Cosa rischia la Juventus per la Superlega: la decisione del tribunale di Madrid

Alessandro Nuzzo

21/04/2022

21/04/2022 - 18:15

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Il tribunale di Madrid ha accolto il ricorso avanzato dalla Uefa e per Juventus, Barcellona e Real Madrid ritorna l’incubo sanzioni. Ecco cosa rischiano.

Cosa rischia la Juventus per la Superlega: la decisione del tribunale di Madrid

Esattamente un anno fa i più importanti club calcistici europei presentavano il progetto Superlega. Ne susseguirono tantissime polemiche e nel giro di pochi giorni dinnanzi alle proteste soprattutto dei tifosi man mano i club iniziarono a ritirarsi.

La Uefa però promise vie legali e pesanti sanzioni verso i club promotori del progetto salvo poi subire lo stop da una sentenza del tribunale di Madrid.

Ma lo stesso tribunale oggi ha emesso una nuova sentenza che ha ribaltato quella dello scorso anno dando via libera alla Uefa di sanzionare i club. Questo potrebbe riaprire nuovi scenari soprattutto per Barcellona, Real Madrid e Juventus, gli unici ancora rimasti nel progetto.

Vediamo in questo articolo cosa rischia la Juventus per la Superlega dopo la nuova sentenza del tribunale di Madrid.

Il tribunale di Madrid ha ribaltato la sentenza dello scorso anno

Il giudice Sofía Gil a capo della sezione 17 del tribunale di Madrid ha accolto il ricorso presentato dal presidente della Uefa Ceferin revocando quindi quanto deciso dalla stessa giustizia spagnola lo scorso anno.

Lo stesso tribunale lo scorso anno inflisse alla Uefa e alla Fifa il divieto di comminare sanzioni contro Barcellona, Real Madrid e Juventus, club ritenuti promotori del progetto Superlega e di ritirare i procedimenti disciplinari aperti verso di loro.

Oggi invece è stato deciso il contrario. Per il giudice spagnolo "Al momento dello sviluppo del progetto le società erano perfettamente consapevoli delle possibili conseguenze, che non hanno impedito l’assunzione di impegni di finanziamento, che non possono essere assunti o presunti frustrati da eventuali sanzioni" - si legge nella motivazione.

Quindi via libera alla Uefa di infliggere sanzioni contro i club rimasti nel progetto Superlega.

Cosa rischia la Juventus per il progetto Superlega

Le sanzioni per la Juventus e gli altri due club spagnoli potrebbero essere pesanti. Prima che la giustizia bloccasse i procedimenti la Uefa aveva emesso sanzioni dure.

In primis si è parlato di 100 milioni di euro di multa ed esclusione dalle coppe per 1-2 anni. Si immagina quindi che i rischi per la Juventus e gli altri club siano identici anche ora.

I danni economici sarebbero pesanti per dei club già pesantemente colpiti dalla crisi dovuta alla pandemia.

Juventus, Real Madrid e Barcellona non ci stanno ed hanno già annunciato il ricorso contro la decisione del tribunale di Madrid. La Superlega è diventata ormai una battaglia che si giocherà in tribunale.

Superlega europea: cosa prevedeva il progetto

Era il 20 aprile dello scorso anno quando Juventus, Inter, Milan, Manchester United, Manchester City, Liverpool, Chelsea, Tottenham, Arsenal, Real Madrid, Atletico Madrid e Barcellona con una nota congiunta annunciarono l’inizio di una nuova competizione denominata Superlega.

Doveva trattarsi di una sorta di competizione alternativa alla Champions League che doveva riunire le principali squadre europee in una sorta di competizione d’élite.

20 squadre totali, 15 che vi dovevano partecipare di diritto, e 5 scelte mediate un meccanismo di qualificazione. I 20 club dovevano essere divisi in due gironi da 10 squadre con sfide di andata e ritorno. Le prime 3 dei due gironi sarebbero andati alla finale ad eliminazione diretta.

I club stavano lavorando al progetto sottotraccia da tempo. Il progetto seppur ambizioso nato con lo scopo di rialzare economicamente il mondo del calcio sempre più in crisi creando un nuovo format più avvincente si scontrò con l’opposizione del mondo del calcio e dei tifosi.

Questo portò nel giro di pochi giorni diversi club a staccarsi rinunciando al progetto. Tutte tranne Real Madrid, Barcellona e Juventus che ora dovranno vedersela con la Uefa.

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