Cosa sono i Certificates? Guida all’investimento in certificati

Flavia Provenzani

9 Agosto 2023 - 18:09

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Cosa sono i Certificates? Ecco come funziona, tipologie, vantaggi fiscali e come investire in questo strumento finanziario.

Cosa sono i Certificates? Guida all’investimento in certificati

Cosa sono i Certificates, in italiano certificati?

Strumento finanziario molto diffuso in Italia, i certificati sono usati con finalità di trading o di investimento da diversi operatori, siano essi istituzionali o privati.

Nati come strumento d’investimento in Germania a cavallo fra la fine degli anni ’80 e gli inizio degli anni ’90, i Certificates si sono affermati con forza in Italia solamente con l’inizio del nuovo millennio ma oggi rappresentano una realtà molto solida tanto che quello italiano è il secondo mercato in Europa dopo quello tedesco.

L’investimento diretto in attività come azioni, indici o materie prime può essere rischioso e complesso per gli investitori privati. È qui che entrano in gioco i Certificates, strumenti finanziari emessi da banche che offrono una valida alternativa per investire i risparmi in modo più sicuro e accessibile.

Ma cosa sono i Certificates nella pratica e perché sono diventati tanto popolari fra trader, investitori e consulenti finanziari?

Nella seguente guida spieghiamo in modo chiaro cosa sono i Certificates e come investire sfruttandoli all’interno del proprio portafoglio, oltre ad individuare la tipologia più adatta al proprio profilo di investimento.

Cosa sono i Certificates?

I Certificates, in italiano certificati, sono strumenti derivati cartolarizzati emessi da banche di investimento (gli emittenti dei certificati) al fine di offrire agli investitori strumenti che, grazie alla loro flessibilità, permettono di affrontare diversi scenari di mercato.

Nella pratica i Certificates sono dei prodotti costituiti da strategie in opzioni, studiate dall’emittente per permettere all’investitore di beneficiare, a seconda dei casi, di protezione dai ribassi dell’attività finanziaria sottostante, di un flusso cedolare periodico o dell’ottimizzazione dei rendimenti.

I Certificates sono progettati per replicare l’andamento di un sottostante, che può essere un’azione, un paniere di azioni, un indice finanziario, una valuta, una materia prima o un tasso di interesse. A differenza degli investimenti diretti, i Certificates offrono una garanzia di protezione del capitale, in tutto o in parte, a seconda della tipologia di Certificato scelto.

Il basket di opzioni sottostante a ciascun Certificato viene “assemblato” dall’emittente attraverso l’acquistano e la vendita di opzioni Over The Counter. L’investitore può, negoziando tale pacchetto, investire su un gran numero di sottostanti diversi, siano essi indici, azioni, materie prime, valute o anche futures ed ETF.

Una delle peculiarità dei Certificati è quella di non dare diritto ai dividendi distribuiti dall’attività finanziaria sottostante, nel caso in cui essa sia un’azione o un indice.

Come funzionano i Certificates

I Certificates offrono agli investitori la possibilità di ottenere rendimenti legati all’andamento del sottostante senza dover acquistare direttamente l’asset stesso. Quando si investe in Certificates, si acquista un titolo negoziabile che segue l’andamento del sottostante. Ad esempio, se si acquista un Certificate che replica l’andamento di un indice azionario, il valore del Certificato aumenterà o diminuirà in base alle variazioni dell’indice.

I Certificates possono offrire diverse strategie di investimento. Ad esempio, esistono Certificates a capitale protetto che garantiscono la restituzione del capitale investito alla scadenza del Certificato. Ci sono anche Certificates che offrono protezione parziale del capitale o che consentono di partecipare agli eventuali rendimenti positivi del sottostante. Inoltre, i Certificates possono essere strutturati per offrire effetto leva, consentendo agli investitori di amplificare i rendimenti potenziali.

Dove posso negoziare i Certificates?

I Certificates sono per la gran parte negoziabili sul SeDeX (il segmento di Borsa Italiana dedicato al mercato dei Securities Derivatives) o sul Cert-X di EuroTLX (passato recentemente sotto il controllo di Borsa Italiana) in cui i market maker hanno il ruolo di garantire la loro liquidità.

Pur essendo negoziati su mercati regolamentati i certificati sono soggetti, in caso di default, al rischio dell’emittente, in quanto equiparati alle obbligazioni senior non garantite e non privilegiate dell’emittente bancario.

Tipologie di Certificates

Esistono diverse tipologie di Certificates sul mercato, ognuna con le proprie caratteristiche e obiettivi di investimento. Vediamo le più comuni:

Certificates a Capitale Protetto

I Certificates a capitale protetto garantiscono la restituzione del capitale investito alla scadenza del Certificato. Questo tipo di Certificato offre una protezione totale del capitale, che può essere particolarmente attraente per gli investitori che desiderano preservare il loro capitale in situazioni di mercato incerte. Tuttavia, a causa di questa garanzia di protezione del capitale, il rendimento potenziale di questi Certificates potrebbe essere limitato rispetto ad altre tipologie.

Certificates a Capitale Condizionatamente Protetto

I Certificates a capitale condizionatamente protetto offrono una protezione parziale del capitale investito. La protezione del capitale è legata al raggiungimento o meno di un determinato livello di barriera del sottostante. Se il sottostante rimane sopra il livello della barriera durante la durata del Certificato, il capitale sarà protetto. Tuttavia, se il sottostante scende sotto il livello della barriera, il Certificato potrebbe non garantire più la restituzione del capitale investito.

Certificates a Leva

I Certificates a leva offrono la possibilità di amplificare i rendimenti del sottostante. Questi Certificates sono progettati per seguire le variazioni percentuali del sottostante moltiplicate per un coefficiente di leva. Ad esempio, un Certificato a leva 2x aumenterà o diminuirà del doppio rispetto alle variazioni percentuali del sottostante. Tuttavia, si deve prestare attenzione perché questa amplificazione dei rendimenti funziona anche al contrario, potendo amplificare anche le perdite.

Certificates Benchmark

I Certificates benchmark replicano fedelmente l’andamento di un sottostante, come un indice azionario o una materia prima. Questi Certificates non offrono una garanzia di protezione del capitale, ma consentono agli investitori di beneficiare direttamente dei rendimenti del sottostante. È importante notare che i Certificates benchmark possono essere più efficienti dal punto di vista fiscale rispetto ad altre tipologie di Certificates.

Le tasse sui Certificates

Dal punto di vista tributario i Certificates sono strumenti finanziari che godono della massima efficienza fiscale. Questi strumenti, infatti, a differenza di fondi ed ETF, generano solo e sempre «Redditi diversi», sia nel caso di plusvalenze che di minusvalenze. Questo perchè i Certificates pagano sempre importi aleatori, ossia subordinati al verificarsi di determinate condizioni e/o eventi.

L’aliquota fiscale applicata alle plusvalenze ottenute tramite Certificates è pari al 26%. La peculiarità delle plusvalenze generate da investimenti in Certificati è quella di poter essere utilizzate per la compensazione con le perdite derivanti anche da altri strumenti finanziari, come ad esempio le minusvalenze maturate su fondi ed ETF.

A partire al 1° settembre 2013 alcuni Certificati sono soggetti alla tassazione sulle rendite finanziarie (Tobin Tax). L’aliquota si applica solo a quei Certificates che hanno per sottostante azioni italiane con capitalizzazione non inferiore a 500.000 euro o panieri di queste, la cui prevalenza di azioni italiane sia di almeno il 50% (l’indice FTSE Mib).

Va però specificato che per i Certificates quotati, quindi la totalità di quelli disponibili ad operatori retail, si tratta di una Tobin Tax «light», ossia applicata in misura forfettaria sul controvalore della transazione e ridotta di 1/5 rispetto alla normale aliquota applicata sugli altri strumenti derivati non quotati.

Come scegliere i Certificates su cui investire?

Grazie alla combinazione di opzioni che compongono un Certificate è possibile scegliere se proteggere il capitale, guadagnare anche in caso di ribasso del sottostante oppure avere un rendimento minimo al verificarsi di determinate condizioni.

Grazie a tali caratteristiche i certificati sono considerati strumenti finanziari flessibili, che permettono all’investitore di adattarsi al variare degli scenari di mercato e alle diverse esigenze di portafoglio.

Esistono due grandi macrocategorie di certificati, quelli a leva o Leverage Certificates, e quelli di investimento o Investment Certificates.

I primi sono idonei ad operazioni di trading vero e proprio, con finalità speculative e/o di copertura del portafoglio, come nel caso dei Mini-future Certificate Short.

Gli Investment Certificates, invece, sposano con una logica di investimento di medio o lungo periodo e sono caratterizzati da una struttura opzionale sottostante più complessa.

Cosa sapere prima di investire in Certificates

I certificati, derivando il proprio valore sottostante da un’altra attività finanziaria, implicano la conoscenza preliminare di tale strumento che può essere un’azione, un’obbligazione, una commodity o una valuta.

I termini chiave da conoscere prima di acquistare un certificato sono:

  • Strike price: nei Certificates è il valore iniziale dell’attività finanziaria sottostante, ossia il prezzo del sottostante al momento della prima data di valutazione iniziale;
  • Multiplo: è il rapporto tra il valore nominale del certificato, in genere 100 euro, e il valore iniziale dell’attività finanziaria sottostante (strike price). In poche parole esprime quante unità di sottostante sono controllate da un singolo certificato;
  • Emittente: è l’istituzione, in genere la divisione di Investment Banking di una grande banca d’affari, che si occupa della costruzione e successiva distribuzione del Certificate. È importante valutare l’affidabilità creditizio dell’emittente di un certificato (rating) poiché il rischio emittente rimane in capo a chi acquista un certificate, di qualunque categoria esso sia;
  • Valuta: esprime la divisa con cui il certificato è emesso e quotato ed è indipendente da quella in cui è espresso il sottostante;
  • Valore nominale: prezzo del certificato stabilito dall’emittente in fase di costruzione. In genere i certificati vengono emessi con un valore nominale di 100 euro;
  • Prezzo di emissione: prezzo a cui il certificato è proposto in fase di collocamento, può essere alla pari o sotto la pari rispetto al nominale.

Vantaggi dei Certificates

Gli investitori possono trarre diversi vantaggi dall’investimento in Certificates:

  • Protezione del capitale - Una delle principali attrattive dei Certificates è la protezione del capitale che offrono. I Certificates a capitale protetto garantiscono la restituzione del capitale investito alla scadenza del Certificato, mentre i Certificates a capitale condizionatamente protetto offrono una protezione parziale del capitale in base al raggiungimento di determinati livelli di barriera. Questa protezione del capitale può fornire una maggiore tranquillità agli investitori durante periodi di volatilità di mercato.
  • Accesso a diversi sottostanti - I Certificates offrono agli investitori la possibilità di investire in una vasta gamma di sottostanti, come azioni, indici, materie prime e valute. Questo consente agli investitori di diversificare il proprio portafoglio e di accedere a settori o mercati che potrebbero essere altrimenti difficili da raggiungere. Gli investitori possono beneficiare delle opportunità offerte da diversi sottostanti senza dover acquistare direttamente gli strumenti finanziari sottostanti.
  • Potenziale di rendimento - I Certificates offrono ai investitori la possibilità di ottenere rendimenti in base all’andamento del sottostante. Gli investitori possono beneficiare dei movimenti positivi del sottostante senza dover acquistare direttamente l’attività. Inoltre, i Certificates a leva offrono la possibilità di amplificare i rendimenti potenziali, consentendo agli investitori di ottenere un maggiore guadagno rispetto all’investimento diretto nel sottostante. Tuttavia, è importante considerare che l’amplificazione dei rendimenti funziona anche al contrario, potendo amplificare anche le perdite.
  • Liquidità e facilità di negoziazione - I Certificates sono negoziabili sul mercato Sedex di Borsa Italiana o su altri mercati regolamentati. Ciò garantisce la liquidità degli strumenti, consentendo agli investitori di vendere o acquistare Certificates a prezzi di mercato in qualsiasi momento. Inoltre, la presenza di un Market Maker garantisce prezzi aggiornati e spread limitati, facilitando la negoziabilità dei Certificates.

I Rischi dei Certificates

Come tutti gli investimenti, i Certificates comportano dei rischi che gli investitori devono tenere in considerazione:

  • Rischio emittente - Uno dei principali rischi associati ai Certificates è il rischio emittente. Poiché i Certificates sono emessi dalle banche, esiste il rischio che l’emittente non sia in grado di adempiere agli obblighi contrattuali, come il rimborso del capitale investito o i pagamenti dei flussi cedolari. Gli investitori dovrebbero fare attenzione alla solidità finanziaria dell’emittente prima di investire in Certificates.
  • Rischio di mercato - I Certificates sono strumenti finanziari derivati che seguono l’andamento di un sottostante. Di conseguenza, il valore dei Certificates è influenzato dalle variazioni del sottostante. Se il valore del sottostante diminuisce, il valore del Certificato diminuirà di conseguenza. È importante tenere presente che la performance passata del sottostante non è indicativa dei risultati futuri.
  • Rischio di Liquidità - Anche se i Certificates sono negoziabili su mercati regolamentati e offrono liquidità, potrebbero verificarsi difficoltà di liquidità in determinate circostanze. Ad esempio, se il mercato è caratterizzato da una bassa domanda di Certificates o da una mancanza di interesse da parte degli acquirenti, potrebbe essere difficile vendere i Certificates a prezzi desiderati. Gli investitori dovrebbero valutare attentamente la liquidità dei Certificates prima di investire.

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