conto alla rovescia: quello della regolamentazione in materia di criptovalute.

Lo spettro della normativa è sempre stato considerato un passaggio obbligato e ritenuto limitante dallo stesso mondo cripto e un eventuale intervento fino ad oggi, è stato per lo più ritardato a data futura.

Gli interessi in gioco sono molti, infiniti, al pari del numero di soggetti che, qualora avessimo assistito all’introduzione di una norma (anche se legittima) non avrebbero apprezzato. Il “sistema” che regola i meccanismi del mercato fa paura ma, è innegabile, come lo stesso “sistema” abbia comunque permesso la quotazione di uno dei principali rappresentati di questa “finanza parallela”.

Sembra un paradosso ma tale non è. La storia finanziaria ed economica ha insegnato che, per poter meglio intervenire ai fini tutelativi sia necessaria una reale causa, un particolare evento; di fatto, non è un caso, come successivamente a noti scandali finanziari si sia assistito ad un irrigidimento normativo o addirittura alla creazione di appositi veicoli per meglio governare un eventuale o potenziale rischio.

Oggi, l’ingresso sul mercato di Coinbase, potrebbe coincidere con quello stato di necessità che il “sistema” tanto aspettava. Come ovvio parliamo di ipotesi ed essendo in un contesto digitale ci sarà pertanto consentito fantasticare in ottica futura: cosa potrebbe accadere se si dovesse incappare in una débâcle della neoquotata Coinbase? Cosa potrebbe significare un attacco informatico messo a segno da coloro che non vogliono tanta visibilità? Cosa potrebbe motivare un investimento in tale rischioso asset finanziario?

E così via, via con altro ancora. A rispondere agli innumerevoli interrogativi sul «cosa» - l’unico rimedio - potrà giungere attraverso il più immediato ed adeguato «come» ovvero mediante l’introduzione di specifiche regole.

Solo a seguito di un emblematico e forse drammatico casus belli il “sistema” potrà e dovrà sentirsi autorizzato ad intervenire in veste di non più despota ma incarnando le vesti del più umile degli oppressi.

Ora è solo questione di tempo, probabilmente non molto tempo, poiché il mondo della finanza operativa brucia sempre le proprie ambite tappe al pari del potere. Quel potere che non si muove a caso, non crede al caso, e anzi, talvolta, indirizza il caso. Questo è quanto accadrà. È inevitabile.

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